Franco08

Membro Attivo
Proprietario Casa
Guarda che la proprietà immobiliare è una cosa seria e va dimostrata con gli appositi documenti giacenti presso la odierna Agenzia del Territorio (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari).
il Catasto non è probante per stabilire la proprietà di un immobile (casa o terreno) perché il compito del Catasto è quello di registrare gli immobili per far pagare le tasse a chi si è dichiarato proprietario. Il Catasto recepisce le notizie che i privati cittadini gli forniscono attraverso moduli compilati da tecnici abilitati alla professione nel settore.
L'AdT invece registra gli atti pubblici che gli arrivano da un Notaio o da una Sentenza di un Giudice.
Se devi vendere un immobile devi dimostrare di esserne il legittimo proprietario fornendo al Notaio il rogito con il quale hai comprato la proprietà che ti accingi a vendere, oppure una tua dichiarazione accompagnata da prove testimoniali resa al Notaio che hai usucapito l'immobile, o meglio una sentenza di un Giudice che dichiara la tua proprietà dell'immobile per usucapione.
Non vendi un immobile fornendo l'Estratto Catastale che puoi scaricare da solo tramite il collegamento internet, tanto per risparmiare soldi.
Il tuo amico può incaricare un tecnico italiano di fare gli accertamenti che possano far capire come mai lui, assieme ad altri, risulti comproprietario di una particella.
Poi può tramite un Notaio inserito nella Ambasciata/Consolato fare una dichiarazione di Spogliazione della Proprietà (solo di quella proprietà posseduta in Italia).
Tutto avrà un costo, di gratis c'é solo l'acqua dei "nasoni".
Mi piace il termine SPOGLIAZIONE

nel caso si possa attuare, a chi andrebbe (o chi può reclamarla con diritto) la parte della particella effetto della spogliazione ?

Il mio collega dovrebbe necessariamente conoscere e presentarsi per incontrare il tizio (o l'ente) che si prenderebbe la sua quota ?

E, normalmemte, che tempi si possono prevedere per tutta la pratica ?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
può fare una dichiarazione di Spogliazione della Proprietà
Un atto di rinuncia abdicativa al diritto di (com)proprietà.
se nessuno è interessato va allo Stato.
Va (andrebbe) allo Stato solamente se anche gli altri comproprietari rinunciassero al loro diritto di (com)proprietà (che verrebbe espanso dalla rinuncia di cui sopra).
E sempre che l'Agenzia del Demanio non esperisca un'azione di nullità per illiceità dell'atto.
 

jcds1970

Membro Attivo
Mi ricollego al thread per una situazione similare.

- Anno 1974 Proprietario Tizio muore e trasferisce tra le altre proprietà di un piccolo bosco alle figlie Caia e Sempronia.
- Tra il 1995 e il 2000 entrambe (Caia e Sempronia) muoiono e lasciano ai rispettivi figli (A e B figlie di Caia e C e D figli di Sempronia) le loro proprietà; non risulta traccia del terreno;
- Nel 2001 vengono effettuate alcune divisioni di proprietà indivise tra Caia e Sempronia e negli atti non c'è traccia;
- nel 2023 A (figlia di Caia) muore e lascia al figlio Mevio le sue proprietà. Di quel terreno non c'è traccia nell'eredità.
- Nel 2024 il Comune in cui si trova il terreno invia Raccomandata agli eredi di Caia e Sempronia per alcune sistemazioni da fare sul terreno a causa di smottamenti. Mevio ritira la raccomandata, verifica al Catasto e scopre che il terreno risulta intestato a Caia e Sempronia, sebbene con un cognome sbagliato per una lettera.

Come si può sapere di chi è quel terreno e chi ha la responsabilità o meno di intervenire nei lavori di manutenzione richiesti?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Mevio ritira la raccomandata, verifica al Catasto e scopre che il terreno risulta intestato a Caia e Sempronia, sebbene con un cognome sbagliato per una lettera.

Come si può sapere di chi è quel terreno e chi ha la responsabilità o meno di intervenire nei lavori di manutenzione richiesti?
facendo una ricerca storica dell'immobile di cui si è scoperta l'esistenza si scoprirà come era chiamato il proprietario originario che poi ha lasciato i propri averi a Caia ed a Sempronia. Loro dovrebbero essere segnate come comproprietarie per successione e dovrebbe esserci riportato il numero di pratica o di testamento.. Bisogna fare una variazione con rettifica delle legittime proprietarie e quindi provvedere all'aggiornamento dei loro dante causa.
Credo, ripeto credo, che ci voglia una dichiarazione notarile presso la AdT per far registrare ufficialmente la correzione. In seguito si potrà fare la correzione anche al catasto. Il Catasto non è probante la proprietà perché il catasto è un ente che serve per far pagare le tasse. La proprietà si desume dagli atti giacenti presso la AdT. Se Tizio ha fatto testamento dovrebbe esserci anche quello. Se il terreno non è citato nel testamento segue la successione legittima e non quella testamentaria, sempre però nel quadro del rispetto delle quote legittime.
 
Ultima modifica:

jcds1970

Membro Attivo
facendo una ricerca storica dell'immobile di cui si è scoperta l'esistenza si scoprirà come era chiamato il proprietario originario che poi ha lasciato i propri averi a Caia ed a Sempronia. Loro dovrebbero essere segnate come comproprietarie per successione e dovrebbe esserci riportato il numero di pratica o di testamento.. Bisogna fare una variazione con rettifica delle legittime proprietarie e quindi provvedere all'aggiornamento dei loro dante causa.
Credo, ripeto credo, che ci voglia una dichiarazione notarile presso la AdT per far registrare ufficialmente la correzione. In seguito si potrà fare la correzione anche al catasto. Il Catasto non è probante la proprietà perché il catasto è un ente che serve per far pagare le tasse. La proprietà si desume dagli atti giacenti presso la AdT. Se Tizio ha fatto testamento dovrebbe esserci anche quello. Se il terreno non è citato nel testamento segue la successione legittima e non quella testamentaria, sempre però nel quadro del rispetto delle quote legittime.
Il nome del primo proprietario è noto e l'immobile compare nell'atto di successione, anche con nota in catasto. Anche il nome delle sue eredi è noto ma l'immobile non compare nelle loro successioni e non compare negli atti di divisione tra loro.
I successivi eredi non hanno traccia dell'immobile.
Il successivo erede ha effettuato la successione senza essere a conoscenza dell'immobile e infatti non l'ha inserito negli atti.

La domanda è chi è responsabile per eventuali lavori da fare su quel terreno e vi è la possibilità di definire quell'immobile NON di proprietà, in qualche modo?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Per regolarizzare l'intestazione degli aventi diritto, posto che esistano ancora dei pretendenti, è necessario a presentare una dichiarazione di successione integrativa.
 

jcds1970

Membro Attivo
Grazie, ma è il "posto che esistano ancora dei pretendenti" che mi interessa. Come lo posso capire? I"pretendenti" naturali ci sono (figli dei figli....) ma hanno titolo, o meglio, possono evitare oneri di essere proprietari dell'immobile?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il o i possessori da oltre vent'anni hanno usucapito. Ovviamente se accampassero diritti, si accolleranno gli oneri conseguenti.
 

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