il diritto di collocare nell’altrui proprietà antenne televisive, è riconosciuto dagli art. 1 e 3 legge 6 maggio 1940 n. 554 e 231 D.P.R. 29 marzo 1973 l. n. 156, ed è espressamente subordinato all’impossibilità per l’utente di servizi radiotelevisivi di utilizzare spazi propri per la collocazione dell’ antenna ovvero di avvalersi di un impianto comune, o spazi comuni.
Ma la prima trasmissione video non è del 1954?
sei coccio: la stessa postante ha scritto di sapere di non poter impedire l'installazione della antenna e continui come un Don Chisciotte a difendere posizioni indifendibili?
A mio parere sa una cosa sbagliata. Considera che se io debbo parcheggiare, anche se vedo tante macchine parcheggiate non mi fido e verifico se è assente il cartello 'divieto di sosta'!
Si perché si scrive mi sbaglio e tu hai per vezzo lo scrive erroneamente questo verbo.
la regola dice che chi circola con un mezzo di locomozione deve osservare la segnaletica orizzontale e verticale non quello che fanno gli altri o la maggioranza: infatti se tutti hanno parcheggiato in divieto di sosta quando arrivano i pizzardoni danno la multa a tutti.
Bisognerebbe vedere atti di acquisto, regolamento condominiale (se esistente) e planimetrie. Anche un tetto a falde, se copre solo alcuni appartamenti, potrebbe essere in comune solo a chi è coperto e quindi non alla postante e al vicino sottostante.
Ma in questo caso si tratta di una servitù. Se non è stata istituita una servitù sul terrazzo della postante il discorso cambia.
Infatti. Qualcuno deve ancora dimostrare che ci sono casi reali (previsti da una legge) in cui un condomino (a) deve consentire lecitamente che un altro condomino (b) installi la propria antenna sulla proprietà privata di a .
