essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
la cosa è un po' diversa però, la signora di cui parli doveva dimostrare come ha avuto dei soldi per pagare i lavori , non se ha pagato al marito la metà casa.
La questione non è tanto diversa...in un caso doveva dimostrare come ha pagato le imprese, nell'altro come ha pagato il venditore....
 

griz

Membro Storico
Professionista
scusa se insisto: l'impresa è stata sicuramente pagata e lo scopo dell'Agenzia delle Entrate era scoprire da dove venissero i fondi, la moglie che acquista dal marito, non deve dimostrare il pagamento se non nel caso di eventuali eredi che ponessero la questione
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
non deve dimostrare il pagamento se non nel caso di eventuali eredi che ponessero la questione

Concordo.

Difficilmente l'Agenzia delle Entrate verifica l'avvenuto pagamento di un immobile regolarmente rogitato.
Il caso della signora è partito da altri presupposti: non avesse mai dichiarato redditi la verifica mirava ad accetare l'eventuale riciclaggio di proventi illeciti o redditi evasi al fisco.
Non capisco la necessità di stipulare un atto cedendo il 50% dell'abitazione, visto che era già di proprietà di entrambi.
Domanda che già non aveva avuto risposta.
I motivi possono essere disparati...leciti ma anche "illeciti".
 
U

User_51638

Ospite
Nessun processo all'intenzione, grazie. Scusate dove vedete l'illecito ? Ho venduto la mia quota a mia moglie che è divenuta l'unica proprietaria della sua "prima casa"! Io ho acquistato successivamente un'altro immobile quale mia "prima casa"! Penso sia una cosa del tutto legittima, come vendere a qualsiasi privato! Non ho debiti o creditori alle calcagna!
Il mio quesito era quello di conoscere semplicemente come avrebbe potuto regolarsi mia moglie (con la quale siamo felicemente sposati) al fine di trovarsi in regola allo scadere dei termini indicati dal rogito, ovvero dimostrare, qualora richiesto, che ha ottemperato al pagamento previsto, anche secondo la modalità ipotizzata - ad esempio - al punto 1 della mia discussione, considerato che le somme depositate su un conto corrente cointestato si presumono in comproprietà, e ciò in base all'articolo 1101 del Codice civile, secondo cui “le quote dei partecipanti alla comunione si presumono uguali” ed all'articolo 1298 del Codice civile, per il quale “nei rapporti interni l'obbligazione si divide tra i diversi creditori”. Il principio generale è, quindi, quello della presunzione dell'uguaglianza delle quote dei cointestatari (salvo la prova contraria che dovrebbe essere esercitata solo da parte di uno dei cointestatari).
Tutto qui! Cordialmente.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Nessun processo all'intenzione, grazie. Scusate dove vedete l'illecito ?

Tranquillo...non siamo in Tribunale...se rileggi avevo scritto che tutte le ipotesi erano possibili.

Poi, visto che vuoi sembrare al di sopra di ogni sospetto, è tua discrezione spiegare perchè una coppia che, seppur in separazione dei beni, non risulta legalmente separata (tanto che esiste un c/c cointestato da dove la moglie preleva senza contribuire) abbia necessità di avere una "prima casa" per il marito ed una "prima casa" per la moglie.

Altrimenti resta il sospetto di una mossa volta ad eludere IMU ed altro.
 
U

User_51638

Ospite
Tranquillo...non siamo in Tribunale...se rileggi avevo scritto che tutte le ipotesi erano possibili.

Poi, visto che vuoi sembrare al di sopra di ogni sospetto, è tua discrezione spiegare perchè una coppia che, seppur in separazione dei beni, non risulta legalmente separata (tanto che esiste un c/c cointestato da dove la moglie preleva senza contribuire) abbia necessità di avere una "prima casa" per il marito ed una "prima casa" per la moglie.

Altrimenti resta il sospetto di una mossa volta ad eludere IMU ed altro.
Gentilissimo Diramaz, probabilmente il luogo di provenienza dei miei messaggi ti fanno presupporre scenari da fiction modello "gomorra" o eventuali complotti tributari caratterizzati chissa da queli elusioni (IMU o quant'altro....) tale da accusarmi da voler sembrare "al di sopra di ogni sospetto". Scusami ma sospetto di cosa? Cosa c'entra la necessità di avere una "prima casa" per il marito ed una "prima casa" per la moglie? (discorso che poterebbe essere legittimamente personale, in quanto ipoteticamente potrei avere diverse proprietà).
Lo scopo di questo forum penso sia quello di condividere eventuali esperienze recenti e/o pregresse vissute dagli utenti, utili a sciogliere eventuali dubbi sulle situazioni esplicate e non teorizzazioni fantasiose.
Allo stato, ritengo che il punto di domanda, "tecnicamente", sia stato compreso soltanto dall'utente "grizt", ovvero riguardo le modalità con le quali la parte acquirente (moglie) dovrebbe eventualmente, ipoteticamente, verosimilmente, probabilmente dimostrare all'Agenzia delle Entrate (qualora ne fosse così interessata) su come ha erogato il corrispettivo del prezzo concordato per la compravendita, allo scadere dei tempi previsti dal rogito (atto registrato dal notaio all'AgE, le cui tasse sono superiori a quelle della donazione).
Perdonami, ma le tue risposte (e sicuramente mi sbagliero!!!) sembrano solo delle provocazioni...
Grazie comunque per l'attenzione.
 
U

User_51638

Ospite
Se rispettando la legge, riesci a raggiungere lo scopo di risparmiare, perché rinunciare?
Tutto è stato fatto nel rispetto della Legge.
Il mio scopo era solo conoscere se nel pratico altre persone avevano vissuto analoga situazione, ripeto nel pratico, e se avevano ottemperato secondo una delle ipotesi da me analizzate in virtù delle normative vigenti (limiti di uso contante, tracciabilità degli assegni circolari, redazione di ricevute, ecc.).
Altro che elusione...., forse la mia eccessiva precisione sta sfociando in inutili assilli!
Comunque, grazie atutti per la cortese partecipazione.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Perdonami, ma le tue risposte (e sicuramente mi sbagliero!!!) sembrano solo delle provocazioni...

Nessuna provocazione...e sincermanee non mi interessa che tu sia fiscalmente in regola o meno.
Però...siccome altri leggono...non si può far passare il messaggio che 2 coniugi possano avere una "prima casa" ciascuno solo perchè gli vien il "ghiribizzo" di procedere in tal senso.

Per l' Agenzia delle Entrate il concetto "prima casa" non è quello di un "primo" edificio in proprietà...ma quello di "abitazione di residenza".

SE tu e tua moglie non siete legalmente separati e vivete sotto lo stesso tetto...non esiste che possiate avere un "prima casa" ciascuno.

Questo è un escamotage che alcuni usano solo per evitare certe tasse (IMU) oltre a certi benefici in fase di acquisto)..e questo si chiama elusione...sia fatta a Nord come al Sud.

Io non ho mai affermato che tu rientri fra questi...e nemmeno mi interessa.
 

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