1) Nella qualità di comproprietario, tu puoi abitare l'appartamento di Genova e trasferirti anche la residenza. Gli altri eredi potrebbero chiederti di pagargli la loro quota del (presunto) canone di locazione, perché utilizzi un bene che è anche di loro proprietà.
2) Tu non sei obbligato a vendere la tua quota.
3) Tu hai il diritto di prelazione e di riscatto (art. 732 c.c.). Per cui, se gli altri coeredi intendessero vende le loro quote dovranno prima notificarti la loro offerta di vendita (prezzo e modalità di pagamento) e attendere la tua risposta che potrà pervenire nel termine di 60 giorni. Solo in assenza di una tua risposta (ossia, mancato esercizio della prelazione), gli alti eredi potranno vendere le loro quote. E' evidente che vendere la quota di un immobile, è possibile in astratto, ma è difficile nei fatti.
4) Pertanto, nel caso in cui non riuscissero a vendere le loro quote, i tuoi coeredi dovranno chiedere la divisione, che può avvenire in due modi: giudiziale o consensuale. Consnesuale vuol dire che si va dal Notaio e si fa un atto di divisione, che può prevedere la divisione in natura oppure l'assegnzione dell'intero immobile ad alcuno degli eredi, salvo conguaglio. Se invece non si trova un accordo per la divisione consensuale, occorrerà promuovere una causa avanti al Tribunale. Il Tribunale nominerà un perito per stabilire il valore dei beni e poi deciderà.