Giusto perchè non bisogna dare mai nulla di scontato:
Racconto qui una vicenda seguita direttamente da me e portata alla conclusione diversi anni fa.
Famiglia da generazioni con assetto e figura patriarcale.
Chi regolava i beni e gli affari della famiglia era uno di sette fratelli, neppure il più anziano. Insomma, quello con più iniziativa, o più capace o come volete definirlo. Un giorno accade l’imprevisto: il figlio di uno dei fratelli perde la vita in un incidente stradale.
Antefatto (qui serve necessariamente): il ragazzo è unico figlio di uno dei fratelli, deceduto già anni prima. La madre era stata dichiarata incapace di intendere e di volere per cui il “vincolo” del matrimonio era stato sciolto legalmente. Chi eredita i beni derivanti dal ragazzo erede legittimo di suo padre? Legalmente solo la madre, anche se ricoverata in una struttura; per lei c’è il tutore, suo fratello. La Legge comunque resta Legge. Dura Lex sed Lex. Fin dall'Antica Roma.
Si presenta il fratello per i legittimi diritti dell’unica erede: la madre.
La famiglia si interroga: Chi è costui? Frase di manzoniana memoria.
La famiglia patriarcale, ovviamente, rifiuta: che c’entra lei? Ma la Legge è Legge. Alla fine uno, due, tre notai si arrendono. Perché? La famiglia “patriarcale” aveva omesso le successioni da ben oltre due generazioni per cui all’U.T.E. nulla risultava sul diritto restando tutto intestato al “de cuius” nato circa 130 anni prima….
Sintesi della storia ricostruita: l’Antenato muore: eredi la moglie e “solo” sette figli. I figli fanno famiglia. Uno dei fratelli ne produce altri sei. Uno due, uno solo uno (l’ultimo de cuius), gli altri non hanno eredi futuri (almeno fino a quel momento). Una sorella dei sette è in clausura. La famiglia l’ha considerata per anni “fuori”, tanto che se ne fa dei beni in clausura? Passa a miglior vita anche la madre dei sette. Ereditano i fratelli e sorelle. Nessuno segna nulla, resta alla guida di tutto il fratello “eletto patriarca” dalla famiglia.
Quando il ragazzo muore con l’incidente avviene quello che era inevitabile: il “tutore” della madre del ragazzo esige quanto spetta alla legittima erede. A primo momento si sono opposti, ma …
Si devono riaprire e ricalcolare tutte le successioni precedenti, tutte le quote, anche della sorella in clausura … ma cosa se ne fa lei che è … signori è erede anche lei: destina le sue quote in beneficenza: anche lei ha i suoi diritti, clausura o no.
Alla fine sono stati anche fortunati, perché le sanzioni per le successioni non registrate nei tempi erano cadute in prescrizione per scadenza dei termini. (prescritte oltre i 5 anni)
Sviluppate tutte le volture secondo Legge, una per una.
Pagato solo l’ultima. Perchè nei termini.
Mai nulla di scontato nelle successioni.
Ogni caso è da prendere a se, talvolta con molta accortezza e somma pazienza.