sergio gattinara

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Non fece in tempo ad arrivare all'ospedale?:maligno:
Quest'è la luce de la gran Costanza / che del secondo vento di Soave/ generò 'l terzo e l'ultima possanza »
Dante Alighieri, Paradiso, Canto III, 118-120
Perquè considero questa donna importante?
La normanna Costanza d’Altavilla fu una grande donna di potere che in un’epoca di grande pericoli seppe assicurare la sopravvivenza del figlio, il futuro imperatore Federico II.

Biografia
Matrimonio con lo svevo Enrico VI Hohenstaufen

Costanza d’Altavilla nacque nella raffinata corte palermitana dove, accanto alla cultura latina, fioriva la cultura provenzale, la cultura bizantina e la cultura islamica. Oggi nei manuali di scienza politica, il regno normanno di Sicilia del XII secolo è citato, nella realtà mutevole e complessa del Medio Evo, come una delle prime formazioni proto-statali d’Europa in cui esisteva in embrione un sistema amministrativo e politico centralizzato. Costanza era la figlia postuma del re normanno Ruggero II e della sua terza moglie, la francese Beatrice di Rethel. La principessa Costanza aveva 35 anni quando nel 1189 ereditò i diritti al trono di Sicilia, poiché, conformemente al diritto ereditario normanno, in punto di morte il re Guglielmo II, Guglielmo il Buono, aveva indicato come legittima erede al trono sua zia Costanza, sorella del padre. Grazie al re suo nipote, Costanza si era sposata nel 1186 quando aveva già 32 anni (un’anziana donna per quei tempi) con lo svevo Enrico VI Hohenstaufen, allora ventunenne, figlio di Federico Barbarossa e di Beatrice di Borgogna e erede del Sacro Romano Impero.

Guerra con la Sicilia

Ma il Papa Clemente III per paura della ingerenza tedesca in Sicilia incoronò come re dell’isola un erede del lato laterale della famiglia normanna. Ne nacque una guerra. Costanza fu fatta prigioniera a Salerno e il marito dovette pagare per liberarla. Per la riconquista della Sicilia Enrico di Svevia organizzò due spedizioni partendo dalla Germania. Costanza accompagnò suo marito, ma durante la seconda spedizione, nel 1194, passate le Alpi, i due coniugi si divisero. Enrico procedette verso la Sicilia, Costanza si diresse verso l’Adriatico.

Nascita del figlio Frederico

Costanza era incinta e a Jesi il 26 dicembre 1194 diede alla luce il figlio Federico. Il giorno prima, nel Natale del 1194 Enrico VI era stato incoronato Re di Sicilia a Palermo. Ma l’età di Costanza, a quei tempi giudicata molto avanzata, fece nascere diffidenze e speculazioni. Si disse che il bambino era figlio di un macellaio o di un contadino e che non era il legittimo erede dell’Impero. Gli storici del tempo inventarono la leggenda che, per dimostrare che stava partorendo, Costanza diede alla luce Federico pubblicamente sotto una tenda piantata nella piazza di Jesi. D’altronde quando si sposò era stata considerata così attempata che gli storici avallarono la leggenda che prima del matrimonio Costanza fosse stata monaca e che solo per salvare il suo regno si fosse sacrificata sposandosi. Federico, figlio di una monaca, era dunque l’Anticristo! Lo stesso Dante Alighieri, nel terzo Canto del Paradiso al verso 117 parlando di Costanza che appare a lui e a Beatrice tutta circondata da luce precisa che: “non fu del vel del cor già mai disciolta", v.117.

Frederico, re di Sicilia

Per seguire la complessa situazione politica in Germania e in Italia Costanza dovette affidare il bambino ancora in fasce a una famiglia amica a Foligno. A Enrico VI non riuscì di imporre ai principi elettori tedeschi una riforma che avrebbe fatto della Germania un regno ereditario come lo era la Sicilia, né gli riuscì di fare acclamare Federico, che allora aveva solo un anno, suo erede all’Impero. Nel 1197 alla morte di Enrico, di cui fu naturalmente sospettata lei, Costanza fece finalmente tornare a Palermo l’adorato figlio Federico e il 17 maggio 1198 lo fece incoronare re di Sicilia. Con energia riportò la pace in seno alle avverse fazioni della corte.

Morte di Costanza e pace nel Impero

Con una decisione che si rivelò favorevole alla sopravvivenza del figlio Costanza rinunciò a suo nome a ogni pretesa sull’Impero ottenendo così dal Papa Innocenzo III il riconoscimento dell’ereditarietà della dignità reale per Federico. Quando il 27 novembre del 1198 all’improvviso Costanza morì, Federico aveva quattro anni. Il futuro imperatore del primo grande stato europeo multietnico e multiculturale crebbe giocando nelle strade di Palermo come un figlio del popolo.

Bibliografia
  • Wolfang Stuerner: Federico II - Salerno ed. – Diz.E. Treccani voce Costanza d’A. – P.Grilli – Stati, nazioni …in Europa – Il Mulino – Wikipedia voci: Costanza d’Altavilla e voci correlate.
 

Chery

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Io credo nella reincarnazione non perchè sono devota a qualche profeta pincopallino, ci mancherebbe, ma perchè nella mia famiglia successe una cosa straordinaria.
Quando morì mio padre, molti anni fa, che era cattolicissimo, pregava, andava in chiesa insomma era un cristiano per davvero, dopo qualche mese della sua perdita, una notte io e mia madre, che abita a kilometri di distanza da me abbiamo fatto il medesimo sogno, mio padre ci era venuto ad avvertire che era in attesa con altre persone per reincarnarsi di nuovo, ma su di un altro pianeta nel nostro universo, questa volta, benchè nascesse comunque di nuovo di sesso maschile avrebbe avuto però un padre, non rimaneva orfano a soli 5 anni vivendo nella miseria fin da piccolo, insomma una storia completamente diversa da quella che si era vissuta qui sulla Terra. Ci diceva in questo sogno, fatto in contemporanea con mia madre, nella medesima notte, una roba da mettersi le mani nei capelli, che non era la prima volta che succedeva che si reincarnava, come tutti gli altri esseri umani, ciò doveva accadere per centinaia di volte su tutti i pianeti abitabili dagli esseri umani, ma anche sullo stesso pianeta per molte volte, finchè non si ritornava al nostro Princpio completamente Trasparenti e si ridiventava una cosa sola, ossia un Unico Essere Vivente fatto solo di Energia Pura.
 

sergio gattinara

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non ricordo il nome ma mi sembra che un filosofo greco dicesse che l'aldilà era una massa luminosa dove tutti confluiamo.
Mi piacerebbe ch ci fossequalche membro di propit che ci potesseamplkare il tema
 

Chery

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Insomma Gianco noi siamo tutti quanti un solo Essere Vivente, che stò vivendo in santa pace nel proprio universo in questi corpi mezzi scimmia, e gli piace pure, non c'è nessuna valle di lagrime, altrimenti non si sarebbe incarnato nell'Uomo, che non è una cosa e l'Essere Vivente un'altra, ma siamo tutti quanti noi insieme l'Essere, e ciò stà venendo confermato anche in tanti studi di fisica quantistica, a cominciare da Bohm il diretto discepolo di Einstain, che dice che esiste una sola Realtà, che chiama Coscienza, e qui siamo in una realtà virtuale che nella Realtà non è mai esistita, è tutto un film luce ma in noi cè la Coscienza di quello che stiamo vivendo.

Poi degli scienziati hanno inventato un macchinario che misura le frequenze del nostro cervello ed hanno scoperto che abbiamo i microtuboli nel cervello da cui CREAMO i fotoni di luce, che pare sia la base della vita qui. Siamo noi stessi i nostri artefici del nostro bene e del nostro male, e dall'Altra parte non esistono le mogli, le suocere, i mariti, i fratelli nè sorelle, perchè reincarnandoci ne abbiamo un miliardo e mezzo, ma una sola Sostanza Eterna, che non poteva fare altro che Creare per Amore, perchè è Vita e perchè vuole sapere cosa sia anche il suo contrario.
Insomma mio padre ha ragione da vendere!
 

griz

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un po' come MATRIX (il film) :)
non intendo sminuire, anch'io a volte mi pongo delle domande, ma mi è venuto in mente il collegamento
 

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