Scegli tu il regime fiscale: ordinario oppure cedolare secca.
La scelta del regime fiscale è unica su tutte le stanze, ossia non possono esserci tassazioni differenti sullo stesso periodo. se cedolarizzi il contratto per la stanza A, sei vincolato all'esercizio dell'opzione per il medesimo regime anche per il reddito derivante dalla contemporanea locazione della stanza B. Ad esempio se il contratto della stanza A parte dal 1° ottobre 2017 e termina il 30 settembre 2020 con un conduttore, e, per lo steso periodo, la stanza B della stessa abitazione viene affittata ad un altro conduttore, l'esercizio dell'opzione per la cedolare per la locazione della stanza A ti vincola all'esercizio dell'opzione anche per la stanza B.
Qui a Torino, ad esempio, gli studenti gradiscono contratti concordati per studenti universitari. Perché il canone, calcolato secondo i parametri dell'Accordo territoriale, è vantaggioso per loro.
Se io qui a Torino proponessi ad uno studente universitario un contratto "libero" 4 + 4 ad un canone superiore a quello "concordato", lo studente mi risponderebbe no e troverebbe un'altra soluzione abitativa consona alle sue esigenze e disponibilità economiche.
Concordo. Difficile che uno studente diriga su un 4+4 parziale. Tuttavia Torino è proprio la città del mistero, anche per la locazione di camere. Quei gran geni che fanno gli accodi locali hanno proprio le teste fatte in modo diverso. Ciascuno col DNA che si merita e una manciata di byte di memoria. La taratura naturale rimane, comunque, per cui non possiamo fare altro che cauterizzarci e tirare innanzi.
Ennesima indubitabile verità: da una indagine statistica condotta velocemente da me stessa insieme con l'università di Cambridge
su un campione strettamente personale di due città
risulta che le adorabili intese locali vanno maneggiate con estrema attenzione. Più delle spine del branzino.
A Milano la locazione di camere nei tre tipi contrattuali regolamentati è espressamente prevista dall'accordo (punto 7) in modo molto
lumbard e attento alle
palanche. Le parti possono stipulare contratti individuali
"aventi ad oggetto singole camere all'interno dell'unità abitativa". L'unica cosa a cui devono attenersi è il metodo di calcolo sia sul canone che sugli oneri accessori: 100 mq. esclusivi + percentuale dei mq. comuni pari alla proporzione tra la superficie totale delle camere e della superficie della camera locata.
A Torino, tutta un'altra musica., cara mia. La
"locazione parziale di appartamento" a studenti o a persone che hanno particolari esigenze transitorie è
moltooo particolare. A
Turin non si transige. Da vero piemontesi iper previdenti, un diluvio di comandamenti che travolgono come il crollo di una diga e ti lasciano immobile ed espressivo come il marmo di Carrara.
Tu lo sai, vero, che per prima cosa il locatore deve convivere con gli studenti ("
locare porzioni del proprio alloggio")? Un precetto (capitolo IV dell'accordo) che oserei dire demenziale: come vestire un nano da cestista:. Oè, non è mica un B&B,
balenghi! Penso che mi rivolgerò alla sindaca Chiara Appendino, ai rotocalchi...
Inoltre non è consentita la stipulazione di singoli contratti individuali, ma
"potrà essere stipulato un unico e solo contratto". Diavolo. Mi ripropongo di contattare Marchionne, la Corte di giustizia dell'Aja...
Pure il metodo di calcolo è diverso da quello di Milano, e, secondo me, risale allo Statuto albertino
: 100 mq. esclusivi + percentuali dei mq. comuni non pari alla proporzione tra la superficie totale delle camere e della superficie della camera locata, ma rapportata al numero dei coabitanti, escludendo, però, ogni aumento per i mq. se l'appartamento è arredato.
Una volta appurata la convivenza locatore/conduttori (al riguardo vedi testo sintetico e operativo dell'accordo aggiornato a luglio 2017), giù una giaculatoria di prescrizioni. Il contratto può essere stipulato anche con un solo inquilino oppure è prevista un aumento del 10% per ogni coabitante in più (esclusi i minori). Il rinnovo è permesso soltanto nella
"locazione parziale studenti" della durata - Udite! Udite! - da 3 a 12 mesi. Incredibile.
Ah, dimenticavo. Il Comune di Torino, nella sua magnanimità, considera tale locazione parziale con l'aliquota IMU agevolata, in quanto abitata anche dal locatore.
Non è finita: spese ripetibili e delle utenze quantificate forfetariamente (alla faccia dell'allegato G!
) e contratto che, per essere valido, deve superare il vaglio delle associazioni.
Un quarto del contenuto dell'accordo torinese è dedicato espressamente alla locazione parziale di un appartamento. C'è perfino la tabella di adeguatezza degli spazi e il patto interno di non belligeranza
. Neanche Hegel dissertava così tanto su un camera in affitto...