sasisilu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Caro Alfredo,mio padre era avvocato e ricordo che una volta mi disse che per 5 anni non si può vendere un bene ereditato se TUTTI gli eredi non sono d'accordo. Trascorsi i 5 anni si può. Quindi,se il mio ricordo non è errato, per 5 anni ti puoi opporre. Spero che un avvocato ti risponda per confermare o meno il mio "ricordo".
Auguri
 

alfredo50

Membro Ordinario
Proprietario Casa
In effetti cara Maya sto aspettando che si faccia vivo un avvocato o un notaio.
Io ho preparato una lettera per i miei fratelli in cui li informo della mia volontà di non volere vendere, ma vorrei essere sicuro di poterlo fare, cioè di aver il "un diritto" da poter esercitare.
Grazie, mi ridai ancora speranza. Ad alcuni potrò sembrare egoista, ma con i miei fratelli non si tratta, vogliono vendere, IO NO!
Grazie, Alfredo
 

sasisilu

Membro Attivo
Proprietario Casa
"occorre dire che la vendita di un immobile in comproprietà non può essere fatta "a maggioranza".

In caso di dissidio occorrerà eventualmente conguagliare la parte del dissenziente, sempre che questi sia d'accordo. "

Questa è la risposta dell'avvocato Renato Savoia di Verona che ho trovato cercando sul web.:applauso:
Quindi mi sembra confermato che TUTTI gli eredi devono essere d'accordo per la vendita....
Continuerò a cercare per lei e se avrò ulteriori notizie le farò sapere.

Aggiunto dopo 15 minuti :

> > Per vendere l'intero occorre il consenso di tutti
>
> Non cosi` per vendere i due terzi: pero` in questo caso
> trova applicazione la prelazione ereditaria per cui il
> coerede dissenziente e` preferito, a parita` di prezzo,
> nell'acquisto delle quote degli altri coeredi"

Altra risposta che ho trovato. In questo caso: dove lo trovano i suoi fratelli un compratore disposto ad acquistare solo le quote dei suoi fratelli?
 

alfredo50

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Lei è veramente molto gentile, in realtà non sono i quesiti che mi mancano, ma re risposte qualificate!
Ancora grazie.
Alfredo
 

sasisilu

Membro Attivo
Proprietario Casa
"
Esiste una procedura che consente di addivenire giudizialmente alla divisione coattiva e per un bene indivisibile alla vendita del bene comune e alla ripartizione del ricavato"

Questa è una cattiva notizia....
Tutte le quotazioni che le ho scritto sono risposte qualificate di un avvocato in un forum.
Possibile che nessun avvocato le risponda su questo sito?:affermazione:
 

alfredo50

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Grazie per l'interessamento.
In realtà credo che nel sito vi siano molte "esperienze" di tecnici molto qualificati, purtroppo al momento non mi ha risposto nessun avvocato e/o notaio, infatti oltre che legale, credo sia materia anche notarile.
Spero bene...
Grazie Alfredo
 

alfredo50

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Eredità tra Fratelli, divisione-vendita.

Gentili Amici,
rieccomi ad "aggiornarvi" dell'eredità contesa tra me e i miei tre fratelli.
Per chi conosce i fatti, vi sono due appartamenti ereditati, uno da un fratello deceduto da poco tempo a Genova, l'altro in Sicilia, ereditato dai Genitori, entrambi deceduti.
Io sono contrario alla vendita delle case, di entrambe. I miei coeredi sono per la vendita delle case. Non trovando un accordo, ed essendo io particolarmente contrario alla vendita della casa di Genova, posso andare ad abitarci? Ne ho il diritto? Andrei ad abitarci da solo, praticamente ad "occuparla" per impedirne la vendita, cosa comporterebbe questo? Dovrebbe intervenire la Legge per farmi eventualmente uscire nel caso si trovasse un compratore per la casa? E se anche allora io non volessi cedere la mia parte che succederebbe??
Ringrazio chi vuole "cimentarsi" in risposte legali o simili.
Grazie di cuore.
Alfredo
 

Salvatore Schiavone

Membro dello Staff
1) Nella qualità di comproprietario, tu puoi abitare l'appartamento di Genova e trasferirti anche la residenza. Gli altri eredi potrebbero chiederti di pagargli la loro quota del (presunto) canone di locazione, perché utilizzi un bene che è anche di loro proprietà.
2) Tu non sei obbligato a vendere la tua quota.
3) Tu hai il diritto di prelazione e di riscatto (art. 732 c.c.). Per cui, se gli altri coeredi intendessero vende le loro quote dovranno prima notificarti la loro offerta di vendita (prezzo e modalità di pagamento) e attendere la tua risposta che potrà pervenire nel termine di 60 giorni. Solo in assenza di una tua risposta (ossia, mancato esercizio della prelazione), gli alti eredi potranno vendere le loro quote. E' evidente che vendere la quota di un immobile, è possibile in astratto, ma è difficile nei fatti.
4) Pertanto, nel caso in cui non riuscissero a vendere le loro quote, i tuoi coeredi dovranno chiedere la divisione, che può avvenire in due modi: giudiziale o consensuale. Consnesuale vuol dire che si va dal Notaio e si fa un atto di divisione, che può prevedere la divisione in natura oppure l'assegnzione dell'intero immobile ad alcuno degli eredi, salvo conguaglio. Se invece non si trova un accordo per la divisione consensuale, occorrerà promuovere una causa avanti al Tribunale. Il Tribunale nominerà un perito per stabilire il valore dei beni e poi deciderà.
 

alfredo50

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Gentile Avvocato,
la Sua risposta mi ha ridato un po di fiducia, necessaria per portare i miei fratelli-coeredi a trattare, io non so se metterò in atto "l'occupazione" della nostra casa, lo ritengo un atto estremo, ma che in mancanza di altre possibilità potrà servirmi.
Però devo prendere in considerazione la possibilità di contromosse, mi spiace "infierire" su Lei, ma avrei un'altra domanda, nell'eventualità di una mia occupazione, i miei fratelli potrebbero cambiare la serratura di casa? Ed in risposta io potrei fare altrettanto? So che la situazione diventerebbe estrema, ma al momento non vedo l'uscita da questa situazione.
Per corretta informazione aggiungo di essere in possesso di tutta la documentazione, successioni etc. Ho persino gli originali del/i testamenti.
La ringrazio e spero in una risposta.
Alfredo
 

Salvatore Schiavone

Membro dello Staff
No, gli altri eredi non possono cambiare la serratura perchè non possono impedirti di utilizzare il bene comune. Ove lo facessero, dovrai rivolgerti ad un avvocato ed esercitare un'azione possessoria, dimostrando che tu avevi preso possesso dell'immobile perché lo abitavi, ci avevi trasferito la residenza, eccetera
 

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