Vorrei rispondere a quiproquo.
Premesso che ho solo chiesto un'informazione per sapere quali sono i miei diritti.
E non devo spiegazioni personali sulla mia richiesta.
Vorrei dire che al mondo ci sono genitori che per tutta la vita hanno trattato i figli in modo indegno e che sono capaci di fare ricatti e dispetti ai figli.
Ti assicuro che mio padre fino a che non si e ammalato e non e' diventato vecchio ( anche se ha trattato i figli come schiavi) ha sempre dato i soldi a tutti divisi ugualmente.
Solo negli ultimi mesi di vita ( con mia sorella che lo assisteva retribuita mensilmente da noi)
guarda caso a intestato tutto a lei ( premetto che anche io andavo ad assisterlo nei momenti di liberta dal lavoro) non ti sempre alquanto sospetto.
Mio padre non mi ha spiegato il motivo voleva solo che lasciassi il lavoro la mia famiglia e lo assistessi 24 ore su 24.Mia sorella ha potuto assisterlo ( ricordo sempre retribuita) solo perche era disoccupata e la manteneva il marito.
Nessuno deve spiegazioni personali...di solito alla fine...prima o dopo le danno ( le diamo...) tutti al fine di avere un quadro della situazione il più completo possibile e nell'interesse dello stesso postante...che poi alla fine l'hai fatto anche tu...e questo mi permette di intervenire proprio sul lato che mi è più congeniale. Premetto che anche il tuo caso è molto interessante...Sul lato giuridico anche se non sono un esperto credo che tu possa prima interpellare tua sorella e a risposta negativa ricorrere all'avvocato. Sul lato umano si evince che nonostante una crudezza caratteriale di tuo padre non completamente esplicitata (???) lui ha cercato di essere paritetico nella "dazione" di denaro o altro. E' questo va a suo attivo...nel suo passivo o negativo va ascritto la mancata suddivisione paritetica
di quest'ultima somma patrimoniale, versata di fatto solo a tua sorella. Presumo che tua madre fosse d'accordo di escludere questi buoni dall'asse della "sua" eredità...Altrimenti la metà di essi, pari a
35.000 euro andava suddivisa per quattro ( 25% o 30%al babbo, il
resto per tre...)...Per non complicarci la vita simuliamo che tuo padre
fosse diventato titolare al 100% di tale somma e che avesse deciso di
lasciarli per intero a tua sorella. Io posso solo ipotizzare che, vestendo i panni di tuo padre, ma col "MIO" verbo comportamentale, il motivo
che mi avrebbe indotto a tale scelta lo avrei cercato evidenziando
il reddito netto spendibile (tenore...) di quella figlia confrontandolo con quello degli altri due fratelli...Un padre-padre resta tale fino alla fine della vita...e nel suo metro di giudizio può starci anche una valutazione sul merito...ma la preminenza è riservata al bisogno...allo stato di necessità che travalica anche gli eventuali demeriti del
premiato-prescelto...Se, come mi sembra di intuire, tuo padre ha ravvisato in tua sorella un certo stato di bisogno o una situazione socio-economica meno tranquilla dei due fratelli...questo potrebbe essere il motivo che insieme cerchiamo. Questa è una valutazione che solo tu potrai fare...e decidere poi di conseguenza...Posso solo aggiungere (non per te) per gli amici...omissis...che se non ci fosse la "COLLAZIONE" ereditaria tu e tua sorella risparmiereste, nel caso di lite, le ingenti spese processuali con due chef che affettano il vostro Tacchino già cotto e pulito affettandolo ciascuno dalla sua parte...e la memoria del padre-padre "ONORATA" a suo totale merito...qpq.