Nessun processo all'intenzione, grazie. Scusate dove vedete l'illecito ? Ho venduto la mia quota a mia moglie che è divenuta l'unica proprietaria della sua "prima casa"! Io ho acquistato successivamente un'altro immobile quale mia "prima casa"! Penso sia una cosa del tutto legittima, come vendere a qualsiasi privato! Non ho debiti o creditori alle calcagna!
Il mio quesito era quello di conoscere semplicemente come avrebbe potuto regolarsi mia moglie (con la quale siamo felicemente sposati) al fine di trovarsi in regola allo scadere dei termini indicati dal rogito, ovvero dimostrare, qualora richiesto, che ha ottemperato al pagamento previsto, anche secondo la modalità ipotizzata - ad esempio - al punto 1 della mia discussione, considerato che le somme depositate su un conto corrente cointestato si presumono in comproprietà, e ciò in base all'articolo 1101 del Codice civile, secondo cui “le quote dei partecipanti alla comunione si presumono uguali” ed all'articolo 1298 del Codice civile, per il quale “nei rapporti interni l'obbligazione si divide tra i diversi creditori”. Il principio generale è, quindi, quello della presunzione dell'uguaglianza delle quote dei cointestatari (salvo la prova contraria che dovrebbe essere esercitata solo da parte di uno dei cointestatari).
Tutto qui! Cordialmente.