Generalmente la pressione del pressostato è regolata in modo da garantire un valore compreso fra 1,2 2,5 atm per un fabbricato di tre piani, maggiore è il dislivello maggiore deve essere la pressione di circa 0,3 atm/piano. Per cui la condotta resta sempre in pressione, non si può verificare alcuna depressione se non nel caso che l'autoclave si blocchi e la pressione scenda fino all'altezza del punto di prelievo che corrisponde a 1 atm ogni 10 m di dislivello o prevalenza (La prevalenza di una pompa in un circuito idraulico chiuso è una grandezza fisica che può essere definita semplicisticamente come la differenza di altezza a cui la pompa è in grado di spingere l’acqua rispetto all’altezza da cui l’ha aspirata o rispetto al punto in cui si trova la pompa stessa. Ad esempio se una pompa è appoggiata al terreno, preleva l'acqua da un serbatoio posto ad 1 m di altezza e la spinge fino ad un altro serbatoio collocato a 15 metri dal suolo allora la sua prevalenza è di H = 14 m (15-1). Se invece il livello dell'acqua prelevata dal serbatoio di prelievo fosse stato allo stesso livello della pompa allora la prevalenza sarebbe stata di 15 m.)Ma quando si apre un rubinetto il prelievo dell'acqua, che deve per forza essere maggiore della perdita, crea una depressione a valle del punto perdita: questa depressione richiama parte del fluido che era uscito dalla perdita fino a quando nel serbatoio polmone si restaura la pressione P2 in tutti il circuito. Se rientra liquido contaminato, la contaminazione viaggia fino ai punti di uscita e, se si chiude il prelievo, rimane nei tubi trovando alloggio nelle incrostazioni calcaree presenti all'interno delle tubazioni. In questo caso specifico, se l'acqua entra nello scaldabagno, l'acqua calda a 40°/60° crea un ambiente prolifico per cui i batteri che si moltiplicano a dismisura.
Pertanto non può esistere un'infiltrazione dall'esterno su una condotta in pressione, salvo che quella esterna sia maggiore.