Leggendoti e apprezzandoti svariate volte al giorno, non fatico affatto ad accettare le tue scuse e mi fa piacere la tua accondiscendenza.
Chiarito il piccolo incidente di forma, ribadisco che correggere l'ortografia sul web è considerata una pignoleria ineducata.
Provo ad illustrarti le motivazioni, in modo che anche tu possa sposare questa tesi che gode di una logica davvero apprezzabile.
Quando è nata Internet (ma ancor prima le BBS e Fidonet), le persone di sono messe a comunicare per iscritto senza essere dattilografi nè scrittori. Con l'allargarsi dell'utenza (45 milioni di persone in Italia scrivono su Internet è più di 3 miliardi nel mondo), questo fenomeno di ritorno allo scritto ma in modo parlato data l'incapacità di scrivere della quasi totalità delle persone, è aumentato in modo esponenziale e con esso la quantità di errori.
E' vero altresì, che più della metà degli errori sono dovuti ad uno improprio della tastiera del computer/tablet/smartphone e non a pura ignoranza dello scrivente (e non dello scrittore).
Da ciò l'inutilità, anzi la maleducazione, nel correggere errori altrui dovuti allo strumento e soprattutto l'inutilità di leggere pagine di correzioni antipatiche per chi le fa e per chi le legge e soprattutto per chi le scrive (o per meglio dire per chi le batte).
Per finire, sul web si scrive per sostanza e non per forma. Non ci sono regole linguistiche certe, non ci sono lingue certe. Non ci si conosce e probabilmente non ci si conoscerà.
E' il caso davvero di farsi le pulci ortografiche o è meglio dedicarsi alla sostanza e al senso delle frasi?
Ti assicuro che ci governa non sa scrivere e ci costringe a fare sforzi inumani per capire. Si parla di circolari interpretative: è assurdo perché le leggi devono essere chiare.
Da qui la necessità per me impellente di essere PERFETTI NELLO SCRIVERE: NON SCRIVERE PURCHESSIA, MA SCRIVE IN MODO CHE CHI HA FATTO LA SCUOLA DELL'OBBLIGO CAPISCA COME IL LAUREATO.
A Roma si dice: "Parla come magni!". E' vero.
Saluoni.