Ely ely

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Conduttore
Buonasera a tutti!!! Sono nuova del forum quindi scusatemi se ho fatto errori nell'aprire questa nuova discussione.
Volevo sapere se qualcuno può aiutarmi dandomi informazioni e consigli in merito.
In pratica a giugno 2013 cercando casa ho trovato questa dove attualmente vivo!!! In partenza doveva farmi un contratto di affitto 4+4 fin qui tutto ok. Il giorno dopo mi contatta dicendomi che il contratto non poteva farmelo altrimenti avrebbe perso la pensione sociale, e a sua volta mi ha proposto un contratto di comodato d'uso gratuito. Io visto la fretta, la grandezza della casa (avendo 3 figli io e 3 figli il mio compagno) e "ignorante in materia" ho accettato versando ogni mese €.500,00 consegnando naturalmente la somma a mano senza alcun bonifico. Ma oggi 29/01/2015 dopo soli 18/19 mesi mi suona il citofono la proprietaria e, mi comunica che domani o dopodomani viene una persona a vedere casa in quanto è stata messa in vendita...... Da premettere che mi disse che la casa non gli sarebbe mai servita ed io ho anche speso soldi per sistemarla In base alle necessità dei figli, in più ho dovuto sistemare parte del tetto antenna e caldaia. Adesso sono anche in cinta di 4 mesi di due gemelli!!!!!! E questa mi vende casa AIUTOOOOOOOO!!!!!!!!
 
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massimo binotto

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Professionista
Ahi ahi... la vedo dura!!
Innanzitutto è da capire se il contratto di comodato è stato registrato e se nel contratto è stata prevista una durata.
Poi è da capire se sono stati posti dei termini per la riconsegna dell'immobile.
Infine (e questa può essere l'unica ancora di salvezza) è da vedere se per caso ci sono delle ricevute dei soldi che pagavi, ne basterebbe anche una, per poter sostenere la spesa come canone di locazione e ricondurre il comodato ad un contratto di locazione.
Il tutto ovviamente appoggiandoti ad un legale.
La cosa è complessa ma forse uno spiraglio c'è.

E' da capire anche i soldi come tu li procuravi. Perchè se facevi un prelievo al bancomat tutti i mesi della stessa cifra e nello stesso giorno (o nei giorni vicini) del pagamento, dimostrando al giudice l'estratto conto, forse c'è la possibilità di far vedere che il comodato era solo un pretesto.

Ci sono dei soldi da spendere per affidare la vicenda ad un legale, ma è l'unica possibilità che hai.
Buona fortuna
 

Ely ely

Nuovo Iscritto
Conduttore
Innanzitutto grazie della cortese risposta è dell'attenzione datami, poi inerente alle ricevute purtroppo non ne ho nessuna, riguardante i prelievi si ogni 13 del mese lo stesso prelievo o poco più!!! Poi visto che ogni 13 del mese vado a consegnare i soldi inerenti all'affitto potrei registrare o filmare il tutto? Potrebbe aiutarmi un gesto del genere? Ho anche testimoni consapevoli del mio pagamento dato che spesso il 13 del mese essendo a lavoro mi allungavo a portare i soldi dell'affitto in quanto non voleva tardassi nemmeno di un giorno. Grazie in anticipo a tutti dell'attenzione e dell'aiuto datomi.
 

lino2307

Nuovo Iscritto
Conduttore
    1. Sono 18 anni che vivo in questo immobile, quando sono entrato ad abitare a Gennaio del 97, il proprietario mi disse che siccome non riusciva ne a venderla ne affittarla in quanto la casa è predisposta male ed è vecchia di 50 anni mi disse di fare un contratto di comodato d' uso gratuito, io gli dissi faccia lei in quanto io non so come funzionano i contratti. Dopo alcuni giorni si è presentato con il contratto di " COMODATO", senza nessuna dicitura dove compare gratuito, ma solo con art.1803 di cui non so cosa significava e al quale ho chiesto al proprietario che cos'era quell' art. lui mi rispose che l' art. 1803 significava che l'art. dava la possibilità al proprietario di decidere lui stesso l'affitto senza farlo per equo canone, e anche senza durata del termine. Ho firmato il contratto chiedendogli anche una copia, mai vista e di cui in tutti questi anni non mi hanno mai dato. A Febbraio 97 il proprietario ha iniziato a chiedermi 970.000 lire di affitto ogni 3 mesi, a fine Marzo del 1997 gli ho fatto l'assegno di cui ha rifiutato dicendomi che li voleva in contanti perché doveva pagare gli operai che stavano ristrutturando 1 delle 3 case di sua proprietà.
      Entrati nell' euro ha iniziato a chiedermi 1.000,00 euro sempre ogni 3 mesi. Nel 2005 il proprietario è venuto a mancare diventando così proprietaria la figlia, continuando a chiedermi la stessa cosa. A Gennaio di quest'anno sia la proprietaria e il marito mi hanno chiamato a casa loro chiedendomi l'aumento ai quali ho risposto picche se prima non mi metteva a posto casa riguardo la vasca e la muffa. Dopo 1 settimana mi sono visto arrivare una A/R dalla proprietaria dove mi intimava lo sfratto entro il 31 luglio. Gli ho telefonato per chiedere chiarimenti e mi ha risposto il marito al quale ho chiesto di parlarne a quattro occhi per chiarire la situazione, mi ha risposto che non aveva intenzione di vedermi e di discuterne, allora per l'ennesima volta gli ho chiesto la copia del contratto visto che non me l' avevano mai data, il Sig. mi ha risposto che non me lo da perché deve chiedere prima al suo avvocato se può darmi la copia, iniziando lui e la moglie a farmi dispetti minacciandomi che mi facevano portare via il cane e inoltre la cosa più odiosa dicendo che non potevano vedere i meridionali. A Febbraio mi sono rivolto ad un Avvocato spiegando tutta la situazione, la quale mi diede ragione al 200x100, Il mio avvocato ha fatto una A/R alla proprietaria dicendogli di presentarsi al suo studio insieme a me per trovare una soluzione in via bonaria. I Signori non si sono presentati ma hanno fatto mandare dal loro avvocato una A/R con allegato copia del contratto" COMODATO " dove abbiamo notato subito che non è stato mai registrato e nella lettera di accompagnamento dell' avvocato c'era scritto espressamente la dicitura " comodato uso gratuito". A Marzo ho fatto un' esposto alla G.d.f. allegando tutti i documenti compresi gli estratti conto dove si evince che alla scadenza dei tre mesi ritiravo 1.000,00 euro in banca con modulo di sportello.
      Ad Aprile 2014 il mio Avvocato ha voluto le registrazioni audio multimediali effettuate a Gennaio 2014 a casa mia ( mai divulgate) dove la proprietaria tutta arrabbiata parla espressamente che le mille euro che ha preso in 18 anni erano in nero, (per questo motivo non mi hanno mai dato copia del contratto per paura che lo facevo vedere a qualcuno che se ne intendeva di contratti).
      l' Avvocato mi ha detto che si sentono benissimo, facendo presente anche al loro Avvocato che lei ha le prove e in più che i 6 mesi di preavviso per lo sfratto iniziano a fine Marzo e non a Gennaio in quanto io la copia del contratto mai avuta per 18 anni mi è stata data il 15 di Marzo. Inoltre ha anche appurato che il contratto di comodato non è mai stato registrato. Il 15 Dicembre ho lasciato l'appartamento informando il mio Avvocato la quale mi ha detto che sarebbe andata avanti per citarli in giudizio.
      Il 18/09 il mio Avvocato mi ha mandato una mail dove dice cosi:

      Buonasera,
      la presente per informarLa che il collega mi comunica che la Sig.ra.......... accetta di rientrare in possesso dell’immobile per i primi di dicembre 2014 e sarebbe disposta a rinunciare a pretendere l’indennizzo di occupazione dell’immobile alla condizione che anche Lei rinuncia a pretendere alcunché nei suoi confronti.
      Viste le tabelle di indennità di occupazione abusiva, visti i tempi ed i costi della giustizia mi sento di svolgere le seguenti considerazioni e consigliare quanto segue.
      Controparte potrebbe pretendere l’indennità di occupazione sino all’effettivo rilascio pari all’importo di un comune canone di locazione maggiorato del 20%.Lei, fermo restando le difficoltà probatorie, potrebbe richiedere / ottenere la restituzione dei canoni corrisposti nei limiti degli ultimi 5 anni (termine di prescrizione) e considerato che l’ultimo anno di questo quinquennio non è stato corrisposto alcunché si ridurrebbe a 4 anni la richiesta. Le cifre finirebbero per compensarsi, se considerano le spese di giustizia che dovranno essere affrontate per un’azione civile.
      Pertanto direi che transare bonariamente è una buona soluzione, potremmo spostare il rilascio a fine gennaio ed evitare i costi ed i tempi biblici di azioni giudiziarie.Nella scrittura privata che andremo a sottoscrivere inserirò comunque in via velata il discorso dei canoni corrisposti in questi anni.
      Lei rinuncerebbe così alla restituzione dei canoni corrisposti ma in un’ottica di compensazione, evitando ingenti spese di giustizia. Come vede, lo dico contro i miei interessi ed a Sua tutela.
      Rimango a disposizione per ogni chiarimento.A questo punto le ho telefonato per chiedere spiegazioni in merito visto che lei stessa mi aveva detto di non pagare in quanto il contratto era gratuito, adesso mi viene a dire che la proprietaria può pretendere l' indennità di occupazione? ma stiamo scherzando?
      I primi di Dicembre mi ha telefonato di nuovo il mio avvocato dicendomi che la proprietaria voleva
      l' appartamento libero entro il 15 Dicembre se no sarebbe andata per vie legali,io le ho detto come sarebbe a dire se lei mi aveva detto per i primi di Gennaio 2015 invece adesso lo devo lasciare entro il 15 Dicembre? le ho risposto un po malamente dicendogli che non c'era nessun problema e che il 15 lasciavo l' appartamento.I primi di Dicembre mi richiama il mio avvocato per andare a firmare la lettera da lei prospettata precedentemente ( la lettera in forma privata e velata) in modo tale che la mandava all' Agenzia delle Entrate e che mi avrebbe fatto sapere i risvolti di tutto ciò. Il 15 Dicembre ho lasciato l' appartamento lasciando tutte le chiavi al loro Geometra di fiducia dove abbiamo stipulato il verbale del rilascio. Per quanto riguarda la lettera inviata dal mio avvocato all' Agenzia delle Entrate fino ad oggi non ho saputo più nulla. Sto spendendo più soldi per Avvocati senza risolvere niente.
      Scusatemi per la lunga discussione. Vi chiedo cortesemente se tutto questo è giusto per quanto riguarda quello che ha fatto e che sta facendo il mio avvocato?
      E' normale che ancora non ho saputo più niente per quanto riguarda la lettera inviata all' Agenzia delle Entrate? Chiedo veramente per favore se mi potete rispondere in maniera esaustiva se vi è possibile.
      Chiedo inoltre cortesemente a Voi è mai possibile che un semplice cittadino che vive del solo stipendio deve essere cornuto, mazziato e anche ricattato perché non ha i soldi per sostenere un processo nei confronti di gente che ha i soldi che gli escono fuori dalle orecchie e mi hanno fregato solo per un' articolo 1803 messo sul contratto di cui la maggior parte della gente non conosce?
      E' anche normale che sono validi solo gli ultimi 5 anni dell' affitto in nero e tutti gli altri anni sono andati in prescrizione? Sinceramente non ci sto capendo più niente, nel senso che lo Stato prima dice che vogliono combattere l' evasione fiscale ( solo a parole) invece ho notato che è a favore di chi evade il fisco.
      Scusami per la lunga discussione, ho voluto spiegare per filo e per segno tutto cio che è avvenuto fino ad ora.
        • Grazie e attendo consiglio in merito
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
    1. Sono 18 anni che vivo in questo immobile, quando sono entrato ad abitare a Gennaio del 97, il proprietario mi disse che siccome non riusciva ne a venderla ne affittarla in quanto la casa è predisposta male ed è vecchia di 50 anni mi disse di fare un contratto di comodato d' uso gratuito, io gli dissi faccia lei in quanto io non so come funzionano i contratti. Dopo alcuni giorni si è presentato con il contratto di " COMODATO", senza nessuna dicitura dove compare gratuito, ma solo con art.1803 di cui non so cosa significava e al quale ho chiesto al proprietario che cos'era quell' art. lui mi rispose che l' art. 1803 significava che l'art. dava la possibilità al proprietario di decidere lui stesso l'affitto senza farlo per equo canone, e anche senza durata del termine. Ho firmato il contratto chiedendogli anche una copia, mai vista e di cui in tutti questi anni non mi hanno mai dato. A Febbraio 97 il proprietario ha iniziato a chiedermi 970.000 lire di affitto ogni 3 mesi, a fine Marzo del 1997 gli ho fatto l'assegno di cui ha rifiutato dicendomi che li voleva in contanti perché doveva pagare gli operai che stavano ristrutturando 1 delle 3 case di sua proprietà.
      Entrati nell' euro ha iniziato a chiedermi 1.000,00 euro sempre ogni 3 mesi. Nel 2005 il proprietario è venuto a mancare diventando così proprietaria la figlia, continuando a chiedermi la stessa cosa. A Gennaio di quest'anno sia la proprietaria e il marito mi hanno chiamato a casa loro chiedendomi l'aumento ai quali ho risposto picche se prima non mi metteva a posto casa riguardo la vasca e la muffa. Dopo 1 settimana mi sono visto arrivare una A/R dalla proprietaria dove mi intimava lo sfratto entro il 31 luglio. Gli ho telefonato per chiedere chiarimenti e mi ha risposto il marito al quale ho chiesto di parlarne a quattro occhi per chiarire la situazione, mi ha risposto che non aveva intenzione di vedermi e di discuterne, allora per l'ennesima volta gli ho chiesto la copia del contratto visto che non me l' avevano mai data, il Sig. mi ha risposto che non me lo da perché deve chiedere prima al suo avvocato se può darmi la copia, iniziando lui e la moglie a farmi dispetti minacciandomi che mi facevano portare via il cane e inoltre la cosa più odiosa dicendo che non potevano vedere i meridionali. A Febbraio mi sono rivolto ad un Avvocato spiegando tutta la situazione, la quale mi diede ragione al 200x100, Il mio avvocato ha fatto una A/R alla proprietaria dicendogli di presentarsi al suo studio insieme a me per trovare una soluzione in via bonaria. I Signori non si sono presentati ma hanno fatto mandare dal loro avvocato una A/R con allegato copia del contratto" COMODATO " dove abbiamo notato subito che non è stato mai registrato e nella lettera di accompagnamento dell' avvocato c'era scritto espressamente la dicitura " comodato uso gratuito". A Marzo ho fatto un' esposto alla G.d.f. allegando tutti i documenti compresi gli estratti conto dove si evince che alla scadenza dei tre mesi ritiravo 1.000,00 euro in banca con modulo di sportello.
      Ad Aprile 2014 il mio Avvocato ha voluto le registrazioni audio multimediali effettuate a Gennaio 2014 a casa mia ( mai divulgate) dove la proprietaria tutta arrabbiata parla espressamente che le mille euro che ha preso in 18 anni erano in nero, (per questo motivo non mi hanno mai dato copia del contratto per paura che lo facevo vedere a qualcuno che se ne intendeva di contratti).
      l' Avvocato mi ha detto che si sentono benissimo, facendo presente anche al loro Avvocato che lei ha le prove e in più che i 6 mesi di preavviso per lo sfratto iniziano a fine Marzo e non a Gennaio in quanto io la copia del contratto mai avuta per 18 anni mi è stata data il 15 di Marzo. Inoltre ha anche appurato che il contratto di comodato non è mai stato registrato. Il 15 Dicembre ho lasciato l'appartamento informando il mio Avvocato la quale mi ha detto che sarebbe andata avanti per citarli in giudizio.
      Il 18/09 il mio Avvocato mi ha mandato una mail dove dice cosi:

      Buonasera,
      la presente per informarLa che il collega mi comunica che la Sig.ra.......... accetta di rientrare in possesso dell’immobile per i primi di dicembre 2014 e sarebbe disposta a rinunciare a pretendere l’indennizzo di occupazione dell’immobile alla condizione che anche Lei rinuncia a pretendere alcunché nei suoi confronti.
      Viste le tabelle di indennità di occupazione abusiva, visti i tempi ed i costi della giustizia mi sento di svolgere le seguenti considerazioni e consigliare quanto segue.
      Controparte potrebbe pretendere l’indennità di occupazione sino all’effettivo rilascio pari all’importo di un comune canone di locazione maggiorato del 20%.Lei, fermo restando le difficoltà probatorie, potrebbe richiedere / ottenere la restituzione dei canoni corrisposti nei limiti degli ultimi 5 anni (termine di prescrizione) e considerato che l’ultimo anno di questo quinquennio non è stato corrisposto alcunché si ridurrebbe a 4 anni la richiesta. Le cifre finirebbero per compensarsi, se considerano le spese di giustizia che dovranno essere affrontate per un’azione civile.
      Pertanto direi che transare bonariamente è una buona soluzione, potremmo spostare il rilascio a fine gennaio ed evitare i costi ed i tempi biblici di azioni giudiziarie.Nella scrittura privata che andremo a sottoscrivere inserirò comunque in via velata il discorso dei canoni corrisposti in questi anni.
      Lei rinuncerebbe così alla restituzione dei canoni corrisposti ma in un’ottica di compensazione, evitando ingenti spese di giustizia. Come vede, lo dico contro i miei interessi ed a Sua tutela.
      Rimango a disposizione per ogni chiarimento.A questo punto le ho telefonato per chiedere spiegazioni in merito visto che lei stessa mi aveva detto di non pagare in quanto il contratto era gratuito, adesso mi viene a dire che la proprietaria può pretendere l' indennità di occupazione? ma stiamo scherzando?
      I primi di Dicembre mi ha telefonato di nuovo il mio avvocato dicendomi che la proprietaria voleva
      l' appartamento libero entro il 15 Dicembre se no sarebbe andata per vie legali,io le ho detto come sarebbe a dire se lei mi aveva detto per i primi di Gennaio 2015 invece adesso lo devo lasciare entro il 15 Dicembre? le ho risposto un po malamente dicendogli che non c'era nessun problema e che il 15 lasciavo l' appartamento.I primi di Dicembre mi richiama il mio avvocato per andare a firmare la lettera da lei prospettata precedentemente ( la lettera in forma privata e velata) in modo tale che la mandava all' Agenzia delle Entrate e che mi avrebbe fatto sapere i risvolti di tutto ciò. Il 15 Dicembre ho lasciato l' appartamento lasciando tutte le chiavi al loro Geometra di fiducia dove abbiamo stipulato il verbale del rilascio. Per quanto riguarda la lettera inviata dal mio avvocato all' Agenzia delle Entrate fino ad oggi non ho saputo più nulla. Sto spendendo più soldi per Avvocati senza risolvere niente.
      Scusatemi per la lunga discussione. Vi chiedo cortesemente se tutto questo è giusto per quanto riguarda quello che ha fatto e che sta facendo il mio avvocato?
      E' normale che ancora non ho saputo più niente per quanto riguarda la lettera inviata all' Agenzia delle Entrate? Chiedo veramente per favore se mi potete rispondere in maniera esaustiva se vi è possibile.
      Chiedo inoltre cortesemente a Voi è mai possibile che un semplice cittadino che vive del solo stipendio deve essere cornuto, mazziato e anche ricattato perché non ha i soldi per sostenere un processo nei confronti di gente che ha i soldi che gli escono fuori dalle orecchie e mi hanno fregato solo per un' articolo 1803 messo sul contratto di cui la maggior parte della gente non conosce?
      E' anche normale che sono validi solo gli ultimi 5 anni dell' affitto in nero e tutti gli altri anni sono andati in prescrizione? Sinceramente non ci sto capendo più niente, nel senso che lo Stato prima dice che vogliono combattere l' evasione fiscale ( solo a parole) invece ho notato che è a favore di chi evade il fisco.
      Scusami per la lunga discussione, ho voluto spiegare per filo e per segno tutto cio che è avvenuto fino ad ora.
        • Grazie e attendo consiglio in merito
Per primo desidero esprimerti la mia solidarietà. Io non sono un professionista...Sono Inquilino e Locatore. E da questo doppio osservatorio mi limiterò a qualche parere. Anche tu hai commesso degli errori.
Primo: i contratti vanno letti e "capiti"...in particolare il richiamo ad articoli del codice deve essere verificato personalmente e non accontentarsi della spiegazione del proprietario.
Secondo: mai farsi giustizia da sè!!! Dovevi continuare a pagare, (magari con un vaglia postale) e nel contempo, dopo la vanificazione delle richieste verbali, minacciare (non a voce, ma con Raccomandata *) un "reale" ricorso al Legale.
Per quanto concerne il tuo legale se proprio sei intenzionato al "ricorso" Agenzia delle Entrate gliene dai preventiva comunicazione verbale (telefono) e poi se non ti dimostra il "documento" ti recherai di persona ad aprire la "pratica" o a verificarne la ricezione se realmente spedito. A parte il fatto che non mi è chiaro cosa avrebbe dovuto scrivere l'avvocato all'Agenzia d.Entrate.
Solo per completezza provo a simulare la raccomandata che avrei spedito al locatore:
" " omissis".. 10 aprile 2014 oppure 10 luglio2014 oppure 10 ottobre2014,... .Indipendentemente dalla richiesta di aumentare il canone trimestrale da X a Y, l'intervento riparatorio richiesto, come previsto dalla normativa in materia, è un vostro preciso obbligo che chiedo di rispettare. Nel frattempo continuerò ad onorare il canone di partenza (X) come ho sempre ottemperato sin dall'inizio contrattuale.
Distinti saluti.....(firma....) P.S. L'importo del trimestre appena iniziato per mie esigenze personali vi è stato spedito il 25 febbraio, oppure il 25 giugno, oppure il 25 settembre con vaglia postale dall'ufficio postale della città di Vattelapesca"". (diversa dalla residenza). Con questa mossa avresti annullato la segretezza imposta
dal Locatore e indebolito la sua forza contrattuale riducendolo a più miti consigli. Ma ormai è fatta e questo mio intervento resta solo un possibile percorso per altri propisti che si venissero a trovare nella tua situazione. Chiudo richiedendoti il contenuto della lettera del tuo avvocato. Grazie. Quiproquo.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Innanzitutto grazie della cortese risposta è dell'attenzione datami, poi inerente alle ricevute purtroppo non ne ho nessuna, riguardante i prelievi si ogni 13 del mese lo stesso prelievo o poco più!!! Poi visto che ogni 13 del mese vado a consegnare i soldi inerenti all'affitto potrei registrare o filmare il tutto? Potrebbe aiutarmi un gesto del genere? Ho anche testimoni consapevoli del mio pagamento dato che spesso il 13 del mese essendo a lavoro mi allungavo a portare i soldi dell'affitto in quanto non voleva tardassi nemmeno di un giorno. Grazie in anticipo a tutti dell'attenzione e dell'aiuto datomi.
Vale anche per te con le dovute varianti la riflessione che ho postato per lino2307. Sempre se ancora in tempo... e mi spiego. Se, o per contratto o per concessione verbale, ti concede i sei mesi canonici,
mandi un vaglia 10 giorni prima della scadenza....Dopo 20-25 giorni dal vaglia mandi una R.R.R. lamentandoti del mancato rispetto della parola data e dei danni certi a cui andrai incontro (per un ammontare presunto di euro xxxxx....)...Potrai proporre, in compensazione, che ti garantisca un contratto scritto (4+4) con il futuro nuovo proprietario. Se non lo fa, dovresti resistere per tutti i 10,12,18 mesi che occorrono per una procedura di sfratto...e nel frattempo tu continuerai a pagare il canone col solito vaglia postale...
I Propisti puristi presenti su Propit ( ce ne sono...ce ne sono...) potranno oppormi:
E se il vaglia venisse restituito??? E se la Raccomandata R.R. venisse
rifiutata??? Rispondo: sarebbe una contraddizione comportamentale
E se accettata, la raccomandata venisse poi riscontrata negando la promessa verbale??? Con tale contromossa (restituzione del o dei vaglia e riscontro alla raccomandata) del locatore si concretizzerebbe
il vero groviglio che caratterizza le liti. Tuttavia nei panni del locatore
colpito dalla mossa del comodatario non dormirei sonni tranquilli.
E poi, e chiudo, ritengo improbabile la contemporaneità della restituzione del vaglia e del riscontro alla raccomandata. Perchè
non tutti i Comodanti sono agguerriti come FradJACOno e il suo
"compariello" quiproquo.
 
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Ely ely

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Allego copia del mio contratto!!!!

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lino2307

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Per primo desidero esprimerti la mia solidarietà. Io non sono un professionista...Sono Inquilino e Locatore. E da questo doppio osservatorio mi limiterò a qualche parere. Anche tu hai commesso degli errori.
Primo: i contratti vanno letti e "capiti"...in particolare il richiamo ad articoli del codice deve essere verificato personalmente e non accontentarsi della spiegazione del proprietario.
Secondo: mai farsi giustizia da sè!!! Dovevi continuare a pagare, (magari con un vaglia postale) e nel contempo, dopo la vanificazione delle richieste verbali, minacciare (non a voce, ma con Raccomandata *) un "reale" ricorso al Legale.
Per quanto concerne il tuo legale se proprio sei intenzionato al "ricorso" Agenzia delle Entrate gliene dai preventiva comunicazione verbale (telefono) e poi se non ti dimostra il "documento" ti recherai di persona ad aprire la "pratica" o a verificarne la ricezione se realmente spedito. A parte il fatto che non mi è chiaro cosa avrebbe dovuto scrivere l'avvocato all'Agenzia d.Entrate.
Solo per completezza provo a simulare la raccomandata che avrei spedito al locatore:
" " omissis".. 10 aprile 2014 oppure 10 luglio2014 oppure 10 ottobre2014,... .Indipendentemente dalla richiesta di aumentare il canone trimestrale da X a Y, l'intervento riparatorio richiesto, come previsto dalla normativa in materia, è un vostro preciso obbligo che chiedo di rispettare. Nel frattempo continuerò ad onorare il canone di partenza (X) come ho sempre ottemperato sin dall'inizio contrattuale.
Distinti saluti.....(firma....) P.S. L'importo del trimestre appena iniziato per mie esigenze personali vi è stato spedito il 25 febbraio, oppure il 25 giugno, oppure il 25 settembre con vaglia postale dall'ufficio postale della città di Vattelapesca"". (diversa dalla residenza). Con questa mossa avresti annullato la segretezza imposta
dal Locatore e indebolito la sua forza contrattuale riducendolo a più miti consigli. Ma ormai è fatta e questo mio intervento resta solo un possibile percorso per altri propisti che si venissero a trovare nella tua situazione. Chiudo richiedendoti il contenuto della lettera del tuo avvocato. Grazie. Quiproquo.
Ciao quiproquo,
grazie pe la risposta, forse mi sono spigato male io. Mi sono fidato di un sig. di 77 anni di cui nemmeno lui sapeva come fare il contratto di comodato d'uso, gliela la fatto il commercialista del genero.
Tu sai dirmi quante persone conoscono questo articolo 1803?
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Ciao quiproquo,
grazie pe la risposta, forse mi sono spigato male io. Mi sono fidato di un sig. di 77 anni di cui nemmeno lui sapeva come fare il contratto di comodato d'uso, gliela la fatto il commercialista del genero.
Tu sai dirmi quante persone conoscono questo articolo 1803?
Il codice civile enumera oltre 2.900 articoli, senza contare altre numerazioni cosiddette speciali. La stessa domanda fatta a chicchessia a partire dall'art.1 e via dicendo fino al 2.900 e oltre avrà sempre la stessa risposta: non lo conosco...Gli stessi avvocati escludendo quelli a loro più familiari sono costretti a consultare
il...breviario...e cioè il LIBRO dei Codici civili e penali e relativi Codici di procedura...cosiddetto quello dei Quattro Codici. Un cittadino non erudito ma con un minimo di cultura generale dovrebbe avere la chiave di lettura per "leggere" e capire se non tutti una buona parte degli articoli inseriti nella raccolta. E quando in un contratto se ne fa esplicito riferimento la prudenza unita alla convenienza e alla curiosità ci dovrebbe indurre ad una lettura se non immediata almeno successiva...Tu dopo 18 anni ti poni e ci poni ancora questa domanda...E il modo con cui la poni presuppone l'auto assoluzione di chi è stato indotto in errore dalla ignoranza (sua) della legge...che come ben sai recita da sempre: la legge non ammette ignoranza.
Cordiali saluti e alla prossima decifrazione...Quiproquo.

Allego copia del mio contratto!!!!
Non riesco a leggere il contratto perchè si è messo di traverso e non conosco la manovra per "raddrizzarlo"....Me lo puoi rispedire col verso giusto??? O qualche amico interviene e mi indica come fare???
Sto pensando a FradJACOno che con i suoi allegati anche sonori ne deve sapere più di un qualsiasi Quiproquo...
 
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lino2307

Nuovo Iscritto
Conduttore
Ciao iac,
ti do ragione ma non del tutto.
Ti ripeto che dopo averlo firmato in base a come mi è stato prospettato, io sto contratto non l'ho mai più avuto anche insistendo da parte mia.
Figurati che quando lo chiesto al marito, mi ha risposto che doveva chiederlo al suo avvocato se poteva darmelo.
Come mai?
Dammi solo una spiegazione su questo.
Tu da proprietario avresti fatto lo stesso? io non credo

Ciao iac,
ti do ragione ma non del tutto.
Ti ripeto che dopo averlo firmato in base a come mi è stato prospettato, io sto contratto non l'ho mai più avuto anche insistendo da parte mia.
Figurati che quando lo chiesto al marito, mi ha risposto che doveva chiederlo al suo avvocato se poteva darmelo.
Come mai?
Dammi solo una spiegazione su questo.
Tu da proprietario avresti fatto lo stesso? io non credo
Scusa iac, ho sbagliato il messaggio era per quiproquo
 
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