Mia "prima" figlia vuole provare a vendere il suo alloggio e si è già rivolta ad una agenzia. Ho già impegnato un professionista per la necessaria certificazione. Vi sono perplessità che sottopongo agli amici propisti.
1) Io sostengo che la fattura, essendo mia figlia nuda proprietaria e io usufruttuario, dovrà essere intestata ad entrambi con i relativi codici fiscali. E' giusto??? O è sufficiente solo uno dei due, come sostiene il Certificatore???
2) una volta venduto (sarà difficile...) il ricavato servirà per comprare un altro alloggio più comodo e intestato solo a lei...Chiedo: come dovrò giustificare all'onor del mondo questo secondo "fittizio" passaggio di denaro dalle tasche del padre alla figlia...??? Come vedete è un altro aspetto imprevisto perchè ritorna a fare capolino la COLLAZIONE-DONAZIONE che avevo ormai già riposto rassegnato al fatto compiuto oltre venti anni fà. Si apre un ventaglio di ipotesi:
A) aumentiamo nel rogito fin dove possibile il valore della nuda proprietà e diminuiamo quello dell'usufrutto???
B) Il passaggio dal padre alla figlia con regolare bonifico e con quale causale???
C) Il passaggio come sopra in contanti ben suddiviso in varie rimesse???
D) O cosa altro???
Infine: posso continuare a lamentarmi per il disagio a cui mi sottopone quella maledetta legge???
Ringrazio cordialmente tutti gli esperti che vorranno confortarmi con un suggerimento. QPQ.
1) Io sostengo che la fattura, essendo mia figlia nuda proprietaria e io usufruttuario, dovrà essere intestata ad entrambi con i relativi codici fiscali. E' giusto??? O è sufficiente solo uno dei due, come sostiene il Certificatore???
2) una volta venduto (sarà difficile...) il ricavato servirà per comprare un altro alloggio più comodo e intestato solo a lei...Chiedo: come dovrò giustificare all'onor del mondo questo secondo "fittizio" passaggio di denaro dalle tasche del padre alla figlia...??? Come vedete è un altro aspetto imprevisto perchè ritorna a fare capolino la COLLAZIONE-DONAZIONE che avevo ormai già riposto rassegnato al fatto compiuto oltre venti anni fà. Si apre un ventaglio di ipotesi:
A) aumentiamo nel rogito fin dove possibile il valore della nuda proprietà e diminuiamo quello dell'usufrutto???
B) Il passaggio dal padre alla figlia con regolare bonifico e con quale causale???
C) Il passaggio come sopra in contanti ben suddiviso in varie rimesse???
D) O cosa altro???
Infine: posso continuare a lamentarmi per il disagio a cui mi sottopone quella maledetta legge???
Ringrazio cordialmente tutti gli esperti che vorranno confortarmi con un suggerimento. QPQ.