ANTOPE

Membro Attivo
Buongiorno a tutto il Forum a cui sottopongo un caso con queste caratteristiche che sintetizzo:

- Andrea è uno studente universitario di 23 anni ed è proprietario di un appartamento in cui è residente;
- Andrea è fiscalmente a carico dei genitori;
- i genitori di Andrea hanno residenza in un'altra abitazione.

In caso di lavori di ristrutturazione dell' appartamento di Andrea e da lui pagati, è possibile usufruire del bonus per le ristrutturazioni? In che modo?

Grazie a chi vorrà rispondere.
Antonio
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Nella presunzione che Andrea non abbia redditi...nessuno potrà utilizzare il bonus.

Anche se "a carico" dei genitori questi non hanno alcun "diritto" associabile all'immobile del figlio.
Non sono conviventi e nemmeno godono di diritto di comodato, uso o abitazione.
 

ANTOPE

Membro Attivo
Grazie Dimaraz.
Supponiamo che Andrea subaffitti una parte della casa ad altri studenti e ne ricavasse un reddito, ne cosegue che lui dovrebbe presentare una dichiarazione 730, giusto? In questo caso se dovesse fare dei lavori di ristrutturazione potrebbe beneficiare del bonus?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Dipende da che regime di tassazione va a scegliere e che reddito vada a conseguire.

Sinceramente non comprendo l'incipit dell'intera operazione.

Se Andrea non aveva redditi saranno stati i genitori a pagare l'acquisto (quindi donazione)...e se sapevano che abbisognava di restauro tanto valeva se lo intestassero a loro e lo dessero in comodato al figlio o gli conferisce ero il diritto di abitazione.
 

ANTOPE

Membro Attivo
Dimaraz in effetti è come dice Lei.
In realtà la situazione al momento è in questi termini:
- i genitori di Andrea sono attualmente i proprietari della casa e ne hanno acquistato un'altra beneficiando delle agevolazioni prima casa ma devono vendere entro un anno la precedente per non perdere quella agevolazione
- hanno pensato di intestarla al figlio e volevano capire come funziona in caso di ristrutturazione.

A questo punto in effetti loro potrebbero darla in comodato d'uso ad Andrea ma se fosse così non perderebbero il diritto alle agevolazioni prima casa ricevute all'acquisto della nuova?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Pareva un discorso diverso ...come avessero acquistato un immobile per il figlio studente fuori sede.

Comunque sono tra l'incudine ed il martello...ma forse c'è speranza...devo valutare le "combinazioni".
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Allora non hanno scappatoie...senza pensieri.

Due le alternative che posso ipotizzare:

1-tentare la sorte e cedere l'usufrutto del vecchio immobile al figlio.
Quale nudi proprietari possono godere del bonus per ristrutturazione. Ma il problema è che in sede di voltura per il nuovo acquisto dovranno dichiarare di non avere diritti su altri immobili nello stesso comune. Qui si aprono ulteriori 2 alternative:
a)ci provano ...e confidano in una sentenza di Cassazione che ha dato ragione a chi ha riutilizzato i benefici prima casa anche se già usati su un immobile precedente di cui ha mantenuto la proprietà ma dato in locazione.
b)il nuovo immobile lo comprano in un comune diverso

2-aspettano a vendere al figlio...danno urgenza massima ai lavori di restauro pagando prima che scada l'anno dall'acquisto del nuovo. In sede di vendita al figlio precisano che non viene trasferito il bonus maturato.

Dipende dai tempi necessari per fare i lavori e quando scade l'anno.
 

Sjlvia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutto il Forum a cui sottopongo un caso con queste caratteristiche che sintetizzo:
- Andrea è uno studente universitario di 23 anni ed è proprietario di un appartamento in cui è residente;
- Andrea è fiscalmente a carico dei genitori;
- i genitori di Andrea hanno residenza in un'altra abitazione.
In caso di lavori di ristrutturazione dell' appartamento di Andrea e da lui pagati, è possibile usufruire del bonus per le ristrutturazioni? In che modo?
Grazie a chi vorrà rispondere.
Antonio

Secondo me potrebbe esserci un'altra soluzione oltre a quelle descritte da Dimaraz, diversa a seconda se le due abitazioni si trovino nello stesso Comune oppure no.
Se le due case si trovassero nello stesso Comune credo che la soluzione più semplice e inattaccabile (essendo tra l'altro Andrea a carico) sia che quest'ultimo trasferisca la residenza nella nuova casa, insieme ai suoi genitori. Può acquisire la proprietà della "vecchia" abitazione con i benefici "prima casa" poiché già risiede nello stesso Comune, quindi non ha scadenze da rispettare per il trasferimento, e i genitori (tutti e due oppure uno solo a seconda della convenienza) possono accedere alla detrazione fiscale per le ristrutturazioni quali "familiari conviventi" del proprietario.
Se le due abitazioni fossero invece in Comuni diversi uno dei due genitori dovrebbe riportare la residenza nella vecchia casa, insieme ad Andrea, prima (possibilmente "abbastanza" prima) che inizino i lavori e lì la mantiene per tutto il tempo necessario alla ristrutturazione; Andrea non avrebbe problemi ad acquisire la proprietà con i benefici prima casa, poiché già vi risiede, e il genitore convivente può usufruire delle detrazioni fiscali.
Attenzione però: se non ricordo male, quando a godere della detrazione per lavori di ristrutturazione, risparmio energetico ecc. è un "familiare convivente" l'abitazione deve essere a "disposizione" del nucleo familiare, cioè non deve essere affittata a terzi (lo specifico poiché in un post precedente si era parlato di locazione ad altri studenti).
 

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