Dovresti leggere cosa dispone la Legge in tema di Condominio prima di inveire contro la democrazia o il legislatore.
Le decisioni sono prese dalle maggioranze indicate nell' Art. 1136 del Codice Civile di cui puoi leggere personalmente il contenuto qui:
Art. 1136 codice civile - Costituzione dell'assemblea e validità delle deliberazioni - Brocardi.it
Mi limito a spiegarti il concetto espresso che differnzia in teste e millesimi.
Le "teste" sono le persone presenti al voto...i millesimi rappresentano la quota di proprietà che i singoli condomini detengono (rispetto al valore complessivo dell'edificio).
I valori in "millesimi" dovrebbero (condizionale) essere indicati in una apposita tabella e indicati negli atti (rogiti) d'acquisto.
Per esempio per la nomina di un amministratore vale/serve sempre e solo una votazione dove si formi una maggioranza (favorevole) costituita dal 50%+1 degli aventi diritto al voto presenti in assemblea (teste) e che gli stessi possiedano almeno 500 millesimi del valore complessivo dell'edificio.
Quindi nel vostro caso ipotizzando che tutte le unità abitative (appartamenti) abbiano lo stesso valore (raramente è così) avrete.
-"ente" con 16 unità (locate/occupate) vale 1
testa e 666,67 millesimi (1000/24x16)
-8 singoli proprietari valgono 1
testa e 41,67 millesimi ciascuno
Se voi 8 restate uniti e decidete in modo difforme dall'ente ogni votazione avrà una situazione di parità (voi maggioranza di teste l'ente di millesimi) e nessuna delle parti potrà decidere (stallo)...in questo caso si dovrà ricorrere ad un Giudice che valuterà cosa fare.
Se 4 di voi votano allo stesso modo dell'ente allora si paleserà una maggioranza sufficente per quasi tutti gli argomenti di delibera (4+1=5 teste per totali 833,34 millesimi).
Come vedi il legislatore ha ben disposto in modo che il singolo non possa prevalere sui tanti ma al contempo che il grande proprietario non debba soccombere alla volontà di pochi.
In merito al significato di "democrazia" permettimi di correggerti...perchè hai visione errata su tante cose:
1-nulla o poco cambia dal ricevere il salario in moneta o in "credito bancario".
Pure la cartamoneta rappresenta un bene che vale se trovi chi lo accetta (prova a pagare un acquisto presentando delle banconote del Burundi o del denaro fuori corso come la vecchia Lira Italiana e vediamo cosa ti rispondono )...senza contare che esiste sempre la possibilità di ricevere denaro falso.
Che ti venga consegnato un assegno o che ti venga accreditato un bonifico...basta solo che ti attivi e cerchi la soluzione più vantaggiosa.
Esistono c/c senza spese (specie per chi vi accredita lo stipendio) e che concedono l'uso di bancomat con prelievo ovunque e senza spese.
Ci puoi far adebitare le "bollette" senza doverti preoccupare di file o commissioni.
Volendo essere onesti dubito sia genericamente vantaggioso tenere in contanti e circolare per strada con essi esponendosi a possibili furti.
Io sono l'ultimo dei fondamentalisti ma ritengo che se uno accetta di vivere in un posto/comunità ne osserva le regole.
Democrazia non significa avere sempre e tutto ciò che vogliamo...quelloa sarebbe una società dove inevitabilmente vince sempre e comunque il più forte... è il Far-West.