danilo13

Nuovo Iscritto
non è così a parer mio.
Non entramio nelal successione testamenteria, perchè è di difficile interpretazione.

Come è stato scritto, quando parliamo di "chiamati all eredità" non è altro che affermare cosa i successori ereditari vogliono fare:
Cioè, vogliono accettare l eredità ( ovvero prendersi tuitti gli utili e/o i debiti del defunto), oppure rifiutare l' eredità.
Questa è la spiegazione dei "chiamati all eredità.
Ricordarsi, che basta un atto qualsiasi per divenire erede ( accettazione tacita dell eredità)

Rispondo ai quesiti:
Nella successione legittima, il diritto di abitazione , o meglio il valore del diritto di abitazione è compreso nella quota spettante per legge, ovvero di 1/3 della quota del defunto.
( non consideriamo se il de cuis avesse debiti / utili verso gli altri eredi o terzi)

La quota del 1/2 della propietà è tua per legge. ( ciò significa che puoi vendera o usarla a tuo piacimento)
la quota del 50% dell immobile è ritenuta insufficiente per poterci vivere.
TE hai bisogno di un altro 50% dell immobile per poterci vivere.
Ne risulta che la quota del 50% caduto in eredità si trasforma tutto in diritto di abitazione.
Quindi, come fà un erede ad vendere tutta la casa, se:
il 50% della propietà è tuo
l' altro 50% è gravato dal diritto di abitazione?

IL 50% gravato dal diritto di abitazione è tuo, ed non si vedrà mai iscritto nei registri immobiliari.
L altro 50% risulterà invece trascxritto nei registri immobiliari a tuo favore,
Gli altri eredi avranno il 25% della nuda propietà.
Quindi gli eredi potarnno vendere il 25% della nuda priopietà.

Alla tua morte, gli eredi erediteranno il 50% dell immobile a testa.
Finita la successione legittima
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ad un ulteriore consulenza l'avvocato ha confermato la sua "tesi" precedente ovvero il fatto che non essendo divibisibile l'abitazione non puo' essere messa all'asta ne' a me puo' essere tolto in alcun modo il diritto di abitazione.
Tra l'altro ha preso l'iniziativa di fare una segnalazione ai carabinieri, stante le continue e ripetute "minacce" ed insinuazioni subite ultimamente da parte mia.
Spero che le cose stiano effettivamente cosi' e che non siano necessarie ulteriori "pratiche" per evitare ch'io possa vedermi "estromesso" dall'abitare la casa.
 

danilo13

Nuovo Iscritto
no.
non è così.
Sarebbe troppo facile.
Forse non hai spiegato bene al tuo legale --- o non ha capito,...o ci prova.

Parliamo di legalità giuridica.
la coniuge pretende il diritto di abitazione,......per cui non è un erede.
Gli eredi sono dei compropietari per cui ikl compropietario puo vendere la SUA QUOTA di un bene indiviso.
( guarda le aste giudiziali.....)

Se ti opponi alla causa diventi un erede, quindi significa che rinunci al legato, e divieni erede su tutta l' eredità.

Per le denuncie fatte nei tuoi confronti, se esse sono fondate, probabile che verrai chiamato dal giudice penale.
Se non sono fondate, al termine della prescrizione, potrebbe esserci il reato di calunnia, ma attenzione che se non hai le prove per dimostare il reato di calunnia, vieni condannato per autocalunnia.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
no.
non è così.
Sarebbe troppo facile.
Forse non hai spiegato bene al tuo legale --- o non ha capito,...o ci prova.

Parliamo di legalità giuridica.
la coniuge pretende il diritto di abitazione,......per cui non è un erede.
Gli eredi sono dei compropietari per cui ikl compropietario puo vendere la SUA QUOTA di un bene indiviso.
( guarda le aste giudiziali.....)

Se ti opponi alla causa diventi un erede, quindi significa che rinunci al legato, e divieni erede su tutta l' eredità.

Per le denuncie fatte nei tuoi confronti, se esse sono fondate, probabile che verrai chiamato dal giudice penale.
Se non sono fondate, al termine della prescrizione, potrebbe esserci il reato di calunnia, ma attenzione che se non hai le prove per dimostare il reato di calunnia, vieni condannato per autocalunnia.
Il fatto che possa vendere la SUA quota, cosa che nessuno ha obiettato, non significa che per questo mi possa togliere il diritto di abitazione e/o far mettere all'asta l'abitazione.

Aggiunto dopo 6 minuti :

Continuano le perle giuridiche del nostro ineffabile danilo13. :)
Certo che oltre a "contestare" le presunte perle altrui potresti anche intervenire "attivamente" aiutando(mi) argomentando la tua posizione in tal merito.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
C'è proprio bisogno di argomentare? Il solo fatto di ipotizzare il reato ex art. 369 c.p. ("...incolpa se stesso di un reato che egli sa non avvenuto, o di un reato commesso da altri...") se "non hai le prove per dimostare il reato di calunnia" la dice già lunga.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
C'è proprio bisogno di argomentare? Il solo fatto di ipotizzare il reato ex art. 369 c.p. ("...incolpa se stesso di un reato che egli sa non avvenuto, o di un reato commesso da altri...") se "non hai le prove per dimostare il reato di calunnia" la dice già lunga.
Quella e' una considerazione fatta su una errata interpretazione della circostanza resa nota alle autorita'.
A me interessava sapere, piuttosto, il tuo parere circa la questione in oggetto.
 

danilo13

Nuovo Iscritto
il penale guarda e giudica il fatto sulal base della intenzione nel eseguirlo.
quindi è un reato della persona ( si guarda l' animus nell eseguirlo)
Difatti, non è punibile una persona che agisce per legittima difesa o per difendere un suo diritto,
sempre chè la difesa sia proporzionale alla offesa.

Per spiegare il concetto, faccio un esempio semplice:
SE un poliziotto difendendosi da una aggressione armata, spara contro un tizio che sta scappando ( gli spara alle spalle), il poliziotto è in arresto. ( motivo: la difesa non è proporzionale alla offesa)


Per il diritto di abitazione,
un erede puo vendere la sua quota, puo chiedere anche i frutti non percepiti ( prescrizione entro 5 anni) da un altro erede
ma con il diritto di abitazione, non puo cacciarti da casa.

Forse non tutti sanno che il diritto civile è matematica pura.
Ricapitoliamo
la coniuge superstite, titolare del diritto di abitazione, non deve dare nulla ( in termini di godimento) agli altri eredi,
e termina con la morte della coniuge ( stimata a 99 anni).
Gli altri eredi, possono a loro volta, provvedere che dopo la morte delal coniuge, una parte dell eredità
venga devoluta a estranei all eredità ( vendita)
Quindi, possono stipulare , ora, con terzi, che dopo la morte della coniuge, una parte dell eredità
sia devoluta a loro.
questa è la vendita che un erede puo fare, con la coniuge titolare del diritto di abitazione.

Ci sono alcune società che fanno questo tipo di tarttativa, basta cercarle, anzi ora anche certi gruppi finanziari.

Conclusione: nessuno puo cacciarti via dalla casa ( se circoscrivi il tuo operandi nella sfera del diritto di abitazione)
Nel faritempo, un erede puo "anticipare" e realizzare monetivamente l' eredità che avrà dalla tua morte,
vendendo la quota a terzi gravata del diritto di abitazione, che si chiama "nuda propietà"
Quindi l' erede venderà la nuda propietà.

SEmplice.
 

Frank Vincent Serpico

Membro Attivo
Proprietario Casa
...

Forse non tutti sanno che il diritto civile è matematica pura.
Ricapitoliamo
la coniuge superstite, titolare del diritto di abitazione, non deve dare nulla ( in termini di godimento) agli altri eredi,
e termina con la morte della coniuge ( stimata a 99 anni).
Gli altri eredi, possono a loro volta, provvedere che dopo la morte delal coniuge, una parte dell eredità
venga devoluta a estranei all eredità ( vendita)
Quindi, possono stipulare , ora, con terzi, che dopo la morte della coniuge, una parte dell eredità
sia devoluta a loro.
questa è la vendita che un erede puo fare, con la coniuge titolare del diritto di abitazione.

Ci sono alcune società che fanno questo tipo di tarttativa, basta cercarle, anzi ora anche certi gruppi finanziari.

Conclusione: nessuno puo cacciarti via dalla casa ( se circoscrivi il tuo operandi nella sfera del diritto di abitazione)
Nel faritempo, un erede puo "anticipare" e realizzare monetivamente l' eredità che avrà dalla tua morte,
vendendo la quota a terzi gravata del diritto di abitazione, che si chiama "nuda propietà"
Quindi l' erede venderà la nuda propietà.

SEmplice.
In precedenza mi sembra tu abbia sostenuto una "tesi" piuttosto differente, soprattutto per quanto riguarda la possibilita' di uno dei figli di far mettere effettivamente all'asta l'abitazione e/o "togliere" il diritto di abitazione al proprio genitore.
 

danilo13

Nuovo Iscritto
no la tesi è sempre quella ed è matematica

con il diritto di abitazione,
chi ne usufruisce, non è un propietario, quindi gli altri propietari possono vendere la loro quota, e metterla anche
all asta, quando il coniuge titolare del diritto di abitazione, non ci sarà più.
In pratica, la vendita anche se viene fatta oggi, materialmente l' espropiazione comincerà quando la coniuge non è più in vita.
Tale normativa si chiama: vendita della nuda propietà ( diverso dalla propietà vera e propia)

SEnza il diritto di abitazione,
ognuno è propietario, se un propietario decide di vendere la quota, ti fà il diritto di prelazione, ( 60 giorni per esercitarlo)
poi, si rivolge al giudice, ed ottiene la vendita della sua quota, ( che equivale amettere all asta la sua quota)

La differenza tra le due risposte sta nel fatto del " tempo"

( un po diverso da quello che mi scrivi)

IL diritto di abitazione della coniuge sorge solo se i figli sono di ambedue i coniugi, e conseguentemente la propietà è totale dei coniugi, ovvero ( difficile da spiegare) non sussiste il diritto di abitazione qualora i beni appartengono ad un figlio di primo letto per cui la compropietà si trasferisce ad un estraneo della nuova famiglia.

Quindi ammesso che ci sia il diritto di abitazione, gli eredi potranno vendere la loro quota, ma materialmente l' avranno quando la coniuge sarà morta.

SE invece la coniuge si è comportata da propietrio, non ha più il diritto di abitazione, per cui l' erede puo vendere e mettere all asta il bene.

Purtroppo ci sono degli step, a cui bisogna fare riferimento, e questi si basano concretamente sui soldi.

Quindi ragiona con i "soldi" come al supermercato, quando fai la spesa.
 

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