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Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Sono proprietario di un alloggio in condominio ed ho domandato all'amministratore di eseguire la pratica per beneficiare della detrazione fiscale per lavori straordinari deliberati dall'assemblea dei condomini per ristrutturazione delle parti comuni. Dopo avermi comunicato inizialmente che avrebbe provveduto, quando gli ho chiesto i documenti per la dichiarazione dei redditi l'amministratore mi ha invece risposto che la maggioranza dell'assemblea non era interessata alla richiesta delle detrazioni e quindi non aveva prodotto la documentazione necessaria.
In ogni caso l'amministratore ha praticamente già tutti i documenti necessari e deve comunque eseguire la ripartizione delle spese, per cui gli rimane ben poco da fare se non inviarmi una dichiarazione ai sensi della normativa vigente (solo a me se sono l'unico interessato ad averla) e conservare i documenti stessi.
Ritengo che si tratti di un diritto individuale che non può essere annullato da una assemblea condominiale e chiedo conferma in merito.
In subordine posso svolgere la pratica autonomamente per la quota risultante dal riparto spese?
Grazie
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
L'amministratore è tenuto a fare la pratica anche per i pochi interessati. Non si capisce e comprende l'atteggiamento da te riportato. In sub ordine potrai coadiuvare la pratica che comunque deve risultare condominiale e a te ripartita in millesimi di proprietà.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Per poter usufruire anche parzialmente (1 solo condomino) delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni delle parti comuni, l'amministratore avrebbe dovuto fare gli appositi bonifici come prescritti dalla legge.
Se ha fatto pagamenti con bonifici normali o assegni, nessuno può usufruire delle agevolazioni fiscali. Saluti.
 

dolly

Membro Senior
Professionista
Sono proprietario di un alloggio in condominio ed ho domandato all'amministratore di eseguire la pratica per beneficiare della detrazione fiscale per lavori straordinari deliberati dall'assemblea dei condomini per ristrutturazione delle parti comuni. Dopo avermi comunicato inizialmente che avrebbe provveduto, quando gli ho chiesto i documenti per la dichiarazione dei redditi l'amministratore mi ha invece risposto che la maggioranza dell'assemblea non era interessata alla richiesta delle detrazioni e quindi non aveva prodotto la documentazione necessaria.

Ritengo che si tratti di un diritto individuale che non può essere annullato da una assemblea condominiale e chiedo conferma in merito.

Grazie

L'assemblea infatti non può in alcun modo menomare un diritto personale del singolo, e se il condòmino facesse causa vincerebbe. L'amministratore avrebbe dovuto comunque seguire l'iter per l'agevolazione fiscale e ripartire la spesa su base millesimale: chi non era interessato non avrebbe detratto.
Esiste al riguardo una sentenza (che purtroppo non ho adesso sottomano), unica nel suo genere, che non dà possibilità di agire diversamente.
Se quindi anche uno solo desidera beneficiare dell'agevolazione, l'amministratore non può rispondere "no, perché l'assemblea non era interessata..." in quanto, essendo appunto un diritto personale, servirebbe per lo meno l'unanimità.

In subordine posso svolgere la pratica autonomamente per la quota risultante dal riparto spese?
No.
Il motivo risiede nel fatto che oggetto dell'intervento sono le PARTI COMUNI e non quelle ESCLUSIVE.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
L'assemblea infatti non può in alcun modo menomare un diritto personale del singolo, e se il condòmino facesse causa vincerebbe. L'amministratore avrebbe dovuto comunque seguire l'iter per l'agevolazione fiscale e ripartire la spesa su base millesimale: chi non era interessato non avrebbe detratto.
Esiste al riguardo una sentenza (che purtroppo non ho adesso sottomano), unica nel suo genere, che non dà possibilità di agire diversamente.
Se quindi anche uno solo desidera beneficiare dell'agevolazione, l'amministratore non può rispondere "no, perché l'assemblea non era interessata..." in quanto, essendo appunto un diritto personale, servirebbe per lo meno l'unanimità.


No.
Il motivo risiede nel fatto che oggetto dell'intervento sono le PARTI COMUNI e non quelle ESCLUSIVE.
Nel mio condominio stiamo effettuando lavori di rifacimeto della facciata con un costo notevole, l'amministratore ha inviato i bollettini per le quote ed anche un prospetto dove ognuno deve effettuare da se le operazioni per lo sgravio fiscale.
Da quanto dici l'amministratore stà agendo male, ho già richiesto nuovamente il suo intervento ed mi ha risposto tale e quale come prima, ognuno deve richiedere lo sgravio per la sua quota.
Bello sarebbe avere quella Sentenza così da sollecitarlo nuovamente.
 

dolly

Membro Senior
Professionista
Nel mio condominio stiamo effettuando lavori di rifacimeto della facciata con un costo notevole, l'amministratore ha inviato i bollettini per le quote ed anche un prospetto dove ognuno deve effettuare da se le operazioni per lo sgravio fiscale.
Da quanto dici l'amministratore stà agendo male, ho già richiesto nuovamente il suo intervento ed mi ha risposto tale e quale come prima, ognuno deve richiedere lo sgravio per la sua quota.
Bello sarebbe avere quella Sentenza così da sollecitarlo nuovamente.

E' infatti assolutamente sbagliato il comportamento dell'amministratore trattandosi di lavori sulla facciata quindi su "parte comune".
Domani che vado in studio, se ho tempo, vedo di reperire quella sentenza.:)
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
No, in quanto rischieresti solo di diventare passibile di un D.I.
Certamente. Quello che intendevo dire è che non ce lo vedo un amministratore a fare un decreto ingiuntivo sapendo di essere dalla parte del torto... E dalla parte del torto lo è se ha fatto i pagamenti in modo da non consentire l'accesso alle agevolazioni
 

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