fasa78

Membro Attivo
Impresa
si appunto si dovrebbero essere visti proprio ieri per questo aspetto.

Ora lunedì mi diranno che "accordo" hanno concluso.... o.... non concluso.

Rimane il fatto che da come mi accennava l'agente immobiliare (che lavora privatamente) che il broker voleva essere pagato in nero.... e per far figurare la cosa, come detto più sopra, volevano dare a me la somma complessiva di 90.000 , po da decurtare delle varie spese.


Rimane il fatto che "vorrebbero" che intestassi 15.000 ad una ditta per dei lavori sull'appartamento "virtuali" per tale importo e che poi questa ditta a sua volta paga broker, tasse, notaio e agente immobiliare.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Rimane il fatto che "vorrebbero" che intestassi 15.000 ad una ditta per dei lavori sull'appartamento "virtuali" per tale importo e che poi questa ditta a sua volta paga broker, tasse, notaio e agente immobiliare.
Con una simile operazione mi chiedo come i percettori possano giustificare l'introito proveniente da un soggetto con il quale non hanno alcun rapporto ufficiale.
Ne deduco che sono tutti belli e abbronzati: sono tutti melanoderma.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Rimane il fatto che "vorrebbero" che intestassi 15.000 ad una ditta per dei lavori sull'appartamento "virtuali" per tale importo e che poi questa ditta a sua volta paga broker, tasse, notaio e agente immobiliare.
Così, direi che sareste pericolosamente in una “zona grigia”, quasi nera.
È possibile , anche se io non lo farei, accordarsi che vendi a 90.000, con tutte le spese a tuo carico: ma le spese le devi pagare tu ai diretti interessati (notaio, agenzia, broker), legalmente e alla luce del sole.
Altri sistemi sono oltre la legalità.
A maggior ragione , non essendo esperto, rischi di metterti in un pasticcio.
Se proprio vuoi procedere, fatti seguire da qualcuno di TUA fiducia.
 

queenalexa

Membro Attivo
Proprietario Casa
scusate se intervengo. La mia opinione è che c'è troppa gente per 15.000 euro in una situazione in cui nel rogito occorre scrivere sia il numero della fattura dell'agente immobiliare sia la fattura del notaio. Ciò detto, non capisco il ruolo del broker e dell'acquirente. Perché 15000 euro deve darli al venditore affinché paghi spese che dovrebbe pagare lui? La risposta ovvia sarebbe che il compratore vuole farsi finanziare tutto l'acquisto e fin qui ci posso stare. L'unica avvertenza è che nel rogito venga scritto che il venditore "paga fino a....15.000 euro" altrimenti rischia di pagare tutto di più.
Altre pastette per fare nero a favore del broker, perito, notaio, agente, lascia stare. Viste le cifre in allo e le categorie a rischio, l'Agenzia delle Entrate... controlla!!!!
Comunque vedi se puoi vendere ad altri.
 

tumultuoso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Premetto che quanto questi "signori" vogliono proporti è un reato, in quanto dichiareresti su un atto pubblico, il contratto di compravendita, il falso, ossia scrivi un valore di vendita mentre in realtà non è così.
Premetto anche che faresti bene a seguire i consigli di queenalexa.
Tuttavia, a titolo di cronaca posso riportare un sistema, ovviamente illegale, che ho sentito utilizzare in giro, di cui tengo a specificare che non ricordo ne dove e ne chi l'abbia attuato.
Tengo anche a precisare che è un fatto che io riporto per sola informazione e che non consiglio ad alcuno di attuare, anzi, se i moderatori del forum ritengono tale informazione dannosa ai fini del forum stesso, li invito ad eliminare immediatamente il post.

E' un sistema un po' macchinoso, ma spero di riportarlo nel modo più chiaro possibile.
L'immobile, oggetto della trattativa, doveva essere venduto a 74.000 E. Inoltre c'erano le spese notarili e le tasse che ammontavano a 4.000 E e il compenso del broker (a nero) di 2.000 E, in totale 80.000 E. Il compratore disponeva però soltanto di una somma di risparmio, 16.000 E, che non gli avrebbe permesso di coprire le spese, in quanto la banca gli finanziava soltanto l'80% del valore (di più non può o non gli conviene per via dei tassi di interesse eccessivi).
Fatto venire il perito della banca a visionare l'immobile e comunicatogli che il prezzo di vendita sarebbe stato di 90.000 E, questo approva il mutuo di 72.000 E.
A questo punto viene fatta una proposta di acquisto in cui il compratore lascerebbe in mano all'intermediario, un assegno circolare di 6.000 E, che in realtà viene immediatamente consegnato al venditore, il quale nel breve termine lo versa in banca, sorbendosi tutte le indagini varie e inventandosi un motivo sulla provenienza di quel denaro (ad esempio, regalo dei genitori).
Successivamente il venditore preleva dal conto 6.000 E in contanti, in questo caso senza rischi in quanto sono solo i versamenti oggetto di indagine ma non i prelievi. Questo contante lo consegna al compratore che lo versa a sua volta nel proprio conto, correndo i suoi rischi, ma sono fatti suoi.
La proposta viene accettata e a questo punto il valore residuo che il compratore deve coprire al rogito è: 90.000 E per l'immobile più 4.000 per le spese, meno 6.000 E già versati come proposta, quindi un totale di 88.000 E, che possono essere coperti, in quanto sul conto del compratore sono presenti i 72.000 E del mutuo più i 16.000 E di risparmio.
Al rogito, il compratore si presenta con due assegni circolari, uno da 4.000 E per il notaio e uno da 84.000 E per il venditore; quest'ultimo invece si presenta con 2.000 E in contanti in tasca che nel frattempo ha prelevato dai suoi risparmi.
All'uscita dell'ufficio del notaio, il vendiore consegna al compratore i 2.000 E in contanti che serviranno a pagare il broker. Gli altri 8.000 E di eccesso sul valore reale verranno restituiti in contanti al compratore, dal venditore, con tutta calma.

In definitiva, i rischi che corre il venditore (secondo me leggeri) sono:
- dichiarare il falso su atto pubblico (non sono esperto in legge per cui lo dico così!)
- indagine da parte dell'Agenzia delle Entrate per il versamento sul conto.
I rischi invece che corre il compratore (forse un po' meno leggeri) sono, oltre a quelli descritti sopra, anche, e sopratutto, il fatto che il venditore si intaschi l'assegno della proposta e sparisca oppure che all'uscita dall'ufficio del notaio scappi dalla finestra del bagno con l'assegno rigonfiato in tasca e non si faccia più sentire.

Piccola osservazione, il numero di giochetti di versa e preleva, dipendono solamente dalla quantità di risparmi che ha il compratore: se ha pochi soldi bisogna fare più iterazioni (proposta di acquisto, caparra, acconti, ecc.), e quindi rischiare di più, per abbassare man mano il valore residuo dell'immobile senza intaccare i risparmi, mentre se è più ricco, come nel caso appena descritto, con la sola proposta di acquisto e restituendo dopo il rogito mediante contante il valore in eccesso, si esaurisce il ciclo.

Saluti.
 

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