non c'è una risposta fissa che dia conto dei comportamenti umani . Evidentemente và valutato caso per caso. E' Lapalissiano
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scusi è rivolto a me?quindi tutto e' lasciato al caso....mah....ma lei corre con la macchina senza assicurazione scusi?
Mi sembra che qui......ci si trastulli con la mente (perifrasi per evitare una giusta censura)la norma dell’art. 2051 cod. civ., che stabilisce il principio della responsabilità per le cose in custodia, non dispensa il danneggiato dall’onere di provare il nesso causale tra queste ultime e il danno, ossia di dimostrare che l’evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva, posseduta dalla cosa
Per quanto riguarda poi l'eziologia del fatto: può darsi che la persona ci vedesse poco e non abbia stimato la sporgenza ma questo stato di ipovedenza non può giustificare la pericolosità della sporgenza. Se una persona cade e si rompe una gamba vuoi negare il nesso eziologico caduta-rottura gamba?é stata esclusa la prova ad opera della parte ricorrente della sussistenza del nesso eziologico tra la grata e la caduta, essendo la prima perfettamente visibile ed esistendo altri ostacoli in zona.
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