guarda, pretendi troppo da me non dispongo di un ufficio studi. Però ti ricordo che il cambio venne fissato nel 1998 per entrare in vigore nel 2001. Io sono stato dealer nel Banco di Roma New York e Roma (Dir Cen) e nella BV di Monaco..@sergio G. Sarà anche come dici sull'Esportazione...prima però vi sono i consumi interni e le relative produzioni...poi anche l'Importazione...Quindi ti riformulo la domanda in altro modo:
Il giorno (o mesi) dopo il cambio con l'euro un chilo di pane, uno di carne e altri prodotti del paniere di base quanto costavano in più o in meno del giorno precedente in Germania e in Italia??? IDEM per i prodotti importati e per quelli esportati. Se mi si risponde con dati numerici certi, potremo meglio ricollocare la querelle sul sig.Prodi...il quale al momento fatidico dovette negoziare anche con la Francia e credo con gli altri paesi...e mi e ti richiedo cosa altro poteva fare se non ricollocare il valore sul potere d'acquisto statisticamente accertato??? Infine, dimostrami,ritornando all'Esportazione, che il giorno dopo (o anche diversi mesi dopo) il maggiolino della volkswagen veniva a costare di meno del giorno prima e quello della Panda o Punto di più. Insomma...produci, se puoi e vuoi, numeri...numeri e numeri. Ti rinnovo gli auguri. QPQ.
Fissare a tavolino un rapporto di cambio con questo gap temporale è immorale perchè è il più forte che vince non c'è partita. Se nei cambi prendi il valore medio se sei paese a moneta FORTE hai già vinto.
Non credo sia difficile capire che in un paese manifatturiero come l'talia il cambio va guidato con svalutazioni graduali e graduate laddove detto Paese ha le mani legate dal debito.
Se poi aggiungi che i nostri politici anzichè usare il risparmio derivante dalla cadta dei tassi per diminuire il debito lohannio chiamato tesoretto e si sono serviti à la carte........