Ci sono anche altri casi, che pur rispettando la legge, possono generare dei problemi con conseguenze imprevedibili e forse anche gravi.È così si è risposto a tutto.
E' il caso di mia figlia:
- Ha sempre avuto l'iscrizione anagrafica della famiglia di origine, Torino e da circa 24 anni a Parma;
- Da più di tre anni lavora a Milano a tempo indeterminato, ma vive in un alloggio in affitto;
- a Gennaio 2014 ha trasferito la residenza anagrafica e conseguente domicilio fiscale a tale indirizzo di Milano.
- PERO', è da qualche tempo che ha il desiderio di trasferirsi all'estero per 3-4 anni (Olanda, Germania, U.K.). presso un'altra sede della società per cui lavora.
- Intenderebbe iscriversi all'AIRE.
PROBLEMA
Trasferendosi all'estero e lasciando l'alloggio di Milano dove ha la residenza ed il domicilio fiscale, e dove non tornerà mai più ad abitare, sorgerebbe il problema su dove farsi recapitare la corrispondenza soprattutto di natura fiscale, visto che:
- Per le persone fisiche, ai fini delle Imposte sui Redditi, Residenza e Domicilio Fiscale coincidono (nella Mod. Unico non esiste casella per opzioni diverse);
- Per le Persone Trasferite all'Estero, si considera come Domicilio Fiscale l'ultima residenza in Italia.
La preoccupazione è quella di non poter venire a conoscenza di eventuali avvisi di accertamento, multe, contravvenzioni, etc. etc.
SOLUZIONE
Più che soluzione , sarebbe un escamotage, e cioè quella di ritrasferire l'la residenza anagrafica a Parma e poi da Parma fare il trasferimento all'estero.
Sentiamo il parere del Prof. @Nemesis, che ringrazio in anticipo.
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