basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Secondo me sono i Fornitori a gradire la dichiarazione da parte dell'avente diritto. Un po' come i moduli comunali di predisposti un tempo per il rilascio della residenza.
deve verificare quale documentazione gli chiedono in Anagrafe.

Appunto: con senso critico. Inizialmente qualche Anagrafe chiedeva sostanzialmente un assenso, mentre tutto quello che può fare è verificare che il proprietario sia informato e ne prenda atto. Non deve alcuna autorizzazione.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Non deve alcuna autorizzazione.
Riposta generica e, se riferita a tutti i Comuni italiani, sbagliata.

Un comodatario con contratto verbale:
un accordo verbale

a Torino deve presentare in Anagrafe la dichiarazione di assenso del proprietario dell'immobile, allegando la copia del documento d'identità, per dimostrare la regolare occupazione dell'abitazione in cui vuole registrare la propria residenza.
 

Allegati

  • AnagrafeTorino.pdf
    122,2 KB · Visite: 16

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Vedi uva, forse credi di far bella figura sfoggiando la tua via polemica contro chi a volte integra o rettifica alcune affermazioni.
Forse credi che questo forum sia uno sportello di erogazione di risposte professionali o pseudo tali .

Purtroppo per te è invece un foro dove vi si scambiano opinioni, si cercano di condividere le poche o tante conoscenze, opinioni, impressioni.
E a volte si imparano anche cose nuove, che se si può si cerca di condividere.
Adesso veniamo al tema; non escludo che in presenza di comodato si crei una situazione particolare.
Ma credo di aver imparato, dal Maestro @Nemesis , che la residenza non la si chiede, ma la Si comunica: in tutti i Comuni d’Italia.
Purtroppo se hai ragioni su un punto, è proprio su quanto segnalavo: alcuni Comuni tendono, (nonostante la norma se Nemesis non ci ha mentito) a farsi rilasciare dai proprietari la dichiarazione d’assenso. Che ad es. io ho sempre rettificato nelle forma di “presa d’atto” e mai respinta.
Non ho niente altro da aggiungere.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
(senza "forse") che quando si leggono risposte sbagliate è lecito correggerle, motivando quanto si scrive.
Ritengo giusto che se una persona occupa un'abitazione in forza di un accordo non scritto (qui stiamo parlando di un comodato verbale) debba presentare in Anagrafe la dichiarazione di assenso del proprietario dell'immobile. Dichiarazione che NON viene richiesta quando si presenta un contratto di comodato scritto o un contratto di locazione.
A Torino funziona così; non so quale documentazione richiedano gli altri Comuni italiani in questo caso specifico. E penso non lo sappia con sicurezza neppure tu.

(senza "forse") che chi scrive giudizi personali su altri utenti del Forum non ha argomenti validi per confrontarsi educatamente in modo utile e costruttivo.



 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Non è un proposito, ma ciò che faccio già: non esprimo giudizi sugli utenti del Forum.
Infatti
non mi risulta che i moderatori abbiano censurato i miei interventi. Gradirei quindi non ti sostituissi a chi di dovere.
Partecipo ai thread con argomenti attinenti all'oggetto delle discussioni.

Mi pare che
tu abbia l'ambizione di aver sempre e comunque l'ultima parola. E' umano, non te ne faccio una colpa.
dato che pareva non avessi
niente altro da aggiungere.

Ripeto un consiglio (non richiesto):
puoi aprire un thread specifico
se vuoi continuare questo simpatico scambio di opinioni, così non si appesantisce inutilmente questo.
 

Deny

Membro Attivo
Proprietario Casa
Uva, grazie dei consigli!
Continuando il discorso del contratto concordato, so che devo attenermi al modello ministeriale... Però ci sarebbe la necessità, ma anche la volontà del conduttore stesso, di pagare subito alla stipula l'importo massimo possibile, perciò chiedo: come deposito cauzionale non si possono superare le 3 mensilità? Posso incassare subito alla stipula, perciò anticipatamente, tutto il canone del primo anno (o dei primi 2 anni)?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
come deposito cauzionale non si possono superare le 3 mensilità?
Non si può.
L'importo max del deposito cauzionale è di tre mensilità del canone.

Posso incassare subito alla stipula, perciò anticipatamente, tutto il canone
Trattandosi di contratto concordato deve essere redatto in conformità al modello ministeriale.
Che in merito ai pagamenti all'Art. 2 recita:
il conduttore si obbliga a corrispondere nel
domicilio del locatore ovvero a mezzo di bonifico bancario, ovvero………………………….., in n.
……… rate eguali anticipate di euro ……………… ciascuna, alle seguenti date:
………………………………………………...

Secondo me puoi scrivere che il conduttore si obbliga a corrispondere alla stipula del contratto, a mezzo di bonifico bancario, una rata anticipata di euro X pari al canone del primo anno. E successivamente rate mensili eguali anticipate di € Y ciascuna, a mezzo di bonifico bancario, con scadenza entro il giorno Z del mese.

Ti consiglierei di porre la domanda al Sindacato a cui ti rivolgerai per l'asseverazione, prima di firmare il contratto. Per essere sicuro che non muovano obiezioni.
 

Deny

Membro Attivo
Proprietario Casa
sentiti 2 sindacati diversi che hanno date risposte diverse: uno ha detto che non è possibile con canone concordato... l'altro che è possibile e si può anche non scriverlo sul contratto, ma fare una scrittura privata a parte che il conduttore paga anticipatamente le 12 mensilità o anche non farla del tutto visto che il bonifico fa da ricevuta....
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
hanno date risposte diverse
Effettivamente sarebbe una clausola insolita, e l'argomento è controverso:

nei cosiddetti affitti «a canone concordato», quelli cioè della durata “3+2”, il contratto deve corrispondere al modello ministeriale, all’interno del quale è previsto il versamento del canone non prima della scadenza del singolo mese. Non tutti, però, sono di questo avviso.
Secondo alcuni interpreti, sebbene queste scritture siano, rispetto a quelle a canone libero, già predeterminate nel contenuto (secondo il modello ministeriale predefinito), anche qui le parti resterebbero libere di personalizzare la clausola relativa alla data di scadenza del pagamento dell’affitto, che ben potrebbe essere a inizio o a fine mese.

Fonte: Affitto in anticipo: è legale?

è possibile e si può anche non scriverlo sul contratto, ma fare una scrittura privata a parte
Se ti accordi in tal senso con l'inquilino, io consiglierei di scriverlo sul contratto e far approvare quella clausola con doppia firma.
Poi lo porti per l'asseverazione al Sindacato che ti ha detto essere possibile.
 

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