Questa volta ad insistere caparbiamente direi che sei tu.
Che "purtroppo" la Agenzia delle Entrate possa successivamente inviare degli accertamenti, pur avendo male servito il cliente/contribuente, è vero: ma è assimilabile ad un esercizio arbitrario della sua posizione di potere . Un professionista (commercialista, avvocato...) che commettesse un errore, ne risponderebbe in proprio.
Quanto al contenuto del contratto, avverto che non distingue i due aspetti:
ammettiamo pure che sia una anomalia scrivere che per tre mesi si abbuona il canone (non previsto "a sistema"; che poi sia assimilabile ad un comodato è solo una interpretazione analogica, smentita dal testo contrattuale che prevede sostanzialmente un differimento dei pagamenti)
Rimane il fatto che la scaletta non necessariamente deve essere vincolata all'annualità contrattuale, fiscale o quel che ti pare.
Certo,senza scalette, e magari con decorrenza 1 gen-31 dic, si ha il massimo della linearità; ma situazioni più complesse non necessariamente sono pasticci.
Non scarico alcuna responsabilità: e ti posso produrre un esempio.
Ho sottoscritto un contratto uso foresteria della durata di 18 mesi ad una società alcuni anni fa: la società ha registrato il contratto (lo ha preteso) e versato l'imposta di registro per l'intero periodo (18 mesi).
Cinque anni dopo ricevo un avviso di pagamento: la Agenzia delle Entrate aveva "considerato" il canone complessivo come canone annuale, aveva un solo versamento di imposta e mancava secondo lei la annualità successiva. Di chi lo sbaglio?
Per fortuna c'è civis e la mail: dopo aver inoltrato la documentazione di riferimento, l'avviso è stato annullato.
Il problema non sta nel rinfacciarsi le responsabilità: sta nella errata interpretazione del concetto di semplificazione: Ricorderai che quando eravamo più giovani la Agenzia delle Entrate si chiamava Ufficio del registro, e il suo compito era quello di Registrare ed Archiviare tutte le scritture a valore legale.
Ultimamente la PA ha trovato più comodo trasferire ogni responsabilità sugli utenti, (o professionisti abilitati)
1-Non è spesso più necessario allegare il contratto di locazione
2- Il Catasto viene aggiornato automaticamente attraverso le procedure Docfa approntate dai professionisti privati
3_ I Rogiti vengono acquisiti e trascritti attraverso la Comunicazione Unica utilizzata dai Notai.
Tutto giusto e utile, accelera l'aggiornamento dei dati ecc., ma ha sostanzialmente deresponsabilizzato gli addetti all'ufficio.
Peccato che il personale della PA sia rimasto pressochè lo stesso, sempre meno formato (specie gli anziani) e riceva regolarmente la stessa retribuzione a noi contribuenti.
E se vai a chiedere loro una informazione fiscale, hanno spesso la sfacciataggine di risponderti che per le consulenze ci sono i commercialisti.
Credo tu conosca la differenza giuridica tra il nostro vecchio Statuto Albertino e a Costituzione Italiana.
Io non vorrei tornare indietro.
Passo e chiuso.
Che "purtroppo" la Agenzia delle Entrate possa successivamente inviare degli accertamenti, pur avendo male servito il cliente/contribuente, è vero: ma è assimilabile ad un esercizio arbitrario della sua posizione di potere . Un professionista (commercialista, avvocato...) che commettesse un errore, ne risponderebbe in proprio.
Quanto al contenuto del contratto, avverto che non distingue i due aspetti:
ammettiamo pure che sia una anomalia scrivere che per tre mesi si abbuona il canone (non previsto "a sistema"; che poi sia assimilabile ad un comodato è solo una interpretazione analogica, smentita dal testo contrattuale che prevede sostanzialmente un differimento dei pagamenti)
Rimane il fatto che la scaletta non necessariamente deve essere vincolata all'annualità contrattuale, fiscale o quel che ti pare.
Certo,senza scalette, e magari con decorrenza 1 gen-31 dic, si ha il massimo della linearità; ma situazioni più complesse non necessariamente sono pasticci.
Non scarico alcuna responsabilità: e ti posso produrre un esempio.
Ho sottoscritto un contratto uso foresteria della durata di 18 mesi ad una società alcuni anni fa: la società ha registrato il contratto (lo ha preteso) e versato l'imposta di registro per l'intero periodo (18 mesi).
Cinque anni dopo ricevo un avviso di pagamento: la Agenzia delle Entrate aveva "considerato" il canone complessivo come canone annuale, aveva un solo versamento di imposta e mancava secondo lei la annualità successiva. Di chi lo sbaglio?
Per fortuna c'è civis e la mail: dopo aver inoltrato la documentazione di riferimento, l'avviso è stato annullato.
Il problema non sta nel rinfacciarsi le responsabilità: sta nella errata interpretazione del concetto di semplificazione: Ricorderai che quando eravamo più giovani la Agenzia delle Entrate si chiamava Ufficio del registro, e il suo compito era quello di Registrare ed Archiviare tutte le scritture a valore legale.
Ultimamente la PA ha trovato più comodo trasferire ogni responsabilità sugli utenti, (o professionisti abilitati)
1-Non è spesso più necessario allegare il contratto di locazione
2- Il Catasto viene aggiornato automaticamente attraverso le procedure Docfa approntate dai professionisti privati
3_ I Rogiti vengono acquisiti e trascritti attraverso la Comunicazione Unica utilizzata dai Notai.
Tutto giusto e utile, accelera l'aggiornamento dei dati ecc., ma ha sostanzialmente deresponsabilizzato gli addetti all'ufficio.
Peccato che il personale della PA sia rimasto pressochè lo stesso, sempre meno formato (specie gli anziani) e riceva regolarmente la stessa retribuzione a noi contribuenti.
E se vai a chiedere loro una informazione fiscale, hanno spesso la sfacciataggine di risponderti che per le consulenze ci sono i commercialisti.
Credo tu conosca la differenza giuridica tra il nostro vecchio Statuto Albertino e a Costituzione Italiana.
Io non vorrei tornare indietro.
Passo e chiuso.