GOKU

Membro Attivo
Proprietario Casa
Spero che la tua curiosità, non sia parte integrante dei nominativi della lista .Preferisci che la inserisca immediatamente.Esaudendo il tuo personale interesse.Comunque non ho tempo da perdere in commenti st......li , il mio interesse lo dedico esclusivamente , alle persone che come me stanno subendo INGIUSTAMENTE. grazie GOKU
 

perugina

Membro Attivo
Proprietario Casa
ci sono anche io e sono contenta che si stiano muovendo le cose. Vi faccio ridere: ho fatto un'interpello all'Agenzia delle Entrate per capire con quale criterio stavano agendo avendo registrato 2 contratti sullo stesso immobile, non avendo voluto annullare il secondo identico e chiedendo di sapere a quale regime fiscale stessero andando dietro visto che io, che avevo registrato per prima, avevo aderito alla cedolare secca e, dunque, stavo pagando tasse secondo questo criterio...Mi hanno riassunto perfettamente la situazione di caos da loro stessi generata con la doppia registrazione e due regimi fiscali diversi ma...l'interpello non è la modalità di richiesta da avanzare quando un contribuente ha già agito...si può impiegare solo prima di agire, perciò si rivolga ad altro ufficio...E ALLORA? a me chi mi deve rispondere? mandarcelo VOI in altro ufficio? non ho parole...adesso devo risentire il commercialista perché non ci capisce più nulla nessuno! W l'ITALIA!
 

sotera

Nuovo Iscritto
Rispondo a Perugina, ribadendo un aspetto CONCRETO E FONDAMENTALE che nessuno nel forum vuole ascoltare, nonostante sia già venuto fuori e non solo da me: secondo l'ultima circolare dell' Agenzia delle Entrate a proposito, salutata anche dal Sunia come chiarificatrice, per usufruire del DL 23/2011 l'inquilino DEVE CORRETTAMENTE (cioè secondo la legge attualmente in vigore) dichiarare un contratto con canone triplo rendita catastale e solo ed unicamente IN ASSENZA di un contratto già registrato dal proprietario. Ma è così difficile da capire? qualunque ALTRA cosa abbiano dichiarato i vostri inquilini NON HA NESSUN VALORE per l' Agenzia delle Entrate se non è dichiarato nei corretti termini di legge, interpretati da ultimo dalla circolare! Dal punto di vista civilistico, poi, se portati in tribunale, gli inquilini, per non essere sfrattati per occupazione senza titolo, devono DIMOSTRARE l'esistenza di un contratto SCRITTO, ed è un altro problema, perché comunque l'unica cosa che possono, in tal caso, chiedere e ottenere è il riconoscimento del contratto, non l'applicazione del canone 'ridotto'. Se hanno dichiarato contratti verbali con un canone diverso da quello imposto dal DL 23/2011 devono pagare quel canone e non possono auto-applicarsi il canone 'ridotto' che prescrive la legge, fermo restando la possibilità, da parte dell' Agenzia delle Entrate, di intraprendere indagini ai fini di appurare una evasione fiscale da parte del proprietario ( e per le imposte del registro dell'inquilino). Se poi, come nel caso di Perugina,il contratto era GIA' stato registrato dal proprietario, l'inquilino non ha nessuna chance. Ma perché NESSUNO ascolta, e oltre a rivolgersi ad avvocati competenti non va all'Agenzia delle Entrate semplicemente citando la lettera della loro stessa circolare?
 

55a

Membro Attivo
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Rispondo a Perugina, ribadendo un aspetto CONCRETO E FONDAMENTALE che nessuno nel forum vuole ascoltare, nonostante sia già venuto fuori e non solo da me: secondo l'ultima circolare dell' Agenzia delle Entrate a proposito, salutata anche dal Sunia come chiarificatrice, per usufruire del DL 23/2011 l'inquilino DEVE CORRETTAMENTE (cioè secondo la legge attualmente in vigore) dichiarare un contratto con canone triplo rendita catastale e solo ed unicamente IN ASSENZA di un contratto già registrato dal proprietario. Ma è così difficile da capire? qualunque ALTRA cosa abbiano dichiarato i vostri inquilini NON HA NESSUN VALORE per l' Agenzia delle Entrate se non è dichiarato nei corretti termini di legge, interpretati da ultimo dalla circolare! Dal punto di vista civilistico, poi, se portati in tribunale, gli inquilini, per non essere sfrattati per occupazione senza titolo, devono DIMOSTRARE l'esistenza di un contratto SCRITTO, ed è un altro problema, perché comunque l'unica cosa che possono, in tal caso, chiedere e ottenere è il riconoscimento del contratto, non l'applicazione del canone 'ridotto'. Se hanno dichiarato contratti verbali con un canone diverso da quello imposto dal DL 23/2011 devono pagare quel canone e non possono auto-applicarsi il canone 'ridotto' che prescrive la legge, fermo restando la possibilità, da parte dell' Agenzia delle Entrate, di intraprendere indagini ai fini di appurare una evasione fiscale da parte del proprietario ( e per le imposte del registro dell'inquilino). Se poi, come nel caso di Perugina,il contratto era GIA' stato registrato dal proprietario, l'inquilino non ha nessuna chance. Ma perché NESSUNO ascolta, e oltre a rivolgersi ad avvocati competenti non va all'Agenzia delle Entrate semplicemente citando la lettera della loro stessa circolare?

Potresti dare un riferimento dell'ultima circolare dell'Agenzia delle Entrate?
 

Slash65

Membro Junior
Scusa Rache ma quello che dici a me sembra incompleto. Il proprietario potrebbe anche registrare un contratto ...poi se l'inquilino riesce a dimostrare che ha registrato un contratto con un canone inferiore rispetto a quello percepito anche in questo caso si applica l'autoriduzione (una delle possibili truffe è stata proprio quella di fare dei bonifici per importi maggiori anche solo di 100 euro al mese). A quel punto, anche se il proprietario ha registrato il solerte cittatino paladino dell 'etica fiscale ha facoltà di autoridursi il canone, poi se e chi debba registrare il nuovo regime che si istaura per legge non so, ma la norma parla chiaro.
 

sotera

Nuovo Iscritto
http://www.agenziaentrate.gov.it/wp...&CACHEID=7ea1bd004de1e6dd9705f7b9274468c8

E'' la circolare del 20/1272012. La pagina 11 è fondamentale. In quanto a quello che dice Slash, certo, se l'inquilino riesce a dimostrare che il proprietario ha registratoun contratto con canone inferiore, cioè se ha in mano un contratto scritto ma non registrato. Anche in quel quel caso, però, all'agenzia delle entrate deve dichiarare il contratto ex-novo. Poi il tribunale deciderà se la 'dimostrazione' è vera o si tratta di una truffa. La norma parla (quasi) chiaro, ma va applicata correttamente da ambedue le parti. E non si può dichiarare un contratto identico, come sembra sia accaduto a Perugina, lo dice l'Agenzia delle Entrate, non io. Anche se l'Agenzia delle Entrate non entra in merito alla veridicità delle dichiarazioni, permettendo così il proliferare di truffe e imbrogli.
 

carbonio

Membro Junior
Proprietario Casa
Rispondo a Perugina, ribadendo un aspetto CONCRETO E FONDAMENTALE che nessuno nel forum vuole ascoltare, nonostante sia già venuto fuori e non solo da me: secondo l'ultima circolare dell' Agenzia delle Entrate a proposito, salutata anche dal Sunia come chiarificatrice, per usufruire del DL 23/2011 l'inquilino DEVE CORRETTAMENTE (cioè secondo la legge attualmente in vigore) dichiarare un contratto con canone triplo rendita catastale e solo ed unicamente IN ASSENZA di un contratto già registrato dal proprietario. Ma è così difficile da capire? qualunque ALTRA cosa abbiano dichiarato i vostri inquilini NON HA NESSUN VALORE per l' Agenzia delle Entrate se non è dichiarato nei corretti termini di legge, interpretati da ultimo dalla circolare! Dal punto di vista civilistico, poi, se portati in tribunale, gli inquilini, per non essere sfrattati per occupazione senza titolo, devono DIMOSTRARE l'esistenza di un contratto SCRITTO, ed è un altro problema, perché comunque l'unica cosa che possono, in tal caso, chiedere e ottenere è il riconoscimento del contratto, non l'applicazione del canone 'ridotto'. Se hanno dichiarato contratti verbali con un canone diverso da quello imposto dal DL 23/2011 devono pagare quel canone e non possono auto-applicarsi il canone 'ridotto' che prescrive la legge, fermo restando la possibilità, da parte dell' Agenzia delle Entrate, di intraprendere indagini ai fini di appurare una evasione fiscale da parte del proprietario ( e per le imposte del registro dell'inquilino). Se poi, come nel caso di Perugina,il contratto era GIA' stato registrato dal proprietario, l'inquilino non ha nessuna chance. Ma perché NESSUNO ascolta, e oltre a rivolgersi ad avvocati competenti non va all'Agenzia delle Entrate semplicemente citando la lettera della loro stessa circolare?
Mi dispiace contraddirti, ma dal momento in cui è entrata in vigore la legge si avevano 30 giorni di tempo per registrare il contratto, se la registrazione è stata fatta successivamente a questo termine, non ha valore. Per l'Agenzia delle Entrate è sufficiente un pezzo di carta senza firme e registrano, se non è legale non gli importa niente, dicono di rivolgersi al giudice. I miei non avevano nulla con la mia firma, eppure il contratto è valido!!
 

axelaa

Membro Junior
Poche parole...

Si è in attesa di leggere l'Ordinanza del Tribunale di Palermo, con impazienza...
poiché le precedenti ordinanze e sentenze della stessa Curia sull'irretroattività della legge erano ridicole.

Quindi si spera, ma neanche troppo, che ci sia stato un salto di qualità nell'estensione dell'Ordinanza.

Al fine, per rispondere anche ai provocatori... onanistici, speriamo che il Tribunale di Palermo, come credo e spero (avendo richiamato l'art. 97 Cost.), abbia letto la mia eccezione di illegittimità, esaustiva e completa, da migliorarsi con il par. 12.1 della sentenza della Corte Costituzionale 2012 n. 272, il cui link è il seguente e che ad oggi registra numero 1315 letture, delle quali moltissime sono riferibili a operatori del diritto, come da riscontri che ho avuto:

Eccezione incostituz. art 3 co. 8 D.lgs. 23/2011

che invito tutti avvocati e cittadini a copiare e/o a far copiare ai Vs. avvocati, in quanto l'esigenza è tuttora in essere.

Non si vince una battaglia solo lamentandosi e mandando avanti qualche povero cristo...ricordatevelo.
E anche inviare lettere pietose...sa di molto falso ed espone alle obiezioni, che diventano retoricamente fondate, sollevate anche da qualche disturbatore su questo sito.

Questa battaglia sarà vinta sull'art. 76 Cost. .

Ma, ora che l'ho sostenuta e vinta, anche e soprattutto per il mio assistito, ribadisco fortemente che non l'ho fatta per nessuno di voi (tra chi di voi ha solo mandato avanti gli altri a combattere e se ne è rimasto a casa a guardare e fintamente pietire) ma solo per la difesa dell'"antinomica" coesione civile e sociale e dell'architrave della forma di governo democratica, costituita dalla divisione dei poteri legislativo ed esecutivo.


Prossimo ed ultimo post sarà sul commento dell'ordinanza di Palermo, che spero fortemente sia simile alla mia.

Avv. A_P
 

Il Glicine

Nuovo Iscritto
signori, io con gli affitti delle mie due case ci campo, sono una studentessa di legge che non percepisce un euro a studio come tutti gli altri del resto ma che ha la " fortuna" pare assurdo dirlo, di essere rimasta orfana e di avere ereditato queste due casette.Affittare in nero per me sarebbe stato un lusso , avrei preso il malloppo per intero e avrei campato meglio. Ma i contratti in nero sono niente + che una bella evasione ! non ci possiamo lamentare dell'italia che va allo sfascio se poi c'è ancora radicato il principio dell'illegalità a proprio vantaggio. Nè bisogna pensare che la propria azione non cambierà le cose , tanto il resto della gente continua a non pagare le tasse... cominciasse ciascuno a fare la propria parte di regolarità , le cose lentamente cambierebbero. Voi credete che la pena comminata sia spropositata? no non lo è.. per quello che non avete pagato voi allo stato, hanno pagato altri. In piu' solo pene severissime scoraggiano il resto a fare lo stesso errore ! se la pena fosse una poacchetta sulle spalle e 2 mila euro di multa, avoglia a sradicare il problema del nero negli affitti ! Roma in tal senso è una vergogna : il 90% degli studenti è a NERO ! camionate di tasse non pagate !!! no , a costo di sembrare antipatica, mi dispiace ma la pena severa è corretta. Scontatela , e vedrete che la prossima volta nemmeno vi salterà in mente di aggirare la legge. Sicchè la pena avrà sortito la totale rieducazione del condannato
 
M

mariaconcetta

Ospite
:daccordo:
Si è in attesa di leggere l'Ordinanza del Tribunale di Palermo, con impazienza...
poiché le precedenti ordinanze e sentenze della stessa Curia sull'irretroattività della legge erano ridicole.

Quindi si spera, ma neanche troppo, che ci sia stato un salto di qualità nell'estensione dell'Ordinanza.

Al fine, per rispondere anche ai provocatori... onanistici, speriamo che il Tribunale di Palermo, come credo e spero (avendo richiamato l'art. 97 Cost.), abbia letto la mia eccezione di illegittimità, esaustiva e completa, da migliorarsi con il par. 12.1 della sentenza della Corte Costituzionale 2012 n. 272, il cui link è il seguente e che ad oggi registra numero 1315 letture, delle quali moltissime sono riferibili a operatori del diritto, come da riscontri che ho avuto:

Eccezione incostituz. art 3 co. 8 D.lgs. 23/2011

che invito tutti avvocati e cittadini a copiare e/o a far copiare ai Vs. avvocati, in quanto l'esigenza è tuttora in essere.

Non si vince una battaglia solo lamentandosi e mandando avanti qualche povero cristo...ricordatevelo.
E anche inviare lettere pietose...sa di molto falso ed espone alle obiezioni, che diventano retoricamente fondate, sollevate anche da qualche disturbatore su questo sito.

Questa battaglia sarà vinta sull'art. 76 Cost. .

Ma, ora che l'ho sostenuta e vinta, anche e soprattutto per il mio assistito, ribadisco fortemente che non l'ho fatta per nessuno di voi (tra chi di voi ha solo mandato avanti gli altri a combattere e se ne è rimasto a casa a guardare e fintamente pietire) ma solo per la difesa dell'"antinomica" coesione civile e sociale e dell'architrave della forma di governo democratica, costituita dalla divisione dei poteri legislativo ed esecutivo.


Prossimo ed ultimo post sarà sul commento dell'ordinanza di Palermo, che spero fortemente sia simile alla mia.

Avv. A_P
:daccordo::applauso::ok:
 

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