- Sono 18 anni che vivo in questo immobile, quando sono entrato ad abitare a Gennaio del 97, il proprietario mi disse che siccome non riusciva ne a venderla ne affittarla in quanto la casa è predisposta male ed è vecchia di 50 anni mi disse di fare un contratto di comodato d' uso gratuito, io gli dissi faccia lei in quanto io non so come funzionano i contratti. Dopo alcuni giorni si è presentato con il contratto di " COMODATO", senza nessuna dicitura dove compare gratuito, ma solo con art.1803 di cui non so cosa significava e al quale ho chiesto al proprietario che cos'era quell' art. lui mi rispose che l' art. 1803 significava che l'art. dava la possibilità al proprietario di decidere lui stesso l'affitto senza farlo per equo canone, e anche senza durata del termine. Ho firmato il contratto chiedendogli anche una copia, mai vista e di cui in tutti questi anni non mi hanno mai dato. A Febbraio 97 il proprietario ha iniziato a chiedermi 970.000 lire di affitto ogni 3 mesi, a fine Marzo del 1997 gli ho fatto l'assegno di cui ha rifiutato dicendomi che li voleva in contanti perché doveva pagare gli operai che stavano ristrutturando 1 delle 3 case di sua proprietà.
Entrati nell' euro ha iniziato a chiedermi 1.000,00 euro sempre ogni 3 mesi. Nel 2005 il proprietario è venuto a mancare diventando così proprietaria la figlia, continuando a chiedermi la stessa cosa. A Gennaio di quest'anno sia la proprietaria e il marito mi hanno chiamato a casa loro chiedendomi l'aumento ai quali ho risposto picche se prima non mi metteva a posto casa riguardo la vasca e la muffa. Dopo 1 settimana mi sono visto arrivare una A/R dalla proprietaria dove mi intimava lo sfratto entro il 31 luglio. Gli ho telefonato per chiedere chiarimenti e mi ha risposto il marito al quale ho chiesto di parlarne a quattro occhi per chiarire la situazione, mi ha risposto che non aveva intenzione di vedermi e di discuterne, allora per l'ennesima volta gli ho chiesto la copia del contratto visto che non me l' avevano mai data, il Sig. mi ha risposto che non me lo da perché deve chiedere prima al suo avvocato se può darmi la copia, iniziando lui e la moglie a farmi dispetti minacciandomi che mi facevano portare via il cane e inoltre la cosa più odiosa dicendo che non potevano vedere i meridionali. A Febbraio mi sono rivolto ad un Avvocato spiegando tutta la situazione, la quale mi diede ragione al 200x100, Il mio avvocato ha fatto una A/R alla proprietaria dicendogli di presentarsi al suo studio insieme a me per trovare una soluzione in via bonaria. I Signori non si sono presentati ma hanno fatto mandare dal loro avvocato una A/R con allegato copia del contratto" COMODATO " dove abbiamo notato subito che non è stato mai registrato e nella lettera di accompagnamento dell' avvocato c'era scritto espressamente la dicitura " comodato uso gratuito". A Marzo ho fatto un' esposto alla G.d.f. allegando tutti i documenti compresi gli estratti conto dove si evince che alla scadenza dei tre mesi ritiravo 1.000,00 euro in banca con modulo di sportello.
Ad Aprile 2014 il mio Avvocato ha voluto le registrazioni audio multimediali effettuate a Gennaio 2014 a casa mia ( mai divulgate) dove la proprietaria tutta arrabbiata parla espressamente che le mille euro che ha preso in 18 anni erano in nero, (per questo motivo non mi hanno mai dato copia del contratto per paura che lo facevo vedere a qualcuno che se ne intendeva di contratti).
l' Avvocato mi ha detto che si sentono benissimo, facendo presente anche al loro Avvocato che lei ha le prove e in più che i 6 mesi di preavviso per lo sfratto iniziano a fine Marzo e non a Gennaio in quanto io la copia del contratto mai avuta per 18 anni mi è stata data il 15 di Marzo. Inoltre ha anche appurato che il contratto di comodato non è mai stato registrato. Il 15 Dicembre ho lasciato l'appartamento informando il mio Avvocato la quale mi ha detto che sarebbe andata avanti per citarli in giudizio.
Il 18/09 il mio Avvocato mi ha mandato una mail dove dice cosi:
Buonasera,
la presente per informarLa che il collega mi comunica che la Sig.ra.......... accetta di rientrare in possesso dell’immobile per i primi di dicembre 2014 e sarebbe disposta a rinunciare a pretendere l’indennizzo di occupazione dell’immobile alla condizione che anche Lei rinuncia a pretendere alcunché nei suoi confronti.
Viste le tabelle di indennità di occupazione abusiva, visti i tempi ed i costi della giustizia mi sento di svolgere le seguenti considerazioni e consigliare quanto segue.
Controparte potrebbe pretendere l’indennità di occupazione sino all’effettivo rilascio pari all’importo di un comune canone di locazione maggiorato del 20%.Lei, fermo restando le difficoltà probatorie, potrebbe richiedere / ottenere la restituzione dei canoni corrisposti nei limiti degli ultimi 5 anni (termine di prescrizione) e considerato che l’ultimo anno di questo quinquennio non è stato corrisposto alcunché si ridurrebbe a 4 anni la richiesta. Le cifre finirebbero per compensarsi, se considerano le spese di giustizia che dovranno essere affrontate per un’azione civile.
Pertanto direi che transare bonariamente è una buona soluzione, potremmo spostare il rilascio a fine gennaio ed evitare i costi ed i tempi biblici di azioni giudiziarie.Nella scrittura privata che andremo a sottoscrivere inserirò comunque in via velata il discorso dei canoni corrisposti in questi anni.
Lei rinuncerebbe così alla restituzione dei canoni corrisposti ma in un’ottica di compensazione, evitando ingenti spese di giustizia. Come vede, lo dico contro i miei interessi ed a Sua tutela.
Rimango a disposizione per ogni chiarimento.A questo punto le ho telefonato per chiedere spiegazioni in merito visto che lei stessa mi aveva detto di non pagare in quanto il contratto era gratuito, adesso mi viene a dire che la proprietaria può pretendere l' indennità di occupazione? ma stiamo scherzando?
I primi di Dicembre mi ha telefonato di nuovo il mio avvocato dicendomi che la proprietaria voleva
l' appartamento libero entro il 15 Dicembre se no sarebbe andata per vie legali,io le ho detto come sarebbe a dire se lei mi aveva detto per i primi di Gennaio 2015 invece adesso lo devo lasciare entro il 15 Dicembre? le ho risposto un po malamente dicendogli che non c'era nessun problema e che il 15 lasciavo l' appartamento.I primi di Dicembre mi richiama il mio avvocato per andare a firmare la lettera da lei prospettata precedentemente ( la lettera in forma privata e velata) in modo tale che la mandava all' Agenzia delle Entrate e che mi avrebbe fatto sapere i risvolti di tutto ciò. Il 15 Dicembre ho lasciato l' appartamento lasciando tutte le chiavi al loro Geometra di fiducia dove abbiamo stipulato il verbale del rilascio. Per quanto riguarda la lettera inviata dal mio avvocato all' Agenzia delle Entrate fino ad oggi non ho saputo più nulla. Sto spendendo più soldi per Avvocati senza risolvere niente.
Scusatemi per la lunga discussione. Vi chiedo cortesemente se tutto questo è giusto per quanto riguarda quello che ha fatto e che sta facendo il mio avvocato?
E' normale che ancora non ho saputo più niente per quanto riguarda la lettera inviata all' Agenzia delle Entrate? Chiedo veramente per favore se mi potete rispondere in maniera esaustiva se vi è possibile.
Chiedo inoltre cortesemente a Voi è mai possibile che un semplice cittadino che vive del solo stipendio deve essere cornuto, mazziato e anche ricattato perché non ha i soldi per sostenere un processo nei confronti di gente che ha i soldi che gli escono fuori dalle orecchie e mi hanno fregato solo per un' articolo 1803 messo sul contratto di cui la maggior parte della gente non conosce?
E' anche normale che sono validi solo gli ultimi 5 anni dell' affitto in nero e tutti gli altri anni sono andati in prescrizione? Sinceramente non ci sto capendo più niente, nel senso che lo Stato prima dice che vogliono combattere l' evasione fiscale ( solo a parole) invece ho notato che è a favore di chi evade il fisco.
Scusami per la lunga discussione, ho voluto spiegare per filo e per segno tutto cio che è avvenuto fino ad ora.
- Grazie e attendo consiglio in merito
Per primo desidero esprimerti la mia solidarietà. Io non sono un professionista...Sono Inquilino e Locatore. E da questo doppio osservatorio mi limiterò a qualche parere. Anche tu hai commesso degli errori.
Primo: i contratti vanno letti e "capiti"...in particolare il richiamo ad articoli del codice deve essere verificato personalmente e non accontentarsi della spiegazione del proprietario.
Secondo: mai farsi giustizia da sè!!! Dovevi continuare a pagare, (magari con un vaglia postale) e nel contempo, dopo la vanificazione delle richieste verbali, minacciare (non a voce, ma con Raccomandata *) un "reale" ricorso al Legale.
Per quanto concerne il tuo legale se proprio sei intenzionato al "ricorso" Agenzia delle Entrate gliene dai preventiva comunicazione verbale (telefono) e poi se non ti dimostra il "documento" ti recherai di persona ad aprire la "pratica" o a verificarne la ricezione se realmente spedito. A parte il fatto che non mi è chiaro cosa avrebbe dovuto scrivere l'avvocato all'Agenzia d.Entrate.
Solo per completezza provo a simulare la raccomandata che avrei spedito al locatore:
" " omissis".. 10 aprile 2014 oppure 10 luglio2014 oppure 10 ottobre2014,... .Indipendentemente dalla richiesta di aumentare il canone trimestrale da X a Y, l'intervento riparatorio richiesto, come previsto dalla normativa in materia, è un vostro preciso obbligo che chiedo di rispettare. Nel frattempo continuerò ad onorare il canone di partenza (X) come ho sempre ottemperato sin dall'inizio contrattuale.
Distinti saluti.....(firma....) P.S. L'importo del trimestre appena iniziato per mie esigenze personali vi è stato spedito il 25 febbraio, oppure il 25 giugno, oppure il 25 settembre con vaglia postale dall'ufficio postale della città di Vattelapesca"". (diversa dalla residenza). Con questa mossa avresti annullato la segretezza imposta
dal Locatore e indebolito la sua forza contrattuale riducendolo a più miti consigli. Ma ormai è fatta e questo mio intervento resta solo un possibile percorso per altri propisti che si venissero a trovare nella tua situazione. Chiudo richiedendoti il contenuto della lettera del tuo avvocato. Grazie. Quiproquo.