E non potresti spiegarlo anche a noi affezionati propisti??? Oppure un piccolo parere su questa mia fantasiosa interpretazione. Vado? Vado.
Un complesso immobiliare di proprietà dello Stato, dal valore di un miliardo
ma con valore catastale pari a 0,0001. In realtà lo stato possiede solo il 60% il restante 40% suddiviso parimente fra quattro banche private (10%cadauno).
Lo stato (motu propriu/o) fa innalzare il valore catastale vicino a quello reale, cioè un miliardo.
Automaticamente le banche nel loro bilancio patrimoniale potranno -dovranno aumentare il valore attivo di 100milioni cadauno; idem per lo stato che lo aumenterà di 600milioni.
Fin qua è solo un piccolissimo passaggio di carte. (certo, un pò pesante..)
Secondo tempo. Le banche dopo i termini di rito immettono nel mercato le quote nel frattempo frazionate adeguatamente in azioni da mille euro cadauna. C'è chi compra e chi no. Fin qua continua l'asserzione che lo stato non ha sborsato soldi...e quindi niente da recriminare...
Terzo tempo. una o più banche hanno collocato pochissime azioni e hanno necessità di denaro liquido disponibile...vanno a piangere (in tutti i modi possibili leciti o illeciti...) dal ministro dell'economia e ottengono che lo stato acquisti le azioni invendute sul libero mercato.
Solo a questo punto si potrà dire che con i soldi dei cittadini sono state arricchite le banche. Perchè nel frattempo l'immobile quello era e quello resta...così pure se il valore reale di Bankitalia era 7miliardi sempre
7miliardi restano. Il potere mediatico LIBERO, se esiste(???) dovrà controllare oculatamente che lo Stato eviti l'acquisto come sopra indicato.
Dimmi: è pura fantasia cervellotica oppure si avvicina alla spiegazione data agli amici fuori d'Italia???.Grazie mille. Quiproquo.
come prima cosa ti trascrivo il memo che ho fatto per illustrare le caratteristiche della Banca d' Italia e la gestione delle nostre riserve
. la Banca d Italia è un Istituto di diritto pubblico. La proprietà , quindi, può essere di privati ma la gestione ha uolo pubblicistico come compiti e poteri. Come gli enti pubblici persegue fini di pubblica utilità e gode del rapporto di sovraordinazione. Questo status rende le decisioni dell’Istituto vincolanti per le banche decisioni che possono differire dall’interesse dei soci proprietari;
.il 20 settembre 2005 l elenco degli azionisi viene reso ufficialmene disponibile dalla banca che fino ad alloa lo aveva consideraro riservato;
.le quote di partecipazione al suo capitale sono per il 94,33% di proprietà di banche e assicurazioni per il 5,67%di enti pubblici;
.il D P R (Decreto Presidente della Repubblica) del 12 dicembre 2006 pubblicato sull G U n,291 del 15 dicembre elimina l ultima norma che prevedeva la presenza dello Stato nella Banca d Italia.
TUTTO QUANTO SOPRA E’ POTUTO ACCADERE come conseguenza del fatto che in data 10 marzo 1998 con il decreto legislativo n.43 la Banca d Italia venne separata dal governo italiano,per aderire al SISTEMA EUROPEO DELLE BANCHE CENTRALE
Da quel momento abbiamo perso la sovranità sulle nostre riserve.
Si può comprendere che tale potere passi in mano ai “tecnici” dellaBCE
Si può altresi comprendere che una Gran Bretagna non sia disponibile a questa cessione. Quello che , a mio avviso, è inaccettabile è la maniera semiclandestina utilizzata per fare tutto ciò.. Mi rendo conto che , sicuramente si siano rispettati leggi e trattati ma se Tremonti nel 2009 non aveva ancora afferato il concetto( peraltro ben definito dalla sentenza della corte di cassazione a sezion unite n 16751 del 21 luglio 2006) per qualcosa sarà. Significativo che i giornali continuino a parlare di nostre riserve. .
fine del primo tempo
Domani risponderò alle tue considerazioni. Nel frattempo leggiti la sentenza ed i decreti citati
