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User_29045

Ospite
La cosa scandalosa è che i venditori vanno davanti al notaio a dichiarare l'indichiarabile: compri, e dopo ti accorgi che sull'immobile gravano 2 ipoteche giudiziali, spese pregresse per 5000 euro, e c'è pure un contenzioso in corso col confinante. Faccio per dire!!
 

echo

Membro Attivo
Proprietario Casa
La cosa scandalosa è che i venditori vanno davanti al notaio a dichiarare l'indichiarabile: compri, e dopo ti accorgi che sull'immobile gravano 2 ipoteche giudiziali, spese pregresse per 5000 euro, e c'è pure un contenzioso in corso col confinante. Faccio per dire!!

Questa è una pessima situazione, molto peggio della mia :triste: (non che questo mi consoli, il detto "mal comune, mezzo gaudio" è uno dei detti più stupidi in circolazione). C'è un modo per il privato cittadino che vuole comprare un immobile per verificare queste cose in autonomia?
 
U

User_29045

Ospite
La visura ipotecaria e catastale, un privato può farla autonomamente registrandosi su uno dei tanti siti internet all'uopo predisposti (io ad esempio sono un utente di Visure e documenti on line e una volta ho usato anche Visure catastali on-line).

Le spese pregresse sono verificabili prima del rogito, basta chiedere un appuntamento con l'amministratore del condominio afferente all'appartamento che ci si accinge ad acquistare, e farsi rilasciare una liberatoria che dichiari che non esistono debiti pregressi.

La liberatoria è valida solo se rilasciata dall'amministratore pro tempore vigente.

L'esistenza di contenziosi non so verificarla, questo penso sia più difficile, temo ci si debba basare sulla buona fede del venditore (apriti cielo).
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Se non ci sono leggi scritte questo complica un po' le cose, speravo ci fosse qualcosa per dirimere la questione... comunque si parla di 550 euro al momento.

Fare una causa al venditore ti costerebbe molto di più e poi magari trovi un giudice che gli dà ragione oppure che dà ragione a te ma compensa le spese legali, per cui tu devi comunque pagarti l'avvocato.
Meglio mediare e (non me ne vogliano gli avvocati qui presenti), lasciare i legali come ultima spiaggia per contenziosi ben più sostanziosi.
 

echo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Possessore, la visura ipotecaria e catastale l'avevo fatta e lì risultava tutto a posto infatti, e l'amministratore mi ha spiegato anche il discorso della liberatoria relativamente alle spese condominiale, specificando che notai attenti la richiedono direttamente all'amministratore prima del rogito. Sicuramente questa non è l'ultima casa che comprerò, la prossima volta mi interesserò in prima persona della cosa.

Mapeit, sono perfettamente d'accordo, siamo riusciti, a quanto sembra (scaramanzia! finchè non è tutto saldato...) a trovare un accordo :) Incrocio le dita e spero di chiudere tutto al più presto.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
riguardo a chi competono le spese :
L'articolo 63 delle disposizioni attuative al Codice civile stabilisce il principio di solidarietà fra il vecchio e il nuovo condomino per quanto riguarda i contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente la vendita. La solidarietà vale solo nei confronti del condominio; nei rapporti, interni fra gli obbligati, l'acquirente risponde delle obbligazioni sorte in epoca successiva al momento in cui divenuto condomino; Ma in virtù del principio di solidarietà, potrà essere chiamato a rispondere anche delle obbligazioni sorte in epoca antecedente, per poi rivalersi nei confronti del suo dante causa .Ad ogni buon conto la giurisprudenza ritiene che compete al venditore il pagamento dei contributi condominiali deliberati dall'assemblea quando era Lui il proprietario (Cassazione civile 2 febbraio 1998 n. 981). Tuttavia, la delibera cui ci si riferisce non quella che ha deciso il riparto delle spese, bensi' quella che ha deciso la spesa stessa, che generalmente temporalmente coincide ,ma non sempre
 

echo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mi ricollego al forum dopo un sacco di tempo, mi ero ripromessa di aggiornare il topic e poi mi sono dimenticata... comunque alla fine la vicenda, seppur non del tutto conclusa, si è svolta così.

1) dopo aver accampato mille scuse (tra cui anche "ma io all'assemblea che ha approvato i lavori non c'ero"), la venditrice si è accollata tutte le spese straordinarie, usufruendo dei relativi sgravi fiscali. Ricordo che tali spese erano state approvate pre-rogito (mesi prima).
2) abbiamo diviso, con l'aiuto dell'amministratore, le spese ordinarie, dividendole con un conteggio proporzionato alla durata della proprietà (5 mesi chi ha venduto, 7 mesi io). La venditrice si è impuntata in maniera incredibile sul riscaldamento, perchè nei mesi in cui lei era proprietaria non era acceso. Se da un certo punto di vista la posso capire, è anche vero che nella voce di spesa relativa sono incluse anche le spese di manutenzione dell'impianto, non solo i consumi "vivi" di gas e corrente. Alla fine ho lasciato perdere, perchè sinceramente non ne potevo più, proprio sul piano personale.
3) a fine anno condominiale l'amministratore, consuntivo alla mano, ha rifatto i conteggi, e risultava che sia io che la venditrice avevamo un debito da saldare, per fortuna non elevato. Io ho pagato la mia parte, attendiamo notizie dalla signora :occhi_al_cielo: che ha un debito di 122 euro e spiccioli.

Buona serata a tutti
 

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