Hellhell

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solo gli oggetti deliberatamente abbandonati diventano di proprietà di chi se ne impossessa: in questo caso il possessore era tuo figlio (l'hai scritto tu che la usava lui, anzi l'ha addirittura pagata). Invia al proprietario una raccomandata AR con foto del danno, del quale tu chiedi pure il risarcimento con l'invito a rimuovere la moto. Se non risponde e definisce la rimozione, tuo figlio, o anche tu, potete rivolgervi al giudice per la rimozione e demolizione.
Ma nell'articolo c'è scritto che basta chiamare i vigili per la stesura del verbale e l'intimazione alla rimozione (ed essendo pure non assicurata come temo si becca una sanzione amministrativa). Solo che non vorrei si beccasse qualche sanzione pure mio figlio, visto che ne aveva l'uso
 

vittorievic

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Ma nell'articolo c'è scritto che basta chiamare i vigili per la stesura del verbale e l'intimazione alla rimozione (ed essendo pure non assicurata come temo si becca una sanzione amministrativa)
guarda nella via privata dietro casa mia, alla quale si accede tramite sbarra telecomandata, a novembre hanno fatto lavori di sostituzione della tubazione del gas. Dopo il lavoro sono venuti a riasfaltare: c'erano 3 macchine abbandonate; gli asfaltisti le hanno spostate tutte in un lato, usando una macchina operatrice, proprio perché i vigili non sono intervenuti essendo area privata, ed hanno lasciato rettangolo di strada con il vecchio asfalto.
 

Franci63

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Proprietario Casa
Mio figlio dice che non deve occuparsene lui perché non vuole essere messo in mezzo visto che il padre è proprietario.
Visto che la moto era per lui, mi pare un modo molto pilatesco di comportarsi…
Sarebbe più logico e di buon senso che chiamasse il padre, chiedendogli di provvedere a rottamare la moto, o di dargli/darvi delega per poterlo fare voi.
Non credo siano situazioni che si risolvono chiamando i vigili o con raccomandate, ma un po’ di senso civico e collaborazione (anche se siete in cattivi rapporti).
Al massimo, proponigli di pagare tu le eventuali spese, ma che in qualche modo ti autorizzi a rottamare la moto, se non vuole venirla a riprendere.
 

Hellhell

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Diciamo che ultimamente mio figlio dà un po' i numeri.Magari gli passa. Comunque è già stato dal padre per il suddetto colloquio e il padre ha detto che ne devo parlare con lui. E non ne ho nessuna voglia, visto che non mi passa gli alimenti per i figli da anni. Se vado avanti così, tra siepi e balle varie, mi piglio un avvocato e chiedo di farmi un forfait per una decina di cause in blocco.
 

Hellhell

Membro Ordinario
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solo gli oggetti deliberatamente abbandonati diventano di proprietà di chi se ne impossessa: in questo caso il possessore era tuo figlio (l'hai scritto tu che la usava lui, anzi l'ha addirittura pagata). Invia al proprietario una raccomandata AR con foto del danno, del quale tu chiedi pure il risarcimento con l'invito a rimuovere la moto. Se non risponde e definisce la rimozione, tuo figlio, o anche tu, potete rivolgervi al giudice per la rimozione e demolizione.
Scusa lui potrebbe dirmi: e chi ti ha detto di lasciarla sotto al portico, potevi metterla nel prato
 

Hellhell

Membro Ordinario
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Visto che la moto era per lui, mi pare un modo molto pilatesco di comportarsi…
Sarebbe più logico e di buon senso che chiamasse il padre, chiedendogli di provvedere a rottamare la moto, o di dargli/darvi delega per poterlo fare voi.
Non credo siano situazioni che si risolvono chiamando i vigili o con raccomandate, ma un po’ di senso civico e collaborazione (anche se siete in cattivi rapporti).
Al massimo, proponigli di pagare tu le eventuali spese, ma che in qualche modo ti autorizzi a rottamare la moto, se non vuole venirla a riprendere.
Tu hai troppa fiducia nel senso civico e nella collaborazione.
Adesso ho altra vicina (non la solita) con albero gigantesco le cui fronde continuano imperterrite ad avanzare (la casa è in vendita e non se ne curano più) e dopo dialogo e una mail senza risposta si è arrivati alla solita raccomandata. Sai che ha risposto? Che probabilmente il mio cancellino è abusivo ( progetto regolarmente depositato in comune e approvato), quindi tentativo di intimidazione, che in fondo se la chioma me la fa tagliare a 4 metri da terra lasciando la parte sopra mi fa una gentilezza.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Tu hai troppa fiducia nel senso civico e nella collaborazione.
Non credo: ma sono convinta che, se non si riesce ad ottenere ragione con il dialogo, si debba ricorrere alle vie legali solo se la questione è seria, e ne vale la pena…
In alternativa, una bella urlata e molti li metti in riga…soprattutto nelle questioni di vicinato o di rapporti personali…
Per il resto, cioè le cose serie davvero, serve un avvocato, ma di ottimo livello.
Poi ogni situazione fa storia a se, e ognuno gestisce i suoi problemi anche in base al proprio carattere e alla propria esperienza di vita.
 

Hellhell

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Dipende chi ti trovi davanti, io credo spesso di non avere a che fare con persone definibili come "normali". Per cui anche sulle bazzecole non ci si riesce a mettere d'accordo. Ci ho messo quasi un anno per chiedere attraverso un avvocato chiarimenti sulla gestione della siepe, altrimenti era impossibile parlare, visto che non potevo nemmeno suonare il campanello perché configurava "violazione della privacy". Quindi anche volendo fare un'urlata a una persona blindata in casa, circondata da telecamere e con fobie varie ( ne sanno qualcosa anche gli altri vicini) era diventato impossibile. Pure l'avvocato si è stupito. Ora lei ne ha un altro, credo perché il primo ha rinunciato.
 

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