basty

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Evidentemente aveva fatto il cambio di residenza senza verificare la regolarità dei permessi e delle certificazioni.
In quegli anni non si era così fiscali: io ho acquistato, insieme ad altri, e traslocato: siamo stati più di 20 anni senza agibilità causa un contenzioso tra comune ed impresario. Quando abbiamo cominciato a far pressione, senza venire a capo dell'oggetto del contendere, la agibilità è stata concessa d'ufficio, senza che nulla sia cambiato ....
 

griz

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Tecnicamente non è possibile risiedere in un immobile privo di agibilità, negli anni scorsi si è sempre ignorata la cosa ma oggi, ch el'agibilità viene gestita dietro responsabilità della direzione dei lavori è più normale che si richieda subito a fine lavori, oggi è pure obbligatorio
 

Gianco

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Quando mio padre, geometra, n. 9 di Cagliari, esercitava, è venuto a mancare nel 1979 l'abitabilità la dichiarava un notaio dopo un sopralluogo che certificava che l'abitazione era abitata.
 

basty

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Certo avete entrambi ragione: non sto dicendo che l'agibilità non sia importante/oggi indispensabile.

Ma ad entrambi Gianco e Griz confermo che la richiesta, nel caso mio, fu presentata a suo tempo a fine lavori direttamente dall'impresa (direttore lavori o chi per esso): è la risposta positiva che non venne data per 20 anni.
A Gianco aggiungo che sembra che l'oggetto del contendere fosse la connessione generale all'Enel: più probabile fosse l'esistenza di una lite in corso tra costruttore e Comune, per via di pregresse questioni riguardanti la negazione di indici di fabbricabilità negate allo stesso e poi concesse ad altra impresa subentrata, nella stessa zona urbanistica, che comunque non riguardavano la nostra costruzione.

E' un fatto che dopo aver incaricato un nostro tecnico per risolvere autonomamente la questione, e non dover dipendere dalle beghe altrui, il Comune ha deciso in autonomia di comunicarci la concessione dell'agibilità: noi non abbiamo fatto alcun intervento
 

Nemesis

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Proprietario Casa
Quando mio padre, geometra, n. 9 di Cagliari, esercitava, è venuto a mancare nel 1979 l'abitabilità la dichiarava un notaio dopo un sopralluogo che certificava che l'abitazione era abitata.
L'art. 221 del R.D. n. 1265/1934, tuttora vigente, prevede:
Gli edifici o parti di essi indicati nell'articolo precedente non possono essere abitati senza autorizzazione del podestà, il quale la concede quando, previa ispezione dell'ufficiale sanitario o di un ingegnere a ciò delegato, risulti che la costruzione sia stata eseguita in conformità del progetto approvato, che i muri siano convenientemente prosciugati e che non sussistano altre cause di insalubrità.

Nessuna "dichiarazione" di un notaio era ed è prevista.
 

basty

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Già...: in effetti ai tempi di quel R.D. si parlava di abitabilità, ed il fine era essenzialmente la salubrità degli ambienti.
Poi hanno cominciato a parlare di agibilità, e cominciato a prevalere gli aspetti di conformità al progetto ed al susseguirsi di norme spesso non chiarissime, ad es. sulla sicurezza e norme antiincendio ecc: nel nostro caso ci dicevano che la canalina di connessione esterna alla rete elettrica, dove passavano i cavi Enel, non era, o non era più, a norma: e col passare degli anni sorgevano anche sempre nuove norme....
 

Gianco

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Professionista
Nessuna "dichiarazione" di un notaio era ed è prevista.
Mi dispiace insistere, ma era un'escamotage che aveva trovato mio padre, vecchio professionista, con il notaio, vecchio professionista di Cagliari, che fatto il sopralluogo dichiarava che l'immobile era abitato, pertanto risultava abitabile. Con questo sistema superava l'inghippo dei fabbricati irregolari.
 

Nemesis

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Proprietario Casa
Mi dispiace insistere, ma era un'escamotage che aveva trovato mio padre, vecchio professionista, con il notaio, vecchio professionista di Cagliari, che fatto il sopralluogo dichiarava che l'immobile era abitato, pertanto risultava abitabile. Con questo sistema superava l'inghippo dei fabbricati irregolari.
La abitabilità era un provvedimento autorizzatorio di competenza del podestà, ed è ora del sindaco, previa ispezione dell'ufficiale sanitario o di un ingegnere a ciò delegato che dovevano/devono accertare la conformità al progetto approvato e l'assenza di cause di insalubrità. Il notaio non aveva e non ha nessuno di quei compiti. Bisognava, e bisogna essere autorizzati per abitare. Rilasciare un'autorizzazione ad abitare un edificio o una parte di esso, limitandosi a constatare che è... già abitato, sarebbe stato, ed è, ridicolo.
 
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Gianco

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Rilasciare un'autorizzazione ad abitare un edificio o una parte di esso, limitandosi a constatare che è... già abitato, sarebbe stato, ed è, ridicolo.
Per te potrebbe essere ridicolo, ma con questo stratagemma ha risolto diversi problemi: parliamo di 50 anni fa. Dimenticavo: il notaio era uno dei più quotati.
E te ne dico un'altra: lui ha fatto sorgere un rione al mio paese, "Canelles", sebbene il Sindaco fosse contrario e non rilasciava la licenza edilizia. Poiché la richiesta non poteva essere bocciata perché non esisteva il Prg, dava disposizioni perché i committenti pagassero il dazio ed iniziava i lavori.
 

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