Francamente la percentuale di quota fissa va stabilita dalla assemblea condominiale dietro suggerimento del termotecnico che ha redatto la nuova tabella millesimale del fabbisogno energetico appartamento per appartamento.
ma così si sfrutta il calore dei tubi che attraversano l'appartamento fino al calorifero.
La quota fissa comprende il costo del gas e quello dell'energia elettrica.
Quindi tu vorresti far pagare la quota dispersioni al distaccato ...ma impedirgli che le sfrutti al pari degli altri?
I tubi di diramazione sono Bene Comune e tu non puoi pretendere di tagliarli senza il parere favorevole di tutti.
Continui a pagare manutenzione , riparazione , tutto tranne i consumi
non è un controsenso pretendere di distaccarsi dal riscaldamento centralizzato ma pretendere di mantenere il collegamento con le tubazioni così l'acqua calda condominiale entra ugualmente nell'appartamento?
avere le termovalvole chiuse è una cosa, essere distaccato fisicamente dall'impianto è un'altra cosa. Chi tiene le valvole chiuse "ruba" il calore dal piano di sotto, costringe ad un maggior consumo per riscaldare al piano di sopra, contribuisce ad aumentare la dispersione del calore nel fluido di circolazione.
È una idiozia distaccarsi...ma esistono pure casi particolari.
E secondo quale norma/criterio?
Norna UNI 10200. Il consumo involontario di riscaldamento è la quota di energia termica utile riferita alle dispersioni dell'impianto termico dalla centrale all'utente più lontano, mentre transita nelle murature, e nelle parti comuni, non riscaldate e non alla azione del singolo utente.
È scritto nella 10200 che al distaccato devono essere tolti i tubi che passano nella sua unità?
