salve a tutti, ho un cantiere aperto per lavori ristrutturazione di un piccolo edificio rustico di mia proprietà e si sta rivelando un piccolo calvario. Chiedo qualche consiglio su come muovermi....
I lavori sono iniziati fine marzo, si prevedeva il rifacimento del tetto, dei solai del piano e alcune opere di ripristino murario e sulle fondazioni. Si parla di una cinquantina di metri quadri su due livelli, niente di enorme: secondo i tempi del progettista comportava due mesi circa di cantiere. Cantiere avviato il 15 marzo, l'impresa ha insistito per inserire nel contratto di appalto una fine lavori al 31 luglio "in caso di problemi". Molto ingenuamente, pensando che vista l'entità dei lavori sicuramente si sarebbe sbrigata ben prima, ho accettato (e senza indicare penali). Ad oggi i lavori non sono completati perchè in quasi 5 mesi l'impresa ha preso molti altri lavori e gestito tutto con subappalti quando si poteva.
E' stato montato un ponteggio che oltre a costare parecchio al mese ha preso tre mesi su cinque di polvere. Un mese di fermo cantiere è partito perchè l'impresa ha tardato nel cercare un fornitore per i materiali della nuova copertura, cosa che ho dovuto sopperire mettendomi personalmente alla ricerca di una ditta.
In una delle fatture chieste per l'avanzamento dei lavori mi sono stati chiesti in alcuni casi il 30% in più di quello che mi avevano preventivato,
Mi sto chiedendo se posso rivalermi in qualche modo, ad esempio non riconoscere i fermi cantiere non giustificati, sicuramente dal 31 in poi non intendo pagare ponteggi, wc di cantiere eccetera...
le maggiorazioni dei prezzi avrebbero dovuto essere comunicate per iscritto, cosa mai avvenuta... se si stesse parlando di 500 metri quadri potrei capire gli scostamenti ma su lavori così modesti degli errori di valutazione dei tempi non mi sembrano ammissibili.
Ringrazio tutti in anticipo per qualsiasi consiglio....
I lavori sono iniziati fine marzo, si prevedeva il rifacimento del tetto, dei solai del piano e alcune opere di ripristino murario e sulle fondazioni. Si parla di una cinquantina di metri quadri su due livelli, niente di enorme: secondo i tempi del progettista comportava due mesi circa di cantiere. Cantiere avviato il 15 marzo, l'impresa ha insistito per inserire nel contratto di appalto una fine lavori al 31 luglio "in caso di problemi". Molto ingenuamente, pensando che vista l'entità dei lavori sicuramente si sarebbe sbrigata ben prima, ho accettato (e senza indicare penali). Ad oggi i lavori non sono completati perchè in quasi 5 mesi l'impresa ha preso molti altri lavori e gestito tutto con subappalti quando si poteva.
E' stato montato un ponteggio che oltre a costare parecchio al mese ha preso tre mesi su cinque di polvere. Un mese di fermo cantiere è partito perchè l'impresa ha tardato nel cercare un fornitore per i materiali della nuova copertura, cosa che ho dovuto sopperire mettendomi personalmente alla ricerca di una ditta.
In una delle fatture chieste per l'avanzamento dei lavori mi sono stati chiesti in alcuni casi il 30% in più di quello che mi avevano preventivato,
Mi sto chiedendo se posso rivalermi in qualche modo, ad esempio non riconoscere i fermi cantiere non giustificati, sicuramente dal 31 in poi non intendo pagare ponteggi, wc di cantiere eccetera...
le maggiorazioni dei prezzi avrebbero dovuto essere comunicate per iscritto, cosa mai avvenuta... se si stesse parlando di 500 metri quadri potrei capire gli scostamenti ma su lavori così modesti degli errori di valutazione dei tempi non mi sembrano ammissibili.
Ringrazio tutti in anticipo per qualsiasi consiglio....