Per la prima volta, almeno negli ultimi 10 anni, l'ISTAT ha certificato che l'aspettativa di vita degli Italiani inizia a ridursi (colpa dei tagli al welfare, alla Sanità, alle pensioni, agli stipendi; colpa dello schiavismo lavorativo derivante anche dal JobsAct; colpa della disoccupazione e della povertà crescente; etc..), come già accadrebbe negli USA da qualche anno (noi siamo sempre indietro anche su questo...). Se il trend, come suppongo, dovesse continuare e, addirittura, rafforzarsi, si verificherebbe una dannosa incoerenza con le pensioni e con le assicurazioni sulla vita, che, finora, hanno sempre basato i loro calcoli solo sull'incremento dell'aspettativa di vita.
Sorge spontanea la domanda: rivedrà il Governo l'attuale "scaletta" prevista per l'età pensionabile nei prossimi anni e rivedranno le Assicurazioni le tabelle di liquidazione e di calcolo dei premi delle assicurazioni vita, nonchè quelle della previdenza complementare? Chi ci crede alzi la mano!
Sorge spontanea la domanda: rivedrà il Governo l'attuale "scaletta" prevista per l'età pensionabile nei prossimi anni e rivedranno le Assicurazioni le tabelle di liquidazione e di calcolo dei premi delle assicurazioni vita, nonchè quelle della previdenza complementare? Chi ci crede alzi la mano!