Elisabetta48

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Sto ancora lavorando sulla strada privata e sui diritti di ciascuno andando a ritroso (molto) sui titoli di proprietà. Però son finita contro un muro.
1964: la presella su cui sorgerà la strada è di quattro parenti (tre fratelli A, B e C e il figlio di uno di loro, D) per 1/4 ciascuno. Nel 1965 vengono vendute delle proprietà e, insieme, delle frazioni di presella. A e B restano con 1/8 ciascuno, C con 1/4, D con zero, due nuovi proprietari (Z e Y) con 1/4 ciascuno. Fin qui le somme tornano.
1971: viene fatta una divisione di terreni e si confermano le quote di proprietà della presella (ma senza quantificarle in frazioni).
Passano gli anni, qualcuno muore, subentrano gli eredi, ci sono compravendite prima che siano state effettuate le volture precedenti. Nel 1976 vengono fatte successioni e compravendite come se la presella fosse stata al 50% di A e al 50% di B.
Insomma Z e Y sono spariti. (La quota di C è stata inglobata in un passaggio ereditario...)
Ho fatto la visura storica: per il Catasto Z e Y non sono esistiti mai. Dal dato iniziale (di quando ciascuno della famiglia aveva 1/4 di presella) la visura storica segue tutte le successioni ereditarie e le eventuali successive compravendite degli eredi attribuendo quote coerenti, per cui ora la presella figura frazionata tra un certo numero di persone tutte aventi un valido titolo di possesso in mano. Peccato che nel 1965 metà della proprietà era stata venduta ad altre due persone che però al Catasto non sono mai figurate. Cosa prevale? Catasto o rogiti? Di chi e è la proprietà?
 

Elisabetta48

Membro Senior
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Hai consultato quelle che si chiamavano conservatorie
Sì, sono stata in Conservatoria e all'Archivio Notarile e ho copia (o ho preso visione) di tutti gli atti coinvolti. Le quote assegnate ai non "di famiglia" Z e Y con le vendite del 1965 vengono richiamate (ma non più quantificate) in un atto successivo poi vengono del tutto dimenticate. Gli atti successivi (di compravendita o di successione) sono fatti come se loro due non esistessero e mentre tutti questi atti sono stati volturati al Catasto, la proprietà di Z e Y evidentemente non è mai stata volturata (ammesso che si dica così). Così siamo al paradosso che parecchie persone che credevano di possedere una certa quota (e hanno gli atti di acquisto o di successione e hanno dalla loro parte la visura catastale), invece ne possiedono una frazione molto più piccola.
prevale il rogito notarile
Però allora si deve dire "prevale il rogito più vecchio"? Perchè qui di rogiti validi, anche se contrastanti, ce ne sono parecchi. La causa penso sia stato un accavallarsi di operazioni: alcune sono state concluse quando le precedenti non erano ancora state volturate. Si è creato un buco nero di memoria dal quale si è generato l'errore, ma chi ha comprato dopo ha comprato in buona fede e ha un atto in regola
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Sono andata a curiosare e ho trovato che in caso di doppia vendita "ha la prevalenza il soggetto che trascrive per primo su quello che compra per primo ma trascrive per secondo". Interessante... Bè qui erano passati parecchi anni e sicuramente i primi atti sono stati trascritti visto che li ho trovati in Conservatoria. Insomma...bidonati gli ultimi (che ancora non lo sanno. A me il triste compito...)
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Bidonati gli ultimi...
C'è un'altra possibilità: nei quattro anni di intervallo senza volture ma pieni di passaggi a miglior vita e di passaggi di proprietà, è cambiato, zitto zitto, il numero della particella. Forse i signori Z e Y figurano proprietari al Catasto ma di una particella sparita... Nella nuova non ci sono.
Continuo ad arrovellarmi... so già cosa sognerò stanotte. Perchè il tragi-comico della vicenda è che quelli che tutti insultavano perchè si arrogavano diritti non loro, ora si scopre che sono comproprietari e di quote maggiori di quelle altrui. :shock:
 

Excalibur

Membro Attivo
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@Elisabeta48. Non so quanta esperienza hai e quale sia la tua professione quindi mi scuso in anticipo se il consiglio risulta stupido. Mi sembra che tu abbia svolto un ottimo lavoro di ricerca, date le incongruenza porterei le sudate carte da un professionista che districhi la matassa. :nerd:
 

moralista

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Segui l'ultimo atto registrato e verifica con il Notaio che ha redatto l'atto come è risalito a tutti i dati da te trovati e non corrispondenti agli atti precedenti
 

alberto bianchi

Membro Storico
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Segui l'ultimo atto registrato e verifica con il Notaio che ha redatto l'atto come è risalito a tutti i dati da te trovati e non corrispondenti agli atti precedenti
Così paghi il corrispettivo di due interventi. Il Notaio deve comunque servirsi di un tecnico pertanto la soluzione è quella suggerita da @Gianco . Ho avuto un problema simile l'anno scorso in occasione della verifica del Mod. 730 Precompilato, dove comparivano (secondo l'Agenzia delle Entrate) nuove particelle di terreni mai conosciute, ne sparivano altre con delle percentuali di proprietà assurde. Inoltre certe vecchie particelle risultavano di proprietà di altre persone, senza che ci fosse mai stata una vendita, ed inoltre la ricomparsa di ex proprietari deceduti da oltre 50 anni, etc.
Il casino (diminutivo di casa) era avvenuto con la cosiddetta operazione di Allineamento Mappe, riportata come anno di riferimento 1985 ma ignoro la data effettiva di effettuazione delle annotazioni in catasto. Meglio incaricare un tecnico che abbia anche delle frequentazioni e conoscenze al Catasto.
 

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