Cerco di razionalizzare la situazione.
Di solito si sottoscrive un contratto di affitto a nome dei coniugi e i figli, nati o che nasceranno, prenderanno la residenza dei genitori anche oltre la maggiore età finché insomma non se ne vanno.
Se sfratto i titolari del contratto di affitto, è ovvio che andranno via tutti cioé genitori e figli, anche maggiorenni, e questi ultimi, a maggior ragione, in quanto sono in casa solo perché appartenenti al nucleo familiare e in virtù del contratto originario dei genitori. Ciò vale anche se i figli non sono a carico. Classico è l'esempio di un figlio grande non sposato che assiste gli anziani genitori. Alla morte di questi o subentra nel contratto o se ne va.
In conclusione:
- la famiglia cioé genitori e figli, cioè il nucleo familiare originario, di cui al contratto di affitto devono lasciare libero l'appartamento da persone e cose;
- "l'incomodo" non registrato come "compagno" della figlia diventa un "occupante senza titolo"; nulla tange che abbia la residenza. Ebbe la residenza solo per concessione del titolare del contratto e non del proprietario;
- neanche ha la facoltà di subentrare al contratto dei genitori della figlia perchè la figlia stessa non è titolare del contratto;
- all'"occupante senza titolo" non spetta lo sfratto (perchè non ha contratto di affitto) ma lo sgombero immediato.
Tra l'altro la famiglia di inquilini può tranquillamente fargli trovare le valigie fuori la porta e cambiare la serratura.