Maria Salomone

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Proprietario Casa
Chiedo aiuto a chi e’ piu’ esperto sulla questione e ha vissuto una situazione simile.
Siamo tre fratelli, rimasti orfani prematuramente nel giro di un anno. Per farla breve, ci ritroviamo con una casa su cui grava un mutuo decennale da 1.200 euro al mese.
Ora, due fratelli vivono nella casa mentre io vivo negli Stati Uniti da tre anni. Per “tamponare” la situazione tragica in cui ci siamo trovati, ho provveduto in questi 2 anni dalla dipartita dei genitori, a versare un terzo del mutuo (400 euro). Questo essendo cosciente che, accettando l’eredita’, mi accollo anche la mia quota di mutuo.
Il problema, e’ facile da comprendere, sorge quando i due fratelli godono della casa ed io. Trovandomi tra l’altro con spese di affitto all’estero ed il mutuo in Italia. Non posso affermare che i miei fratelli occupino la casa e mi impediscano di usufruirne, ma la mia condizione di residente all’estero, rende palese l’impossibilita’ di fruire del bene. Tra l’altro in questi 2 anni non sono rientrata in Italia nemmeno per le vacanze.
Il mio quesito e’ il seguente: e’ corretto che io chieda una indennita’ di occupazione ai miei fratelli per il mancato godimento del bene, da scalare dal mutuo?
Questa e’ ora la mia urgenza, prima di arrivare alla divisione e chiedere la parte che mi spetta.
Qualcuno ha vissuto la medesima situazione? Grazie
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
e’ corretto che io chieda una indennita’ di occupazione ai miei fratelli per il mancato godimento del bene
Sì. Esiste il seguente principio di diritto:
"In materia di comunione del diritto di proprietà, allorché per la natura del bene o per qualunque altra circostanza non sia possibile un godimento diretto tale da consentire a ciascun partecipante alla comunione di fare parimenti uso della cosa comune, secondo quanto prescrive l’art. 1102 c.c., i comproprietari possono deliberarne l’uso indiretto. Tuttavia, prima e indipendentemente da ciò, nel caso in cui la cosa comune sia potenzialmente fruttifera, il comproprietario che durante il periodo di comunione abbia goduto l’intero bene da solo senza un titolo che giustificasse l’esclusione degli altri partecipanti alla comunione, deve corrispondere a questi ultimi, quale ristoro per la privazione dell’utilizzazione pro quota del bene comune e dei relativi profitti, i frutti civili, con riferimento ai prezzi di mercato correnti, frutti che, identificandosi con il corrispettivo del godimento dell’immobile che si sarebbe potuto concedere ad altri, possono – solo in mancanza di altri più idonei criteri di valutazione – essere individuati nei canoni di locazione percepibili per l’immobile".
 

Maria Salomone

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie a tutti per le sollecite risposte. A Nemesis per l'approfondito riscontro. Per l'appunto sull'IMU (ho pagato regolarmente tutti gli anni la mia quota). Moralista esprime un dubbio che ho anch'io. I miei fratelli vivono nella casa e non mi hanno mai impedito oggettivamente di usufruirne (come cambiare le serrature o altro). E la casa consta anche di un piccolo appartamento attaccato all'edificio principale. Ma appunto non risiedendo in Italia, e' palese che io non possa usufruire del bene nemmeno se esistessero le condizioni. Grazie
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
E la casa consta anche di un piccolo appartamento attaccato all'edificio principale.
Non sono esperto quanto Nemesis, ma ritengo tale indicazione del tutto ininfluente.

L'immobile può avere anche n appartamenti: ma ciascuno di essi può generare un reddito da locazione.

Se un comproprietario usufruisce di uno di essi, sarebbe tenuto a corrispondere l'equivalente di un affitto agli altri comproprietari, in proporzione alla loro quota di proprietà.
Nel tuo caso le competenze si pareggerebbero se i due appartamenti fossero equivalenti ed ognuno di voi di comune accordo utilizzasse uno di essi: ma tu appunto dici che non ne usufruisci.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se c'è uno spazio nell'immobile del qual epuoi usufruire all'occasione, il fatto che tu non ne usufruisca non ti esime dall'assolvere al tuo compito di comproprietaria e non c'è ragione di chiedere agli altri di pagare un canone per una parte di immobile che non usano. Proponi loro di ritirare la tua quota liquidandoti, poi però non avrai più la tua proprietà
 

Maria Salomone

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie Griz. Io chiederei una indennita' di occupazione non un canone. Io credo comunque che ci sia qualcosa che non "funzioni". E' vero che io sono comproprietaria, ma non uso assolutamente il bene. E pago un affitto all'estero. I miei fratelli invece beneficiano del bene e ne godono dei frutti non pagando un affitto
 

griz

Membro Storico
Professionista
indennità di occupazione e canone sono la stessa cosa, discriminante nella questione è se loro usano tutto l'immobile o meno, se ce ne fosse una parte destinata al tuo uso che viene lasciata a tua disposizione, potresti affitare quella a terzi
 

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