potrebbe inserire un canone leggermente inferiore al 4+4 regolare per favorire il conduttore) per un 3+2 non asseverato, il canone prescinderà quasi sicuramente dalle tabelle degli accordi (altrimenti tanto varrebbe asseverarlo) e sarà liberamente calcolato:
Riporto il mio caso, proprio di questi giorni.
Premetto che la città dove ho l'appartamento affittato è in provincia (e, dentino avvelenato, non ho sconti fiscali, se non la riduzione IMU).
Nel comune sono presenti solo sindacati di inquilini e non della proprietà.
Per trovare un inquilino mi sono rivolto ad agenzia di livello nazionale, che, per le asseverazioni, si appoggia al sindacato della proprietà, il cui studio è nel capoluogo di provincia.
Il comune ha diviso il territorio in 4 zone: centro storico, zona intermedia, periferia e zona agricola.
L'accordo siglato prevede 2 zone: centro storico e zona intermedia = zona 1 il resto zona 2. L'appartamento insiste sulla zona intermedia.
Orbene, il sindacato della proprietà, convenzionato con l'agenzia, non voleva attestarmi il canone in quanto assumeva il mio appartamento in zona 2, e pertanto il canone annuo/metriquadro superava la cifra massima. NON C'E' STATO MODO di smuoverli, nonostante avessi presentato anche la zonizzazione fatta dall'Agenzia del Territorio.
Forte della mia ragione, sono andato ad asseverare il contratto dal sindacato degli inquilini, presenti nel comune, i quali 1) essendo l'accordo scaduto, hanno aggiornato le cifre con gli indici ISTAT pubblicati; 2) hanno accettato la zonizzazione che ho presentato (hanno tirato fuori dal cassetto le loro piantine che già recepivano quanto sopra); 3) hanno preso i mq della visura catastale, aggiungendo altri spazi (documentati dal progetto presentato in comune e timbrato per OK).
Il risultato è stata l'asseverazione.
Domanda polemica: ma il sindacato della proprietà non doveva fare i miei interessi????