Gianco

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Professionista
Dovrei anche andare dal notaio .. e vedere se mi dà una copia delle donazioni
Di tutti gli atti pubblici, il notaio se è operativo o l'archivio notarile devono dare copia degli atti che vengono richiesti da chiunque. Mentre la copia della trascrizione la puoi ottenere nell'ufficio dei PP.RR.II..
 

Luigi Criscuolo

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Quindi per avere una semplice copia non cè bisogno di andare dal notaio?

Diritto alla copia degli atti
Avere copia di qualsiasi atto notarile stipulato in Italia, anche in tempi assai remoti, è un diritto del cittadino. Molti ritengono che gli atti notarili vengano conservati in bui scantinati, chiusi dentro polverose casse dagli eredi del notaio defunto che, magari li “passa” al suo “successore”. Non è così, perché la professione notarile, e quindi anche la conservazione degli atti e la loro gestione, sono regolamentati in maniera rigida precisa e chiara.
Vediamo ora come si può fare per rintracciare un atto notarile e ottenerne copia.

Dove stanno gli atti notarili
Gli atti notarili sono per legge conservati secondo criteri tassativi dal notaio che li ha rogati durante tutta la vita del medesimo, fino alla sua morte o al suo pensionamento, purché non si trasferisca in altro Distretto notarile.
Se il notaio muore, va in pensione, o si trasferisce in un altro Distretto, tutti gli atti da lui rogati, rilegati in volume, vengono ritirati dall’archivio notarile distrettuale competente ed ivi conservati per 100 anni dalla morte del notaio.
L’archivio notarile, successivamente alla scomparsa, pensionamento, o trasferimento del notaio, continuerà a svolgere le funzioni elementari proprie del notaio cessato, quali, ad esempio, il rilascio di copie autentiche.
Dopo 100 anni dalla morte del notaio l’archivio notarile trasferisce tutti gli atti all’archivio provinciale dello Stato e, successivamente essi andranno a costituire il patrimonio storico della nazione presso l’archivio centrale dello Stato in Roma.
La ricerca per nominativo

La ricerca si può agevolmente condurre con un software online messo a punto dal Ministero della Giustizia, denominato “Archinota”. Aprendo il programma “Archinota” appare una semplice schermata di ricerca in cui bisogna inserire gli elementi basilari per la ricerca del notaio.
E’ interessante notare che è possibile ricercare dove si trova l’atto notarile anche semplicemente digitando il cognome del notaio, cognome a cui si può facilmente risalire dall’atto di provenienza di un immobile o anche da una semplice visura catastale o ipotecaria.
Digitato il cognome nel campo di ricerca appare l’elenco dei notai italiani con quel cognome, sia in esercizio che cessati dall’esercizio, con l’ultima sede da loro ricoperta.
Individuato il vostro notaio, se esso è in esercizio, basta cliccare sul codice personale posto alla sinistra del suo nominativo per avere l’elenco delle sedi (laddove si potrà controllare se è proprio questo il notaio che state cercando) e il luogo dove sono depositati gli atti. Se il notaio è in esercizio cliccando su “studio del notaio” vi apparirà la scheda del notaio come risultante dall’albo unico dei notai tenuto dal Consiglio Nazionale del Notariato, che vi darà tutti gli estremi per la reperibilità del luogo esatto dove sono conservati gli atti e dove potrete richiederne copia.
Se invece il notaio è cessato dall’esercizio cliccando sempre sul suo codice apparirà l’archivio notarile che conserva la sua documentazione.
Atti antecedenti al 1980

Il servizio è entrato in vigore il 1° gennaio 1980 e quindi non comprende gli estremi dei notai cessati dall’esercizio prima di tale data. Per questa circostanza occorrerà utilizzare il sistema tradizionale, e cioè reperire, oltre al nome del notaio, anche la sede dove ha stipulato, rivolgendosi direttamente all’archivio notarile del Distretto in cui è ricompresa la sede.
La ricerca tradizionale, anche se meno immediata, non è difficile, perché, come accennato prima, il notaio conserva tutti i suoi atti per tutta la sua vita, o fino al pensionamento, purché rimanga all’interno dello stesso Distretto, e quindi sotto la competenza di un unico archivio notarile: non ha quindi importanza se il notaio si trasferisca in un’altra parte d’Italia.
Per fare un esempio, secondo la ricerca tradizionale basta conoscere il nome del notaio e la sede che aveva nel momento in cui aveva stipulato l’atto, senza che abbia importanza la successiva sede ricoperta dal medesimo notaio, perché la legge non consente agli atti notarili di uscire dalla competenza territoriale del primitivo archivio notarile. Se cercate un atto di un notaio di Cepagatti (provincia di Pescara) del 1930 non ha nessuna importanza ricercare dove poi si è trasferito il notaio, e che cosa gli è successo. L’atto stipulato quando il notaio di Cepagatti aveva sede in Cepagatti rimarrà sempre sotto la competenza dell’archivio notarile distrettuale, che nel nostro caso si trova a Teramo (il Distretto ricomprende le due province di Teramo e Pescara).
È ammessa, cioè, la circolazione del notaio in tutta Italia, che può decidere, di punto e in bianco, di trasferirsi a Treviso, ma se esce dai confini della competenza dell’archivio notarile distrettuale i suoi atti devono rimanere nel Distretto.

OPPURE
Milano - Conservatoria
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Certo ma chi acquista rischia di dover ritornare l'appartamento nel patrimonio del donante una volta che questo muoia. Questo rischio rimane fino a 10 anni dalla morte del donante. Il termine è quello che ha a disposizione un legittimario che si vedesse leso nella sua quota legittima.
 

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