Scusa se mi intrometto nel thread.
Il tuo ragionamento: poichè c'è crisi, prezzo vendita diminuito etc. etc., l'agente immobiliare per mantenere il fatturato dell'anno precedente dovrebbe aumentare le provvigioni.
Ma nel mercato del lavoro non ci sono solo gli agenti immobiliari.
Ci sono i professionisti, i lavoratori autonomi, i commercianti.
Il costo del lavoro c'è anche per loro. Se tutti aumentassero le loro parcelle e i prezzi di vendita di qualsiasi merce, si innescherebbe una carica di esplosivo che ci distruggerebbe (economicamente) tutti quanti. Invece, a mio parere, siccome c'è sofferenza per tutti, stringiamo tutti quanti la cinghia, finchè questa crisi non finisce. Quindi niente nicchie, ma parità.
saluti
jerry48
Vale anche per Margherita che concorda con te.
Non so dove abbiate vissuto tutti questi anni: a settembre i media da decenni, dico decenni, ripropongono assieme all' inutilità degli esami di riparazione a settembre, al caro libro di testo, l'aumento del costo della vita. Secondo i media tutto inizia con l'aumento del costo del carburante che infetta il trasporto su gomma, quindi il prezzo dei generi alimentari di prima necessità, ma anche direttamente il bilancio familiare per via dei veicoli che ci sono in famiglia, ecc... ecc... . Chissà come mai poi l'aumento dei prezzi li trovi sulle scarpe, sui vestiti, sui bulloni e sulle viti, sul trinciapollo ecc. ecc.. tranne che sui prodotti elettronici. E in questo clima tu, e Margherita,pensate e sostenete che l'avvocato, il geometra, l'idraulico non seguano questa tendenza generalizzata all'aumento delle parcelle? Mi fate semplicemente ridere.