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JERRY48

Ospite
sono due anni che sto segnalando queste cose trovando una disattenzione somma ed un atteggiamento infastidito come se si sentissero molestati da argomenti pallosi.

sergio, mi ricordo di quelle discussioni, in cui intervenivo anch'io e per me non erano affatto pallose.
Anzi tutt'altro, allora prima di diventare membro dello staff, eri moderatore e ti lamentavi degli errori di scrittura causati dalla malattia, ma il tuo pensiero, concetto era comprensibilissimo. A rileggerci.
 

arciera

Membro Senior
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sono due anni che sto segnalando queste cose trovando una disattenzione somma ed un atteggiamento infastidito come se si sentissero molestati da argomenti pallosi.
Mi piacerebbe sapere dove sta il problema. Se c'è l'Europa, tutto è finito. In prospettiva, Sono finite tutte le questioni nazionali. La sovranità nazionale. C'è quindi da decidere per ora se dobbiamo essere di serie b, come vorrebbero i grandi di Francia e di Germania, o tiriamo fuori l'argenteria e la mettiamo sul piatto della bilancia. Non possiamo più giocare a destra e sinistra, come avete visto. Cosa ci conviene, dunque?
Le banche ex di interesse pubblico, sono le azioniste della banca d'Italia? si prendono l'oro e vediamo se ci continuano a rompere le scatole. Questa è la classe dirigente. Non ce ne è un'altra pronta a soppiantarla. Capace di capire cosa c'è in ballo: o salari polacchi o diventiamo forti. Che facciamo?

per QpQ . Mi dispiace ma non sono io ad adorare B. Io ho molti distinguo. Riconosco che il Paese ha fatto un salto gigantesco, culturalmente notevole. A meno che non ricordi Il livello simile alla bestia in cui versava il popolo italiano solo 50 anni fa. E se ora sono troppi gli acculturati si danno le colpe alla generazione politica troppo permissiva che ha fatto studiare tutti. Non possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca. Di nuovo, che facciamo? senza cultura a lavorare o disoccupati intellettuali? Lo vedi? come fai, fai male. Io preferisco disoccupati intellettuali.
 
Ultima modifica di un moderatore:

sergio gattinara

Membro dello Staff
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per QpQ . Mi dispiace ma non sono io ad adorare B. Io ho molti distinguo. Riconosco che il Paese ha fatto un salto gigantesco, culturalmente notevole. A meno che non ricordi Il livello simile alla bestia in cui versava il popolo italiano solo 50 anni fa. E se ora sono troppi gli acculturati si danno le colpe alla generazione politica troppo permissiva che ha fatto studiare tutti. Non possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca. Di nuovo, che facciamo? senza cultura a lavorare o disoccupati intellettuali? Lo vedi? come fai, fai male. Io preferisco disoccupati intellettuali.
cinquantanni fa avevo 24 anni e mi sposavo. Non ricordo che il popolo italiano fosse a livello simile alla bestia.
 
J

JERRY48

Ospite
@arciera " ha fatto studiare tutti". Ma tutti si sono acculturati??? Fai un qualunque test: chi era Gabriele Dannunzio? Pochi risponderanno.
Oggi il termine “cultura giovanile” non rappresenta più la ricerca di un modo di vivere alternativo, ma semplicemente la capacità che hanno i giovani di autodefinirsi nella società. L’eccesso di indipendenza, l’esagerata quantità di autonomia concessa agli adolescenti e la mancanza di un sistema efficace ed autoritario in grado di far rispettare i principi legali ma anche morali, è la causa principale della degradazione delle più diffuse culture tra i giovani d’oggi. E’ forse un treno che viaggia senza meta o forse c’è ancora una remota possibilità di arrestarlo?
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
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Mi piacerebbe sapere dove sta il problema. Se c'è l'Europa, tutto è finito. In prospettiva, Sono finite tutte le questioni nazionali. La sovranità nazionale. C'è quindi da decidere per ora se dobbiamo essere di serie b, come vorrebbero i grandi di Francia e di Germania, o tiriamo fuori l'argenteria e la mettiamo sul piatto della bilancia. Non possiamo più giocare a destra e sinistra, come avete visto. Cosa ci conviene, dunque?
Le banche ex di interesse pubblico, sono le azioniste della banca d'Italia? si prendono l'oro e vediamo se ci continuano a rompere le scatole. Questa è la classe dirigente. Non ce ne è un'altra pronta a soppiantarla. Capace di capire cosa c'è in ballo: o salari polacchi o diventiamo forti. Che facciamo?
DI SERIE B LO SIAMO SEMPRE STATI

Ho 74 anni , ho assistito , prima a scuola, poi nel lavoro,in Italia ed all’ estero, alla nascita dell’Europa che avvenne con la nostra adesione—fortemente voluta da de Gasperi,giustamente timoroso di un isolamento dell Italia—alla C.E.C.A. ( ComunItà Europea Carbone ed Acciaio)

.

La documentazione uscita, tempo fa, dagli archivi di stato americani e inglesi dopo 60 anni ci rivelano come e da chi è nata la cosa. Sembra incredibile, per chi come me ha vissuto passo passo il cammino dell ‘Europa, ma l ‘iniziativa la presero gli Stati Uniti ( con l’ opposizione della Gran Bretagna).

Gli Stati Uniti, anzi,più precisamente la CIA, si posero il problema in questi termini:

Non possiamo ogni trentanni o giù di lì tornare in Europa a dividere Francia e Germania che si fanno la guerra. Occorre metterli insieme in qualche modo.


Cosinacque la CECA(Comunità EuropeaCarbone edAcciaio).

Nonsolo, dalla documentazione emerge che per i primi anni l ‘affittodegli uffici fu pagato dalla stessa CIA tenendo all’ oscuro il Congresso anche per non essere attaccati propagandisticamente dai sovietici.

Ne facevano parte Germania e Francia che così mettevano in comune le risorse per le quali si erano fatte le guerre, mettevano sotto controllo la produzione dell acciaio e quindi del riarmo.

Con Benelux ed Italia in più come corollario.

.Il benelux per ragioni geografiche e l’Italia per l insistenza di De Gasperi timoroso di essere lasciato fuori . La Gran Bretagna restò fuori perchè gli interessi non coincidevano .

Per la Germania è presto detto.

Dall’esame della documentazione del III Reich emerge chiaramente una visione dell Europa pressocchè.simile a quella che abbiamo creato

Messa in questi termini si sarebbe capito subito che andavamo a rimorchio anche se ci indoravano la pillola venendo a firmare a Roma . I politici che capirono furono anche quelli che lo promossero, senza dubbio in buona fede, ma anche senza alcuna fiducia nelle capacità dei propri concittadini di farcela.

A parte le ragion politiche( finirla con le guerre) c erano quelle economiche a favore di questa “unificazione”,. Germania e Francia hanno sempre avuto bisogno del mercato continentale e di conseguenza di una stabilità nei cambi. L’ Italia al contrario è del tipo del Giappone, con un cambio flessibile e debole.

Rinunciammo alla sovranità valutaria e per di più ad un cambio capestro


Fintanto che i tassi di interesse sono rimasti bassi tutti contenti “dimenticandosi” di usare il risparmio per ridurre il debito.

Ed ora l’Europa ci richiama all’ordine,.Non solo ma, non contenta ci manda a dire che le nostre RISERVE AUREE NON SONO NOSTRE. Anzi non lo sono mai state. Vedere per credere, come finì, nel 2009 il tentativo di Tremonti di fare chiarezza su questo punto.

E il nostro Governo? Probabilmente è conscio , come i predecessori di essere a sovranità limitata .

E il Parlamento? Boh?

?

E per di più ora ci cimpongono, dopo la politica Valutaria di uniformare quella Fiscale.

CI
Mi piacerebbe sapere dove sta il problema. Se c'è l'Europa, tutto è finito. In prospettiva, Sono finite tutte le questioni nazionali. La sovranità nazionale. C'è quindi da decidere per ora se dobbiamo essere d
i serie b, come vorrebbero i grandi di Francia e di Germania, o tiriamo fuori l'argenteria e la mettiamo sul piatto della bilancia. Non possiamo più giocare a destra e sinistra, come avete visto. Cosa ci conviene, dunque?
Le banche ex di interesse pubblico, sono le azioniste della banca d'Italia? si prendono l'oro e vediamo se ci continuano a rompere le scatole. Questa è la classe dirigente. Non ce ne è un'altra pronta a soppiantarla. Capace di capire cosa c'è in ballo: o salari polacchi o diventiamo forti. Che facciamo?
 
J

JERRY48

Ospite
Sì, gli anni ‘60 sono stati anni mitici, ed in tutti i sensi. L’Italia cominciava ad entrare nel pieno della crescita economica. Cento anni dopo l’Unità, due guerre mondiali e la cronica miseria atavica, di un paese economicamente arretrato e poco industrializzato, ecco esplodere finalmente il tanto agognato benessere. La mitica Cinquecento, la Vespa e la Lambretta, motorizzano gli Italiani. e gli danno la possibilità di muoversi in libertà. Il desiderio di cambiare e di migliorare le proprie condizioni economiche e sociali fa si che le campagne comincino a svuotarsi. I contadini hanno voglia di trasformarsi in cittadini, di andare a lavorare in fabbrica, e di trasformarsi da miseri contadini in emancipati proletari. L’emigrazione dalle campagne diseredate del Sud verso le città industriali del Nord contribuirà ad ingrossare le file dei proletari. Comincia di fatto a definirsi in maniera distinta la classe operaia in Italia, una classe che comincerà a porre temi importanti nell’agenda politica del paese; che darà vita ad una grande stagione di lotte sindacali. Un’Italia in pieno cambiamento, dunque. Una trasformazione socio economica e culturale veloce, dirompente, incalzante.
Poi...sappiamo tutti quel che è avvenuto, c'è da scrivere un romanzo.
Ha preso più piede la politica corrotta e ora siamo alla frutta.
 

arciera

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Non ricordo che il popolo italiano fosse a livello simile alla bestia.
Eppure quando nell'ottocento gli europei facevano il Gran Tour entrando in Italia dicevano che entravano nel paese dei mostri talmente il popolo era brutto, straccione ed analfabeta. Sergio, il livello era da bestia, tranne una classe privilegiata nobile attorniata da servitori qualificati in notari, avvocati e medici e alti dirigenti dello stato. Poche migliaia di persone. Mi dispiace per gli europei, ma l'oro appartiene alle nostre banche azioniste della banca d'Italia.
 

quiproquo

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Eppure quando nell'ottocento gli europei facevano il Gran Tour entrando in Italia dicevano che entravano nel paese dei mostri talmente il popolo era brutto, straccione ed analfabeta. Sergio, il livello era da bestia, tranne una classe privilegiata nobile attorniata da servitori qualificati in notari, avvocati e medici e alti dirigenti dello stato. Poche migliaia di persone. Mi dispiace per gli europei, ma l'oro appartiene alle nostre banche azioniste della banca d'Italia.
Nel post precedente hai parlato di 50 anni fa...e Sergio Gatt. giustamente ha replicato che non eravamo a livello cavernicolo (io, ero in Germania a suonare il piano con colleghi tedeschi...vi erano centinaia di orchestrine italiane e le canzoni di Modugno e altri compositori nostrani erano in primo piano nei loro ascolti..non solo canzoni, anche la classica con Vivaldi, -Boccherini...e le opere di Rossini. Donizzetti, Puccini, Mascagni, Verdi erano sempre ben piazzate nei cartelloni dei teatri...vi erano anche tanti operai italiani, sempre apprezzatissimi...l'Italia che avevo lasciato stava passando da una dignitosa povertà del secondo dopoguerra ad un più corposo benessere diffuso anche nei ceti più bassi...Nel post successivo hai fatto un bel salto di altri 100 anni in totale 150 dove il tuo quadro ha realisticamente le dimensioni che dipingi...Non ti sembra che anche i numeri temporali vadano rispettati per evitare paragoni improponibili o comunque non rispondenti alla realtà??? Il 1964 è diverso molto diverso dal 1864 e il confronto può avere prevalentemente solo un connotato storico. qpq(----)
 

arciera

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nel 1964 si era in pieno sviluppo industriale. I padri allora erano appena usciti dalle campagne, non c'era televisore nelle case. I comportamenti del popolo erano ancora governati anche tra loro dalla forza bruta. Fino alle cariche con le spade sguainate della cavalleria. Voi non avreste mai dato in sposa vostra figlia ad un popolano. La frase più terribile nei salotti era: sono letame e non nascono i fiori. Davvero! Non per niente de Andrè ci fece una canzone rivoltando la frittata. Non mentiamo almeno a noi stessi. Oggi persino Gattinara accetterebbe un popolano come marito di sua nipote. Un popolano laureato. Un popolano che potrebbe saper stare, con un minimo di lavoro culturale da parte della famiglia della sposa, a tavola. Io ho conosciuto i quartieri popolari, abbastanza tutti, di Roma. (Non voglio parlare del popolo del meridione perchè solo ultimamente si è messo nella carreggiata moderna) vi assicuro che non sapevano neanche parlare. Un vero disastro. Voi avete frequentato solo il vostro ambiente. Di musica e di potere. Eravate fuori dal mondo vero.
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
prima di continuare puoi dirmi se scrivi per aver vissuto od aver letto?
Come fai dire "Oggi persino Gattinara acccetterebbe un popolano cme marito di sua nipote"
 

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