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Non solo, molte volte si rischia di esserne a favore (dell'aumento di tassazione) magari non sapendo che facendo la misura di ogni stanza della propria casa si rischia di arrivarci molto molto vicino; senza esserne coscienti del tutto. A quel punto alla domanda se sei a favore o meno potrebbe avere una risposta ben differente a prima. Dipende sempre dal punto di vista tuo rispetto al problema
Invece sarebbe "di lusso". Poiché possiede oltre 4 caratteristiche tra quelle della tabella allegata al D.M. 2/8/69.[DOUBLEPOST=1387422576,1387422294][/DOUBLEPOST]Dico la mia: un'abitazione di questo tipo può essere accatastata come A/7 e, con molta probabilità, sarebbe accatastata come A/7 con la classe più alta prevista da quel Comune. Questo non vuol dire che una abitazione con le suddette caratteristiche tecnologico/costruttive deve essere per forza intesa come abitazione di lusso
Tu sei quello che lo fa. Tirando in ballo la normativa IMU, nella quale non sono citate nemmeno una volta le parole "di lusso".Tu stai mettendo capre e cavoli insieme
Quello è vero che succede, ma dipende tanto dal notaio (scelto e pagato dal venditore) che magari con l'ausilio di un tecnico (tipo geometra, perito o architetto o ingegnere) del compratore controlla che tutti i documenti corrispondano effettivamente al bene in oggetto, che non ci siano ipoteche sullo stesso...poi non tuti sono professionali nel fare il proprio lavoro ma questo è un'altro discorso. Io chiarisco come dovrebbe avvenire a mio parere una compravendita tipo, meglio se preceduta da un compromesso firmato da entrambe le parti. Noi sulle compravendite dei nostri immobili passiamo sempre da un compromesso firmato da notaio a fronte di caparra confirmatoria per un bene comunque già realizzato almeno al 70% (rustico finito allacciato alle utenze intonaci esterni e pittura conclusi) si deve partire solo con l'interno. Se non facessi così sulla carta non venderei più nulla ;questo già da quando ho iniziato come immobiliare 13 anni fa era così almeno dalle mie parti. Era raro già allora che qualcuno ti desse in mano dei soldi prima d'iniziare, oggi praticamente non esiste più, per arrivare a quei tempi li , almeno per quello che conosco io, devi tornare indietro almeno ai primi anni 90.Si però, a parte il fatto che alcuni costruttori pirati vendono ugualmente gli appartementi in attesa di abitabilità e che poi gli acquirenti vanno ad abitarci ugualmente
Infatti il gioco è proprio quello d'inserire superfici minime (infatti esistono anche mini alloggi in A/1) ieri sera ho trovato sul mio manuale tecnico delle definizioni che vanno proprio nella tua direzione...da una parte danno superfici ampie (sopra i 200) si parla anche di frazionamenti di villa in vari mini-alloggi...ma se io fraziono un unità da 200 o 240 mq in 3 , ad esempio, avrò tre alloggi da 80 mq (anche in villa) (un normalissimo alloggio dove far stare 3 camere da letto ed una cucina che superi i 10mq è quasi impossibile....per tanti e troppi motivi legati allo spazio (corridoi, punti di passaggio nel soggiorno) ecc. fai delle cose proprio minimali dove un normale arredo di casa (un divano 2 poltrone un tavolo, una credenza ed un mobile per la TV ci stanno al pelo.Non condivido il principio di inserire come parametro di classazione la superficie commerciale minima, perché, secondo me, anche con 110 mq di appartamento che rispetti requisiti da me elencati si tratta di abitazione di lusso.
Quello che per me è "di lusso" è irrilevante.Poi continui a non rispondermi anche cosa per te è di lusso
Chi avrebbe sostenuto che corrisponda all'A/8? L'unico parametro per l'attribuzione di una categoria catastale sarebbe la superficie?Inoltre aggiungo che anche la superficie di 170 mq non corrisponde all'A/8 ma inferiore
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