La donazione è revocabile entro 20 anni se il donante è in vita, oppure entro 10 anni se il donante è deceduto.
Tuttavia questo non pregiudica la possibilità di vendere l'immobile prima che siano decorsi tali termini, ma è vero che la vendita si complica e che molti potenziali acquirenti tendono a non acquistare un immobile ricevuto in donazione, proprio perché temono di subire la revoca o le pretese di eredi, anche non noti al momento dell'acquisto.
Detto questo, certamente i costi sono inferiori a quelli di un normale acquisto e, tenuto conto che la manovra Monti ha abrogato la disposizione che consentiva di assimilare all'abitazione principale l'immobile concesso in uso gratuito a parenti e che non sono previsti sconti ulteriori ai 200 Euro per chi è proprietario di un solo immobile (con esenzione dal pagamento se la rendita catastale aggiornata risulta inferiore a 312 Euro), a mio avviso la convenienza c'è tutta. Dell'IMU non credo, infatti, che ci libereremo molto presto, anzi...
Tuttavia questo non pregiudica la possibilità di vendere l'immobile prima che siano decorsi tali termini, ma è vero che la vendita si complica e che molti potenziali acquirenti tendono a non acquistare un immobile ricevuto in donazione, proprio perché temono di subire la revoca o le pretese di eredi, anche non noti al momento dell'acquisto.
Detto questo, certamente i costi sono inferiori a quelli di un normale acquisto e, tenuto conto che la manovra Monti ha abrogato la disposizione che consentiva di assimilare all'abitazione principale l'immobile concesso in uso gratuito a parenti e che non sono previsti sconti ulteriori ai 200 Euro per chi è proprietario di un solo immobile (con esenzione dal pagamento se la rendita catastale aggiornata risulta inferiore a 312 Euro), a mio avviso la convenienza c'è tutta. Dell'IMU non credo, infatti, che ci libereremo molto presto, anzi...