Noi proprietari di case siamo:
1. Troppo frammentati e non sufficientemente rappresentati da una asscociazione di categoria unica, che abbia un peso politico tale da poterci tutelare
2. Ideologicamente avversati dalla maggior parte delle forze politiche e sociali, che ci vedono come categoria di approfittatori e, spesso, di evasori incalliti, i quali sottraggono risorse immobiliari al mercato e speculano sfruttando la necessità di alloggio delle categorie sociali più svantaggiate.
3. Vessati da una legislazione arcaica e ideologicamente concepita in momenti piuttosto turbolenti della prima Repubblica (Legge 392/78 dell'"Equo Canone"), risultato di demagogia e disinformazione, ma purtroppo ancora ben "blindata", nonostante qualche concessione e qualche apertura successiva (Legge 431/98), a causa dell'ottusità e dell'ipocrisia della nostra classe politica.
4. Avversati dalla maggior parte della magistratura civile e soprattutto da quella frangia ideologicamente schierata, che ci considera ancora la parte ostile in fase di giudizio, tutelando a nostre spese e spesso ingiustificatamente la cosiddetta "parte debole" rappresentata dall'inquilino.
Come uscire da questa situazione ? Rafforzando l'unione e la rappresentatività delle nostre associazioni di categoria (possibilmente una sola) a livello politico, diffondendo mediaticamente una corretta informazione sulle problematiche delle locazioni, combattendo le nostre battaglie legali a testa alta e sperando che prima o poi qualche politico si impegni per affrontare seriamente e in maniela radicale le nostre problematiche.