55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buona sera a tutti ,mi scuso per la mia latitanza in questo periodo.........
Comunque da parte mia, sto cercando di intraprendere la strada dell'incostituzionalità ,le alternative sono ben poche fino a quando i conduttori pagano non si può fare nulla.
Se l'appartamento è arredato si può tentare di chiedere il canone per l'arredamento,quindi prima bisogna attivare la procedura di conciliazione,se non porta risultati si tenta in tribunale e li bisogna avere la fortuna di trovare un Giudice disposto a sollevare il caso alla corte costituzionale.
Oppure proporre ai conduttori una cospicua "buonauscita" i miei non l'hanno neanche presa in considerazione.
Purtoppo bisogna avere tanza pazienza e attendere i tempi della giustizia italiana.

Credo che la tua osservazione sia giusta.
Ma ripeto, come recita il vecchio detto:
L'unione fa la forza.............
Se ci muoviamo singolarmente altro che tempi della giustizia italiana.
Bisogna sensibilizzare più persone possibile.
Ascoltate l'opinione del giudice di Forum nel video inviato da Giovanna69.
é molto interessante.
A presto
 

55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buona sera a tutti ,mi scuso per la mia latitanza in questo periodo.........
Comunque da parte mia, sto cercando di intraprendere la strada dell'incostituzionalità ,le alternative sono ben poche fino a quando i conduttori pagano non si può fare nulla.
Se l'appartamento è arredato si può tentare di chiedere il canone per l'arredamento,quindi prima bisogna attivare la procedura di conciliazione,se non porta risultati si tenta in tribunale e li bisogna avere la fortuna di trovare un Giudice disposto a sollevare il caso alla corte costituzionale.
Oppure proporre ai conduttori una cospicua "buonauscita" i miei non l'hanno neanche presa in considerazione.
Purtoppo bisogna avere tanza pazienza e attendere i tempi della giustizia italiana.

la via da seguire può essere affrontata singolarmente seguendo questi presupposti
Impugnativa diretta: ogni cittadino può proporre la questione di legittimità costituzionale direttamente all’organo incaricato.

Giudizio in via incidentale è quello in cui la questione di legittimità costituzionale viene proposta alla Corte Costituzionale da un giudice durante lo svolgimento di un processo. Per avviare il procedimento è necessario:
-che in processo si discuta dell’applicazione di una legge;
-che sorga il dubbio che la legge sia incostituzionale;
-che il processo non possa concludersi se non si risolve la questione.

La questione di incostituzionalità può essere sollevata direttamente dal giudice o dal pubblico ministero (colui che sostiene l’accusa). Se la questione appare infondata il processo prosegue e la questione di incostituzionalità non viene sottoposta a giudizio della corte costituzionale, altrimenti se il giudice ritiene che bisogna dubitare della legittimità della legge, egli sospende il giudizio e rimette gli atti alla corte costituzionale.

Apertosi il giudizio costituzionale, l’esame delle questione viene affidata a un giudice (giudice relatore) che ne riferisce agli altri giudici. I giudici, al termine di un udienza pubblica, si riuniscono da soli in camera di consiglio per emettere la sentenza.

Sentenza di accoglimento: la corte costituzionale accoglie la tesi della incostituzionalità; essa avviene espressamente dichiarata nella sentenza che menziona anche gli articoli in contrasto.

Oppure si può tentare una class action tramite organizzazioni presenti nel territorio, disposte a farla.
 

susyniky

Membro Attivo
la via da seguire può essere affrontata singolarmente seguendo questi presupposti
Impugnativa diretta: ogni cittadino può proporre la questione di legittimità costituzionale direttamente all’organo incaricato.

Giudizio in via incidentale è quello in cui la questione di legittimità costituzionale viene proposta alla Corte Costituzionale da un giudice durante lo svolgimento di un processo. Per avviare il procedimento è necessario:
-che in processo si discuta dell’applicazione di una legge;
-che sorga il dubbio che la legge sia incostituzionale;
-che il processo non possa concludersi se non si risolve la questione.

La questione di incostituzionalità può essere sollevata direttamente dal giudice o dal pubblico ministero (colui che sostiene l’accusa). Se la questione appare infondata il processo prosegue e la questione di incostituzionalità non viene sottoposta a giudizio della corte costituzionale, altrimenti se il giudice ritiene che bisogna dubitare della legittimità della legge, egli sospende il giudizio e rimette gli atti alla corte costituzionale.

Apertosi il giudizio costituzionale, l’esame delle questione viene affidata a un giudice (giudice relatore) che ne riferisce agli altri giudici. I giudici, al termine di un udienza pubblica, si riuniscono da soli in camera di consiglio per emettere la sentenza.

Sentenza di accoglimento: la corte costituzionale accoglie la tesi della incostituzionalità; essa avviene espressamente dichiarata nella sentenza che menziona anche gli articoli in contrasto.

Oppure si può tentare una class action tramite organizzazioni presenti nel territorio, disposte a farla.

domanda:
e se il giudice decide di sospendere l'udienza fino a che non si risolve la questione ma non stabilisce quale sia il canone da pagare sino ad allora? l'inquilino continuerebbe a pagare il canone ridotto?
 

55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
Credo proprio di si...........
Se non viene pronunciata l'incostituzionalità si applicano gli articoli di legge.
 

franco394

Nuovo Iscritto
forse coloro che danno ragione all'inquilino non hanno o non hanno mai avuto immobili da affittare.Certo l'affitto in nero è sbagliato ma ci si rende conto del calvario e delle spese che si incontrano quando si vuole sfrattare un inquilino moroso?.
In altri paesi (america) dove la properietà privata è tutelata, se un inquilino è moroso si chiama l'uff.giudiziario che autorizza lo sgombero e il cambio della serratura. Provate a sfrattare un moroso, se questi non libera l'immobile dalle sue cose e il giudice ,dopo una nuova sentenza ti nomina custode dei beni, ancora per diversi mesi hai l'immobile occupato senza percepire un "ghello" ma intanto paghi IRPEF,IMU e spese.
 

susyniky

Membro Attivo
forse coloro che danno ragione all'inquilino non hanno o non hanno mai avuto immobili da affittare.Certo l'affitto in nero è sbagliato ma ci si rende conto del calvario e delle spese che si incontrano quando si vuole sfrattare un inquilino moroso?.
In altri paesi (america) dove la properietà privata è tutelata, se un inquilino è moroso si chiama l'uff.giudiziario che autorizza lo sgombero e il cambio della serratura. Provate a sfrattare un moroso, se questi non libera l'immobile dalle sue cose e il giudice ,dopo una nuova sentenza ti nomina custode dei beni, ancora per diversi mesi hai l'immobile occupato senza percepire un "ghello" ma intanto paghi IRPEF,IMU e spese.

in america una legge del genere non la faranno mai,io maledico il giorno che ho deciso di affittare a questi bastardi,che Dio li castighi per quello che mi stanno facendo.Ho la terza udienza il 14 dicembre e prego perchè la mia famiglia torni a vivere una vita dignitosa.
 

55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
Avete ragione ..........
La cosa più scoraggiante è che queste situazioni sono molto frequenti ma passano sotto silenzio.
Avete mai visto servizi televisivi o articoli di giornali a difesa dei proprietari?
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
I proprietari sono per l'ideologia dominante una categoria "scomoda", quindi nessuno li difende se non le associazioni degli stessi proprietari.
Si noti che la legge in questione è stata concepita ed emanata da un governo di centro-destra, tra il cui elettorato per logica ci dovrebbero essere molti proprietari immobiliari.
Penso che nessuno dei partecipanti a questo forum ritenga che questa sia una legge equa e giusta, ma finché non la cambiano ....
"Dura lex sed lex" !
 

perugina

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti, sono un proprietario che ho affittato tutti i miei immobili a canone concordato e in un caso, per un'appartamento arredato e nuovo, ho consegnato le chiavi ad un conoscente perché l'immobile si trova lontano dalla mia città di residenza. L'accordo verbale consisteva in: "tu puoi starci per usarla con le tue amiche o durante le pause di lavoro ma non per abitarci, se vuoi un uso esclusivo facciamo un contratto di locazione, altrimenti io posso usarla quando mi serve" di fatto il conoscente lavora sotto il predetto appartamento e risiedeva non lontano dallo stesso, a lui serviva per appoggiarsi durante le pause lavorative e io avevo una persona di "fiducia" che mi controllava la casa e mi ritirava la posta. Questa cosa è durata un anno, ho percepito delle somme per le spese sostenute, compreso i danni che il conoscente mi ha cagionato nell'appartamento.
A gennaio mi arriva la raccomandata dell'Agenzia delle Entrate ... il conoscente ha approfittato del D.L. evil: con false dichiarazioni in denuncia presentate all'Agenzia delle Entrate.


Ho provato a contattare telefonicamente sia il conoscente sia il padre, la risposta è stata una lettera di un avvocato con il quale mi comunicava che:
1) il suo cliente conduceva regolarmente l'immobile;
2) che avrebbe pagato con vaglia postale;
3) mi diffidava da telefonare al conoscente e/o al padre in quanto avrei minacciato il padre e il figlio di ritorsioni??? (cosa assolutamente non vera).

Questo in brevissimo la storia, giusto per chiarire aggiungo che l'appartamento è formato da 2 particelle catastali e quindi ha 2 rendite una per una metà e l'altra per l'altra metà. Il conoscente ha furbescamente denunciato per una sola metà pagando un affitto molto ma molto basso.

Per rispondere a Glombardo, personalmente ho denunciato PENALMENTE il conoscente alla Procura della Repubblica, ovviamente tramite un legale di mia fiducia, per:

1) truffa (perché i suoi comportamenti sono stati volti ad approfittarsi del D.L.);
2) violazione di domicilio (perché ricevevo le bollette di pagamento in quell'appartamento intestate a me eche pagavo io - quindi quell'appartamento è un mio domicilio);
3) appropriazione indebita (perché non posso andare a prendere le mie cose personali che sono nell'appartamento);
4) invasione di edificio (perché quando gli dissi che metà non era affittato mi ha impedito di entrarci mentre lui la occupa senza neanche pagare il canone previsto dal D.L.);
5) violenza privata (perché durante una telefonata mi disse: "tu sei l'evasore ed io quello che ti ha denunciato" io ci tengo a precisare ho sempre pagato tutto anzi sono esageratamente a credito sia di IVA che di IRPEF);
6) sostituzione di persona (perché il conoscente ha cessato le mie forniture di energia, trattasi di contratti ad uso non residenziali e scambiandosi per mio delegato ha prima cessato le mie forniture e successivamente le ha intestate a se stesso);
7) ingiurie (perché, a detta loro, io avrei minacciato di ritorsioni il conoscente e suo padre).

Questo per quanto riguarda la parte PENALE.

Ora, ma devo ancora procedere con il mio legale, l'aspetto CIVILE:

Allora, il conoscente continua a mandarmi vaglia postali, vaglia che io regolarmente respingo. Mi aspetto che venga a casa mia distante circa 400 Km per pagarmi l'affitto, così come gli ho scritto al legale di controparte - (in mancanza di accordo scritto, i debiti per un'affitto devono essere pagati al domicilio del locatore con moneta avente corso legale). A questo punto, poiché non viene a pagare , posso agire civilmente - sfratto per morosità o (il legale a chiesto tempo) un'azione possessoria.

PS
L'azione penale, purtroppo ho dovuto farla ... dico purtroppo perché non era mia intenzione ... tutti:
l'Agenzia delle Entrate, il Tribunale Provinciale Tributario; il Presidente della Repubblica (non è uno scherzo); l'ente gestore energia elettrica e gas, il garante per l'Energia e il Comune dove ho l'appartamento mi hanno scritto che per procedere d'ufficio occorre che sia presentata una denuncia penale.
Tra l'altro,in questo modo, blocco qualsiasi sanzione nei miei confronti da parte dell'AdEfino all'accertamento della Magistratura. Con la penale dovrei riuscire a fargli chiudere le forniture di energia e altre piccolezze che renderanno difficile la vita al conoscente.

PSS
Per fare tutto ciò ho perso quasi 40 giorni per riunire tutta la documentazione, accertamenti, accesso agli atti ai vari uffici ... cioè una grande perdita di tempo e salute.

PSSS
Sono interessato ad un'eventuale azione di incostituzionalità del D.L. Contattatemi in pv

Saluti

com'è andata la tua storia? ci sono sviluppi?
 

55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
in america una legge del genere non la faranno mai,io maledico il giorno che ho deciso di affittare a questi bastardi,che Dio li castighi per quello che mi stanno facendo.Ho la terza udienza il 14 dicembre e prego perchè la mia famiglia torni a vivere una vita dignitosa.
A proposito dei buoni comportamenti di alcuni "bravi" inquilini.
Secondo il vostro parere è lecito parlare con gli altri condomini circa la morosità dei propri inquilini se questa comporta necessariamente un ritardo del proprietario nei rispettivi pagamenti.
In pratica anche per giustificarsi e tutelare il proprio buon nome.
Oppure è leso il diritto alla privacy di questi" galantuomini" con relativo rischio di denuncia??
 

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