gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ho letto, ringraziato e capito ciò che mi interessa.
Ho anche risposto a @mapeit , facendo un'ulteriore domanda.

Non entro nella polemica tra te e @Daniele 78 .

Auspico ancora qualche risposta sul punto 2) del primo post.

Magari @mapeit , @gattaccia, forse @casanostra, @cec e altri utenti del Forum che stipulano contratti concordati possono dire se i Sindacati a cui li sottopongono per l'asseverazione chiedono la Dichiarazione di Conformità o quella di Rispondenza degli impianti.
Sto facendo un sondaggio tra miei conoscenti qui a Torino, e sono curiosa di sapere come si svolge la pratica in altri Comuni!

(NON chiedo se i Sindacati commettono dei suprusi nei confronti dei locatori, violazione dei diritti, ecc, ecc)

@uva, qui da me non chiedono nulla, io allego di mia sponte l'Ape e la visura

per inciso, ho avuto a suo tempo una lieve, si fa per dire :D, discussione con il rappresentante del Sunia, che mi prepara il contratto e l'attestato, per poi portarlo all'Uppi a vidimare, e verso solo € 40, solo io (non mi faccio rimborsare nulla dall'inquilino)
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
qui da me non chiedono nulla, io allego di mia sponte l'Ape e la visura
Grazie della risposta @gattaccia .
Anche qui a Torino l'Uppi (fino a metà dell'anno scorso) chiede solo l'APE, perché in base alla classe energetica il nostro Accordo Territoriale prevede degli aumenti o delle riduzioni. Sono "premiate" le classi A - B - C e "punite" quelle F - G.
Non sono richieste documentazioni/certificazioni relative agli impianti.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
la certificazione di un tecnico che certifichi non la conformità dell'impianto elettrico, ma solo l'esistenza di un salvavita a norma
Per quanto riguarda il salvavita, tutti gli appartamenti che gestisco io sono in regola: salvavita montato e certificato da un elettricista.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi (se ho capito bene) nella tua esperienza, @Gagarin, i Sindacati di Roma non chiedono le Dichiarazioni di conformità / rispondenza per asseverare i contratti concordati.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non basta la semplice dichiarazione in contratto, perchè il salvavita potrebbe anche essere stato montato male: ci vuole anche la certificazione di un tecnico che certifichi non la conformità dell'impianto elettrico, ma solo l'esistenza di un salvavita a norma
Frase ambigua:
Non basta ... a chi?
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Grazie della risposta @gattaccia .
Anche qui a Torino l'Uppi (fino a metà dell'anno scorso) chiede solo l'APE, perché in base alla classe energetica il nostro Accordo Territoriale prevede degli aumenti o delle riduzioni. Sono "premiate" le classi A - B - C e "punite" quelle F - G.
Non sono richieste documentazioni/certificazioni relative agli impianti.
Qua a Biella non c’è quel discorso legato alla classe energetica ma c’è semplicemente un accordo tra Comune, con le parti proprietà ed inquilini in base alle superfici ed alla tipologia dell’immobile (per fortuna) anche perché con un mercato da noi fermo di fatto troveresti pochissimi immobili in classe A o B qualche C si, questo perlomeno guardando gli annunci immobiliari qui da noi sul Cercacasa o nelle vetrine delle Agenzie immobiliari!
 

Clematide

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quando si stipula un contratto concordato è obbligatorio utilizzare il modello ministeriale (allegato A al D.M. 16/01/2017).

Bisogna compilare le seguenti righe:

a) estremi catastali identificativi dell'unità immobiliare : ……………………………..……...………
b) prestazione energetica:…………………………………………………………………………….
c) sicurezza impianti ………………………………………………………………………………..…
d) tabelle millesimali: proprietà ……… riscaldamento …….… acqua …… altre …………
………...

Domande:

1) in caso di immobile vetusto, con impianti funzionanti ma rifatti molti anni fa, cosa è meglio scrivere al punto c)?
Impianti a norma/ impianti rifatti nell'anno X/ impianti conformi all'epoca di costruzione dell'immobile?

2) Vi risulta che il Sindacato (tipo l'Uppi) a cui ci si rivolge per l'asseverazione chieda qualche documentazione relativa agli impianti?
Se sì, quale: Dichiarazione di conformità? Dichiarazione di rispondenza?
Per l'impianto elettrico può bastare la fattura/dichiarazione dell'elettricista che ha montato il "salvavita"?

Grazie.

L’ottavo comma dell’art.1 del Dm 16 gennaio 2017 dispone che l’attestazione di rispondenza all'accordo locale del contenuto economico e normativo della locazione agevolata debba essere rilasciata “sulla base degli elementi oggettivi dichiarati dalle parti contrattuali: le indicazioni sono fornite “a cura e con assunzione di responsabilità” delle parti stesse.

Tra gli elementi relativi al contenuto economico del contratto (il canone di un’abitazione deve variare anche in base alla qualità degli impianti) rientra anche l’esistenza e lo stato degli impianti, ma con il DL 112 del 2008 e venuto meno l’obbligo di documentare la sicurezza degli stessi in caso di locazione di un immobile.

Se le parti, o meglio se la parte richiedente l’attestazione dichiara che gli impianti sono a norma, le organizzazioni sindacali assumono questo dato per vero: resta esclusa ogni responsabilità delle organizzazioni sindacali che non sono tenute a fare controlli o verifiche delle dichiarazioni rese dal richiedente circa lo stato degli impianti.

Ad oggi non esistono norme rintracciabili che pongano un generale obbligo di adeguamento degli impianti preesistenti che siano conformi alle norme di sicurezza applicabili all’epoca della loro realizzazione in nessuna tipologia di fabbricato, e, quindi, non occorre garantire la conformità dell’impianto alle norme vigenti all’epoca in cui l’immobile viene locato,

Naturalmente, qualora l’impianto non fosse a norma neppure in relazione alle norme di sicurezza vigenti all’epoca della sua realizzazione, scatta un obbligo di adeguamento che, se disatteso, può essere motivo in capo al locatore di responsabilità, anche penale, in caso di incidente.

Ma il difetto dell’impianto elettrico non inficia la locazione, perché rientra nella categoria del vizio della cosa locata, per il quale, in base all’art.1578 c.c., qualora il bene oggetto del contratto, al momento della consegna, sia affetto da vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneita all’uso pattuito, il conduttore può domandare la risoluzione del contratto, salvo che non siano vizi a lui conosciuti o facilmente riconoscibili alla firma dell’atto, da qui l’importanza di notiziare il locatario, secondo principi di buona fede, riguardo il livello di sicurezza degli impianti (ad esempio esistenza nell’impianto elettrico almeno dei requisiti dell’art.6, co.3 del Dm 37/2008).
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
(il canone di un’abitazione deve variare anche in base alla qualità degli impianti)

Questo forse dipende dai singoli Accordi Territoriali.

A Torino, ad esempio, si può maggiorare il canone del 10% se l'unità immobiliare o le parti condominiali sono state ristrutturate nei 10 anni precedenti la stipula del contratto di locazione.
E' sottinteso che quando si ristruttura un appartamento si rifanno anche gli impianti, ma non mi pare che nell'Accordo vi sia un obbligo specifico.

Grazie per la spiegazione esaustiva!
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Questo forse dipende dai singoli Accordi Territoriali.

A Torino, ad esempio, si può maggiorare il canone del 10% se l'unità immobiliare o le parti condominiali sono state ristrutturate nei 10 anni precedenti la stipula del contratto di locazione.
E' sottinteso che quando si ristruttura un appartamento si rifanno anche gli impianti, ma non mi pare che nell'Accordo vi sia un obbligo specifico.

Grazie per la spiegazione esaustiva!
È un ottimo incentivo al recupero però!
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Qualora vi fossero più o meno dei rischi sull’utilizzo degli impianti (di qualunque tipo) la responsabilità del manutentore è elevata anche per il non aver “messo fuori servizio l’impianto in oggetto”. Quindi quando lo trova lo deve mettere fuori servizio:Sentenza C.C. 44968/2016 !

Sarà anche per questo motivo che molto spesso gli impiantisti sono reticenti a certificare un impianto preesistente data la responsabilità che ne deriva?
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho letto, ringraziato e capito ciò che mi interessa.
Ho anche risposto a @mapeit , facendo un'ulteriore domanda.

Non entro nella polemica tra te e @Daniele 78 .

Auspico ancora qualche risposta sul punto 2) del primo post.

Magari @mapeit , @gattaccia, forse @casanostra, @cec e altri utenti del Forum che stipulano contratti concordati possono dire se i Sindacati a cui li sottopongono per l'asseverazione chiedono la Dichiarazione di Conformità o quella di Rispondenza degli impianti.
Per quanto mi riguarda i contratti concordati in corso li ho stipulati prima della norma che ne prevedesse l'asseverazione da un'associazione di categoria.
In ogni caso nel contratto di affitto nella parte: documentazione amministrativa e sicurezza impianti indico sempre (anche nei contratti 4+4) collaudo del... rilasciato da.. + dichiarazione conformità impianto elettrico del ..+ dichiarazione conformità impianto termo-sanitario ...+ abitabilità rilasciata da... + libretto caldaia con ultimo controllo eseguito il ...(prima di far entrare un inquilino lo faccio fare e lo pago io) e le allego in copia al contratto di locazione in una cartellina "documenti abitazione" dove trovano anche le istruzioni sugli elettrodomestici, termostato, libretto caldaia e vari.
Aggiungo che in diversi mi hanno fatto i complimenti perchè non è così scontato!
 

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