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Avevo supposto male: in ogni caso rimane vero che il quieto vivere a volte ripaga di più.
E' un vecchio proverbio.
Puoi rassumere e catalogare il tuo pennsiero come meglio credi: condivido il tuo atteggiamento, ma ammetti che la tua valutazione è molto personale.Scusa, ma non lo vedo come "quieto vivere", lo vedrei più come dirigere le proprie energie e battaglie verso obiettivi positivi, e non dedicare tempo a battaglie in cui, bene che vada, non vince veramente nessuno
Saluti
qui sta sfuggendo un aspetto basilare che è l'educazione della persona. Alcuni anni fa sono stato ospite di mia sorella; mi ero comprato un binocolo (un 20x100 che ha bisogno del treppiede) lo volevo provare e lei mi ha suggerito di salire sul terrazzo condominiale. Mi ha spiegato di prendere l'ascensore di uscire al penultimo piano perché il condomino dell' ultimo piano è proprietario di entrambi gli appartamenti e l'ascensore è stato inglobato nella casa. Così con la mia valigia ed il treppiedi sono salito al penultimo piano con l'ascensore, ed ho incominciato a salire la rampa di scale che porta all'ultimo: mentre salivo la rampa che porta al pianerottolo di arrivo dell'appartamento "padronale" ho incominciato a vedere sugli ultimi gradini pile di riviste vecchie; sul pianerottolo d'arrivo del piano, dove è presente una porta di accesso all'appartamento, cassette della frutta e della verdura (in cattivo stato di conservazione), una libreria tipo Billy con dei libri impolverati con davanti non so quante bottiglie di vino vuote, fustini di detersivo, e per finire sulla prima rampa che saliva al terrazzo scatole di scarpe con dentro il contenuto (mi ero preso la licenza di curiosare).Quindi e’ una vittoria appagante? E’ soddisfacente togliergli “un posto macchina che vale oro”?
neanche il Garrone deamicisiano porrebbe in questi termini la questione; perché si vive bene quando tutti si è educati alla stesso modo ed invece nella realtà non lo si è: c'è sempre qualcuno che vuole emergere ed approfitta del quieto vivere per trarre vantaggi. Se un condomino volesse usare la propria bicicletta per fare una prova gli verrebbe impedito di percorrere il corsello fino in fondo perché "l'intelligente di turno sa far sfruttare la sua posizione".Provo a spiegarmi meglio: se si ottenesse che l’auto fosse spostata, si tratterebbe di un buon risultato?
Si sostiene comunque lo stesso costo del passato per le spese significative da sostenere, e si ha una persona scontenta.
Quindi e’ una vittoria appagante? E’ soddisfacente togliergli “un posto macchina che vale oro”?
Se la risposta e’ sì, secondo me c’e’ un problema di fondo che magari porta a non vivere bene (e ad avere assemblee condominiali difficili… )
A mio parere sono due casi molto differenti. In quello che citi tu il condòmino utilizza una o due rampe di scale in uso a tutto il condominio, tant'è che tu ci sei dovuto passare per usufruire del terrazzo condominiale. Il caso in esame non credo che debba essere considerato come se fosse un altro posto macchina perché se l'auto del titolare è parcheggiata dentro il box e nel tratto del passaggio in discussione dovesse parcheggiare il figlio, lui deve o chiamare il proprietario per spostarla, altrimenti deve andare alla ricerca della chiave per spostarla, uscire e rimetterla al suo posto. Vi sembra un grosso privilegio?Non pensare che questa situazione, che ho descritto, sia molto differente da quella del tizio che parcheggia la sua seconda macchina
Grazie dell’attenzione, in realtà stavo volando molto basso, e volevo solo riportare dei pensieri generali legati anche al mio vissuto.
Provo a spiegarmi meglio: se si ottenesse che l’auto fosse spostata, si tratterebbe di un buon risultato?
Si sostiene comunque lo stesso costo del passato per le spese significative da sostenere, e si ha una persona scontenta.
Quindi e’ una vittoria appagante? E’ soddisfacente togliergli “un posto macchina che vale oro”?
Se la risposta e’ sì, secondo me c’e’ un problema di fondo che magari porta a non vivere bene (e ad avere assemblee condominiali difficili… )
Non sto parlando dal pulpito, e’ solo che per me ha funzionato le volte che l’ho applicato
Ancora saluti
non è affatto vero: il diritto di passaggio sulle scale e nella parte terminale del corsello ce l'hanno tutti i condomini; è questo concetto che ti sfugge. Il principio attorno al quale giri che è quello che è uno spazio che nessun'altro può usare senza recare disturbo a me e che posso usare solo io sobbarcandomi il disagio di dover rimuovere la macchina parcheggiata per poter far entrare nel box l'altra mia macchina non regge. Pensa agli altri condomini che devono pagarsi, o comprarsi, un altro posto macchina o box oppure, tutti i giorni, devono inanellare giri su giri per le strade del quartiere per trovare un posto per parcheggiare la seconda macchina.A mio parere sono due casi molto differenti.
E ti è stato risposto: diritti esclusivi l'abusivo non ne ha. Serve altro?Qua ho posto un quesito che riguarda diritti e doveri nella vita condominiale.
perchè l'esempio non è calzante. Innanzitutto la veranda altera il prospetto della facciata, potrebbe, e sottolineo il condizionale, infrangere regolamenti edilizi comunali sulla uniformità del prospetto, o RdC che vieta di costruire verande se non di un certo tipo in modo che ci sia una uniformità. Infine facendo cubatura, sopratutto se tutti verandassero, la veranda potrebbe far sforare all'edificio l'indice di edificabilità del palazzo.Ma perche' nessuno mi risponde sull'esempio del balcone ?
perchè l'esempio non è calzante. Innanzitutto la veranda altera il prospetto della facciata, potrebbe, e sottolineo il condizionale, infrangere regolamenti edilizi comunali sulla uniformità del prospetto, o RdC che vieta di costruire verande se non di un certo tipo in modo che ci sia una uniformità. Infine facendo cubatura, sopratutto se tutti verandassero, la veranda potrebbe far sforare all'edificio l'indice di edificabilità del palazzo.
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