Il problema è che devi aggiornare anche le planimetrie comunali (i progetti) o comunque farli se non ci sono mai stati.Grazie per la risposta.
Vorrei precisare che le modifiche interne di cui sopra sono già riportate correttamente sulla planimetria del catasto urbano (abitazione accatastata nel 1994 e non nel 1984 come avevo erroneamente indicato), che presenta già la ripartizione delle pareti interne e la scala. In pratica, al catasto urbano la situazione rappresenta esattamente l'abitazione allo stato attuale, con tutte le modifiche effettuate con i lavori del 1984.
Essendo il fabbricato iscritto al solo catasto rurale fino al 1994, non sono in possesso (e non so nemmeno se esistano) di piantine interne che indichino come era prima la struttura dei locali.
Mi domando piuttosto come il Comune abbia potuto aggiornare la planimetria dei locali al catasto urbano se non era in possesso di segnalazioni dei lavori a suo tempo eseguiti.
Grazie. Saluti.
Il Catasto non ha alcuna valenza al fine urbanistico e per vendere un immobile esso deve essere conforme anche urbanisticamente parlando!
Ovviamente ciò che viene fatto in Comune deve corrispondere al Catasto ed entrambi allo stato di fatto attuale dell’immobile.
Se così non fosse l’atto di compravendita dopo, sarebbe NULLO in partenza!