symbol60

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Sbagli, io alle mie cose ed ai miei diritti non rinuncio! Semplicemente, non mi pone problemi se un'altro, senza ledere o limitare i miei diritti e quelli degli altri, può avere o godere dei "privilegi". Se nello stesso condominio, un immobile è esposto a sud ed uno a nord, non pretendo che lui tenga sempre le finestre oscurate per non godere del sole che l'altro non vedrà mai.

Certo ! Ma se abitassi nel mio condominio, avresti un coefficiente diverso nella tabella millesimale per via dell'esposizione, come a me - francamente - sembra piu' che giusto. E questo non per una questione di invidia o di sensibilita', ma semplicemente perche' uno dei due appartamenti ha un valore commerciale piu' alto per via dell'esposizione migliore.
 

Luigi Criscuolo

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uno dei due appartamenti ha un valore commerciale piu' alto per via dell'esposizione migliore.
ma il valore commerciale non viene conteggiato nella tabella millesimale: i parametri usati per la costruzione delle tabelle millesimali sono diversi ed assieme ai valori dei coefficienti dei vari parametri considerati sono personalizzati da chi li redige. Questo consente di dire: "100 periti 100 tabelle millesimali diverse per lo stesso edificio".
 

Nemesis

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ma il valore commerciale non viene conteggiato nella tabella millesimale
Art. 1118, primo comma c.c.:
Il diritto di ciascun condomino sulle parti comuni, salvo che il titolo non disponga
altrimenti, è proporzionale al valore dell'unità immobiliare che gli appartiene
.
Art. 68 delle disposizioni per l'attuazione del codice civile:
Ove non precisato dal titolo ai sensi dell'articolo 1118, per gli effetti indicati dagli articoli 1123, 1124, 1126 e 1136 del codice, il valore proporzionale di ciascuna unità immobiliare è espresso in millesimi in apposita tabella allegata al regolamento di condominio.
Nell'accertamento dei valori di cui al primo comma non si tiene conto del canone locatizio, dei miglioramenti e dello stato di manutenzione di ciascuna unità immobiliare.
 
Ultima modifica:

Luigi Criscuolo

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grazie della precisazione Prof. tuttavia consentimi che scrivendo evidenziando solo il termine valore qualcuno pensa al valore venale cioè, come ha scritto @simbol60, al valore commerciale. TI anticipo: tu mi dirai che non è vietato basarsi sul valore commerciale di ogni unità immobiliare. Allora mi sorge spontanea questa considerazione: fino a 40 anni fa i negozi erano fonte di reddito ed erano molto cercati valevano molti soldi da dieci anni a questa parte con la crisi dei piccoli dettaglianti i negozi non li vuole più nessuno, rimangono sfitti anche per anni oppure vedi un tourbillon di attività che ogni due/tre anni cambiano, in sostanza il valore commerciale di questi negozi è calato di molto. In questo caso cosa fanno? rifanno le tabelle millesimali?
 

basty

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È inevitabile che il gregge beli quando il pastore ed il cane pastore lo mettono in movimento ....

La precisazione sul fatto che il 1118 parli di valore esclude che di questo non se ne debba parlare e tenere in conto nella definizione dei millesimi
Il guaio sta nella precisazione dell'ultimo coma dell'art. 68: se non si deve tenere conto dello stato di manutenzione, dei miglioramenti, del potenziale rendimento, del mutare del contesto ambientale e sociale, di che valore stiamo parlando?
Forse anche il valore contrattuale... della stessa tabella millesimale dovrebbe avere una scadenza temporale oltre la quale è necessaria una revisione programmata. Un riferimento esplicito nell'art. 69, potrebbe agevolare e risolvere levdistorsioni
 

Luigi Criscuolo

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Ripeto: Il diritto di ciascun condomino sulle parti comuni, salvo che il titolo non disponga altrimenti, è proporzionale al valore dell'unità immobiliare che gli appartiene.
non se se stiamo sostenendo la stessa cosa e tu ti diverti a far sembrare una posizione diversa dalla mia oppure se effettivamente stiamo parlando di una cosa diversa.
Il valore commerciale di una unità immobiliare dipende da "fattori esterni" come lo stato dell'economia del paese e quindi, in modo particolare, del denaro circolante nel settore creditizio: le bolle immobiliari di USA e Spagna, ma anche dell'Italia, ne sono state un esempio. Altri parametri valutativi del valore commerciale sono: la zona in cui l'unità immobiliare si trova, la sua metratura ed il suo stato di conservazione. L'APE non viene neanche considerata visto che essere in una classe con basse prestazioni energetiche è lo standard del patrimonio immobiliare italiano. Questo fa si che il valore commerciale di una unità immobiliare oscilli nel tempo anche in tempi relativamente brevi considerando la vita media dell'unità immobiliare stessa.
I parametri a cui bisogna fare riferimento devono essere parametri che rimangono immutati nel tempo il più possibile quali: il piano, l'affaccio delle finestre, l'esposizione dei muri perimetrali esterni, l'altezza interpiano, la destinazione d'uso delle stanze che compongono l'appartamento ecc... ecc.... .
 

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