rosina

Nuovo Iscritto
Possiedo oltre la prima casa di abitazione nella quale risiedo altro alloggio nel quale risiede mio figlio con famiglia. Considerato che con la nuova IMU verrò a pagare una notevole tassa per questo alloggio che è seconda casa pensavo di donarlo a mio figlio e per lui sarà prima casa con possibilità di detrazione di euro 200. Qualcuno sa dirmi se i costi dell'atto di donazione sono elevati?Sarà meglio fare tale atto entro 31.12 2011 e pagare sull'attuale rendita catastale senza rivalutazione? Grazie
 

cautandero

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Si è molto meglio fare l'atto entro il 31.12.2011. Per le spese questa variano da Notaio a Notaio. Puoi chiedere, senza nessun impegno a qualsiasi Notaio. Recati però da un Notaio di tua fiducia per decidere se la fare donazione con dispenza dalla collazione.
 

Dalam

Membro Attivo
Professionista
1. I costi dell'atto di donazione - che può essere fatto nel suo caso presumo anche con agevolazioni prima casa - sono davvero molto bassi, se non erro il costo del notaio e le tasse fisse ( in pratica meno di 2mila euro ).
2. La rendita nel caso di donazione prima casa non incide sulla tassazione, pertanto eventuali aumenti delle rendite catastali sono irrilevanti.
3. IMPORTANTISSIMO: optate per la donazione al figlio solo se siete assolutamente certi di non dover vendere nei prossimi 20 anni. In caso contrario potreste trovare grosse difficoltà nella vendita, con discreti sconti sul prezzo o addirittura impossibilità di vendere. Personalmente come agente immobiliare da anni rinuncio - salvo casi particolarissimi - agli incarichi di vendita con donazioni come provenienza: le banche fanno enormi difficoltà ad erogare mutui e un acquirente cosciente dei rischi non comprerebbe mai, neppure per contanti. Ma sulla donazione presumo ci siano decine di post a cui rimandare la lettura in questo forum.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Salve,
non conosco come evolverà la questione IMU definitiva, attualmente l'ICI non viene pagata se l'appartamento viene abitato da un figlio (o paghi l'ICI su tale appartamento?), visto che sembrerebbe che gli appartamenti affittati avranno un'aliquota del 50% rispetto a quelli vuoti, non mi sorprenderebbe che anche gli appartamenti in cui risiede stabilmente un figlio vengano tassati come prima casa.
Però se tu sei certo che ti venga considerata seconda casa allora agisci come hai prospettato.
Luigi
 
U

User_29045

Ospite
Sono d'accordo con mariadonatella. La donazione è un'emerita cavolata, molto meglio la vendita simulata, pero' bisogna disporre dei soldi per poterla simulare. Tra l'altro, io per ricevere la donazione di MEZZA NUDA PROPRIETA' ho pagato 8200 Euro, quindi non so quanti anni di I.M.U. ci paghi con 8200 Euro!!!!!!!!!

Aggiunto dopo 1 ....

Per poter vendere un'immobile ricevuto in donazione, occorre anzitutto che siano decorsi 10 anni dalla morte del donante. Secondariamente, non devono esistere altri potenziali coeredi che, con tale donazione, vedono lesa la loro quota di legittima: questi potenziali coeredi, anche se d'accordo a parole, possono un domani cambiare idea, quindi cio' rende comunque difficile la vendita perche' l'acquirente come fa ad essere sicuro che i potenziali coeredi continueranno per sempre a non esigere la loro quota?

Per poter simulare una vendita occorre disporre in contanti dei soldi corrispondenti al valore di mercato dell'immobile da compravendere. Per il valore di mercato occorre chiedere al notaio.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Concordo con possessore e mariadonatella, la donazione ha molte lati che potrebbero rivelarsi non buoni, però è sempre una via dove i costi sono comunque inferiori.
Innanzitutto la casa è di un solo genitore?, se si l'altro è vivente? Il figlio è unico?
Se ci fosse un solo genitore ed un solo figlio, non occorre aspettare 10 anni dalla morte del donante, è possibile anche prima morte, la donazione la vedrei con poche controindicazioni, se il figlio intende vendere all'atto di vendita parteciperà anche il donante che prenderà atto della vendita partecipanto attivamente alla transazione.
Se le figure sono di più, già la presenza dell'altro genitore è un'aggravente, la vedrei molto complicata, infatti con la donazione, che comunque è sempre revocabile, potrebbe essere lesa la quota di legittima e quindi nel caso malaugurato di future liti non se ne verrà fuori senza aver investito tempo e denaro.
Luigi
 

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