Nei mesi scorsi ho ristrutturato internamente la mia villetta degli anni 60 e mai toccata fino ad ora. Ho rifatto i pavimenti, rifatto impianto elettrico e idraulico. Ho concordato una cifra con l'impresa edile. Contratto scritto. Ho pagato in tre tranches compreso il saldo finale. Tutto tracciato e regolare. Dopo il saldo il mio geometra ha chiesto le dichiarazioni di conformità (idraulica ed elettrica) alla ditta, necessari per chiudere la pratica in comune e avere l'abitabilità. A questo punto la ditta ha richiesto altri 5000 euro motivati da sopraggiunte difficoltà nell'esecuzione dei lavori. Ovviamente inventati. E si rifiuta di consegnare le dichiarazioni di conformità se non paghiamo questo extra immotivato e poi richiesto tardivamente. Io DEVO ritornare nella mia casa in quanto adesso mi sono trasferito solo momentaneamente in un alloggio di fortuna che devo assolutamente liberare. Però il geometra mi dice che non posso finchè non chiuderà i lavori (e servono le dichiarazioni) e avrò l'abitabilità. L'unica soluzione: adire le vie legali. Cosa che ho fatto, ma la prima udienza sarà nel prossimo gennaio. Soluzioni? Tornare nella mia casa che ufficialmente è ancora un cantiere? Oppure chiudere i lavori dicendo che mancano le dichiarazioni per le quali però c'è una causa in corso? E' possibile? Far fare le dichiarazioni da un'altra ditta. Ma si può fare? Altre idee? Grazie per gli eventuali pareri.